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Il Museo Archeologico di Napoli lancia il suo Monopoly
Progetti e iniziative
di redazione
Sul tabellone si procede attraverso le “caselle espositive” della collezione, le pedine rappresentano le opere più celebri e anche le famigerate Carte Imprevisti sono adattate al contesto: tasse per il restauro, biglietto di ingresso, mostre temporanee e visite guidate. I giocatori più esperti – ma anche gli altri – avranno riconosciuto gli elementi del Monopoly che, questa volta, si presenta in una versione speciale, interamente dedicata al MANN – Museo Nazionale Archeologico di Napoli. Mille le copie realizzate, già disponibili al bookshop del museo, al prezzo di 69 euro e, prossimamente, anche online. Ovviamente, i soldi del gioco sono stampati dalla “zecca” del Museo Archeologico, con tanto di logo. I soldi veri, invece, saranno destinati al restauro delle casseforti pompeiane delle collezioni.
«Partiremo da un pezzo raro per le sue piccole dimensioni, possiamo definirla quasi una cassaforte portatile», ha spiegato Paolo Giulierini, direttore del MANN. «Mai aperta, è conservata da oltre 200 anni nei depositi. Invitiamo tutti i collezionisti di giochi di società e i tanti appassionati a partecipare alla “scoperta” di questo reperto misterioso, sfidandosi con il nostro Monopoly e seguendo gli studi degli archeologi del MANN», ha continuato Giulierini, raccontando come, giunti alla fase finale del riordino dei depositi, ci si sia ritrovati davanti a inaspettate sorprese. «Abbiamo così voluto abbinare la diffusione del Monopoly del MANN alla divulgazione di queste indagini. E un pezzo come la cassaforte, con il suo rimando alle monete che potremo trovare al suo interno, ci è sembrato perfetto per iniziare».
Creato da Elizabeth Magie all’inizio del XX secolo e pubblicato per la prima volta nel 1935, il Monopoly è giocato da oltre un miliardo di persone di tutte le età, in 114 nazioni e in 47 lingue. In Italia, ogni anno, ne vengono vendute più di 200mila unità. L’edizione Monopoly MANN da collezione è stata ideata e curata dall’archeologo Mario Grimaldi, la grafica di Antonella Colucci è stata ottimizzata da Silvia Neri.
La realizzazione è partita con la lavorazione del tabellone di gioco, secondo le specifiche fornite dalla Hasbro, utilizzando il Salone della Meridiana come immagine sorgente centrale, inserendo font specifici e realizzando loghi personalizzati. Sul tabellone del gioco compaiono le sezioni permanenti del Museo, compresa la Campania Romana di prossima apertura. Si avanzerà quindi tra le sale ammirando alcuni tra i pezzi tra più rappresentativi, riprodotti anche sulle pedine realizzate in 3d.