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exibart prize incontra Lucrezia Costa
exibart.prize
di redazione
Qual è stato il tuo percorso artistico?
Quali sono gli elementi principali del tuo lavoro?
In quale modo secondo te l’arte può interagire con la società, diventando strumento di riflessione e spinta al cambiamento?
Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
A maggio porterò a Galleria Ramo (Como) il progetto “Trentatré ovvero tre rampe da undici gradini” insieme ad una pubblicazione ad esso dedicata. Subito dopo parteciperò a una residenza in Italia che sarà una grande sfida per me, mentre a novembre sarò in Finlandia. Insieme al mio collettivo The Sympoietic Society intraprenderemo un tour di tre mesi dedicato alle forme dell’acqua e alla perdita del patrimonio naturale a causa dello scioglimento dei ghiacciai.
In quale modo le istituzioni potrebbero agevolare il lavoro di artisti e curatori?
In altri contesti però si finisce spesse con l’arenarsi in bandi oscuri e farraginosi, che suonano più come deterrenti volti a scoraggiare artisti e curatori piuttosto che come una reale volontà di coinvolgerlo in iniziative di valore. Forse un modo per agevolare il lavoro di artisti e curatori potrebbe essere rendere limpide e più snelle le modalità di partecipazione e il coinvolgimento in alcune iniziative.