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Blue eyes
Opere in cui il blu è il colore prevalente.
Comunicato stampa
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ARTISTI IN MOSTRA:
Maria Bonaduce, Loredana Cacucciolo, Mariangela Cassano, Mario Red De Gabriele, Gianni De Serio, Isa Foglia, Antonio Laurelli, Giovanni Morgese, Massimo Nardi, Luigi Sergi, Claudia Venuto.
In Blu eyes , mostra con cui Spazio Start riparte nella primavera 2023, sono esposte opere in cui il blu è il colore prevalente. Molti amano il blu perché è il colore del cielo e del mare, perché trasmette una sensazione di grande libertà propria del dispiegarsi di spazi infiniti. I Romani, tuttavia, associavano il blu ai barbari poiché i soldati celti si tingevano il corpo di blu prima di andare in battaglia. In epoca paleocristiana il blu era accostato al lutto e alla sfortuna. Nel XII secolo è diventato il colore del manto della Vergine Maria e pertanto scelto come sfondo in molti stemmi nobiliari. È stato un colore molto amato da Van Gogh, Monet, Cézanne e da Picasso.
Il blu, dunque, un tempo considerato il colore dei degenerati e dei barbari, pian piano sembra abbia conquistato il mondo. E, paradossalmente, adesso è percepito come un colore simbolo di freschezza, stabilità, pace, affidabilità come risulta evidente dall’uso del blu nella bandiera della Nato, in quella dell’Unione europea , nelle divise, nei loghi delle banche e delle aziende del settore benessere.
L’inquietante blu degli occhi dei barbari è diventato dunque prima il divino colore dei re e poi la democratica, intramontabile cromia dei nostri blu jeans.
Maria Bonaduce, Loredana Cacucciolo, Mariangela Cassano, Mario Red De Gabriele, Gianni De Serio, Isa Foglia, Antonio Laurelli, Giovanni Morgese, Massimo Nardi, Luigi Sergi, Claudia Venuto.
In Blu eyes , mostra con cui Spazio Start riparte nella primavera 2023, sono esposte opere in cui il blu è il colore prevalente. Molti amano il blu perché è il colore del cielo e del mare, perché trasmette una sensazione di grande libertà propria del dispiegarsi di spazi infiniti. I Romani, tuttavia, associavano il blu ai barbari poiché i soldati celti si tingevano il corpo di blu prima di andare in battaglia. In epoca paleocristiana il blu era accostato al lutto e alla sfortuna. Nel XII secolo è diventato il colore del manto della Vergine Maria e pertanto scelto come sfondo in molti stemmi nobiliari. È stato un colore molto amato da Van Gogh, Monet, Cézanne e da Picasso.
Il blu, dunque, un tempo considerato il colore dei degenerati e dei barbari, pian piano sembra abbia conquistato il mondo. E, paradossalmente, adesso è percepito come un colore simbolo di freschezza, stabilità, pace, affidabilità come risulta evidente dall’uso del blu nella bandiera della Nato, in quella dell’Unione europea , nelle divise, nei loghi delle banche e delle aziende del settore benessere.
L’inquietante blu degli occhi dei barbari è diventato dunque prima il divino colore dei re e poi la democratica, intramontabile cromia dei nostri blu jeans.
31
marzo 2023
Blue eyes
Dal 31 marzo al 21 aprile 2023
arte contemporanea
collettiva
collettiva
Location
SPAZIO START
Giovinazzo, via Cattedrale, 14, (Bari)
Giovinazzo, via Cattedrale, 14, (Bari)
Orario di apertura
19:30 – 21:00 oppure su appuntamento (tel. 389 191 1159)
Vernissage
31 Marzo 2023, 20:00
Sito web
Autore
Curatore
Progetto grafico