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Cinzia Pellin – La vita delle donne
In mostra saranno presentate quindici tele facenti parti dell’ultimo progetto pittorico sviluppato dall’artista nell’ultimo anno di attività. Protagoniste assolute di questo nuovo progetto pittorico ed espositivo, come si può evincere dal titolo, sono le donne.
Comunicato stampa
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Sabato 1° aprile 2023 alle ore 18.00 il Museo Venanzo Crocetti presenta la mostra personale La vita delle donne di Cinzia Pellin a cura di Alberto Dambruoso.
In mostra saranno presentate quindici tele facenti parti dell’ultimo progetto pittorico sviluppato dall’artista nell’ultimo anno di attività. Protagoniste assolute di questo nuovo progetto pittorico ed espositivo, come si può evincere dal titolo, sono le donne. Pellin ha dedicato ben quindici tele al singolo ritratto, in alcuni casi doppio e triplo, di donne che, riportando le sue stesse parole: “hanno deciso di farcela, donne che hanno fatto della loro realizzazione un mantra, che hanno scelto di coltivare le loro passioni, i propri talenti e di svilupparli nel lavoro. Donne che, al di là degli stereotipi nei quali sono state incatenate per troppo tempo, hanno deciso di realizzare se stesse e hanno scelto di vivere al 100%”.
E come scrive il curatore nel testo critico: “[...] Nella scelta delle persone da ritrarre l’artista ha fatto ricorso alle sue passioni di sempre: la natura, gli animali, la musica, il canto, la danza, lo sport, la recitazione, la giustizia e infine la bellezza in tutte le sue forme. Così ecco sfilare una ad una, lungo le pareti del Museo Crocetti, una giovane donna in divisa con il grado più alto a rappresentare la giustizia; dopo di lei l’imprenditrice che si è fatta da sola, la modella affermata, la campionessa di ciclismo, la cantante di successo, l’attrice famosa, la talentosa musicista e poi ancora la ballerina, la cavallerizza e infine la campionessa di tiro. Tutte donne vincenti, forti e determinate che hanno lottato per realizzare i loro sogni. In tutti questi dipinti si evidenzia la capacità dell’artista di restituire all’osservatore la forza psicologica di ciascuna persona ritratta: di fatto, di ogni donna ritratta, Pellin è stata in grado di dipingere non solo la sua figura ma cosa ancor più importante, la sua anima. [...] Sebbene anche i dipinti di Pellin partano da scatti fotografici, le sue opere prevedono un utilizzo più libero del colore rispetto agli iperrealisti. Oltre al bianco e nero per gli incarnati e il rosso acceso per le labbra che sono tipici nella sua tavolozza, nelle opere di questo nuovo ciclo la palette si è arricchita di tanti altri colori, tra i quali diverse tonalità di verde per rappresentare le piante e la natura che talvolta avvolgono le protagoniste di alcuni di questi dipinti. Il colore rosso, protagonista da sempre della sua pittura, in alcune di queste opere si è acceso ulteriormente, grazie ai forti contrasti creati con il verde e alla sua costante presenza nei numerosi tessuti degli abiti e degli altri elementi che compongono le opere. In aggiunta, questa volta l’artista ha scelto di rappresentare i soggetti a figura intera o a mezzo busto contrariamente ai primissimi piani che hanno sempre caratterizzato il suo lavoro. [...] questa mostra restituisce in modo chiaro la grande qualità dell’ultima ricerca di Cinzia Pellin, un’artista che ha dedicato tutta la sua vita alla pittura con la stessa passione, forza e determinazione delle donne da lei rappresentate. E giustamente tra queste quindici donne non poteva mancare anche il suo ritratto.”
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con il testo del curatore oltre alle immagini delle opere.
Dopo la presentazione a cura di Alberto Dambruoso, è prevista la proiezione del documentario girato nello studio dell’artista dal regista Michelangelo Pepe, alcune performance delle donne ritratte nelle opere e una degustazione di vini di Casale del Giglio, accompagnata da finger food offerti dal ristorante RistoArte di Cisterna di Latina.
Cinzia Pellin nasce il 19 luglio 1973 a Velletri, antichissima città dei Volsci situata nella provincia di Roma. Dopo il Liceo Artistico, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma diplomandosi al corso di scenografia con il Prof. Vendittelli, ottenendo il massimo dei voti. Ha lavorato per 10 anni in esclusiva per la Vecchiato Art Galleries di Padova. In Olanda ha collaborato con la Van Loon Galleries a Vught dove ha tenuto una sua personale, mentre in Belgio e nei Paesi Bassi ha lavorato per la Cafmeyer Gallery; in Inghilterra Cinzia Pellin è rappresentata dalla Different Gallery ed ha esposto insieme al maestro Berlingeri alla Moorehouse di Londra. Nel 2017 le sue opere sono state esposte alla Villa Reale di Monza in un’importante mostra Antologica dal titolo “The Women Beauty”: l’evento è stato promosso dalla Caloni Transport s.r.l. di cui l’artista è stata testimonial. Nel 2018 a Venezia Lido, in occasione del Festival del Cinema di Venezia ha tenuto una sua Personale alla Manni Art Gallery dal titolo “Omaggio al cinema di Cinzia Pellin”; nel settembre del 2020 ha presentato un suo importante progetto pittorico dal titolo “Le Tentazioni” al Galata Museo del Mare di Genova, curato da Luciano Caprile. Hanno scritto di lei : Alberto Dambruoso, Stefano Zecchi, Luciano Caprile, Lorella Pagnucco Salvemini, Francesca Barbi Marinetti, Nicola Galvan, Alain Chivilò.
In mostra saranno presentate quindici tele facenti parti dell’ultimo progetto pittorico sviluppato dall’artista nell’ultimo anno di attività. Protagoniste assolute di questo nuovo progetto pittorico ed espositivo, come si può evincere dal titolo, sono le donne. Pellin ha dedicato ben quindici tele al singolo ritratto, in alcuni casi doppio e triplo, di donne che, riportando le sue stesse parole: “hanno deciso di farcela, donne che hanno fatto della loro realizzazione un mantra, che hanno scelto di coltivare le loro passioni, i propri talenti e di svilupparli nel lavoro. Donne che, al di là degli stereotipi nei quali sono state incatenate per troppo tempo, hanno deciso di realizzare se stesse e hanno scelto di vivere al 100%”.
E come scrive il curatore nel testo critico: “[...] Nella scelta delle persone da ritrarre l’artista ha fatto ricorso alle sue passioni di sempre: la natura, gli animali, la musica, il canto, la danza, lo sport, la recitazione, la giustizia e infine la bellezza in tutte le sue forme. Così ecco sfilare una ad una, lungo le pareti del Museo Crocetti, una giovane donna in divisa con il grado più alto a rappresentare la giustizia; dopo di lei l’imprenditrice che si è fatta da sola, la modella affermata, la campionessa di ciclismo, la cantante di successo, l’attrice famosa, la talentosa musicista e poi ancora la ballerina, la cavallerizza e infine la campionessa di tiro. Tutte donne vincenti, forti e determinate che hanno lottato per realizzare i loro sogni. In tutti questi dipinti si evidenzia la capacità dell’artista di restituire all’osservatore la forza psicologica di ciascuna persona ritratta: di fatto, di ogni donna ritratta, Pellin è stata in grado di dipingere non solo la sua figura ma cosa ancor più importante, la sua anima. [...] Sebbene anche i dipinti di Pellin partano da scatti fotografici, le sue opere prevedono un utilizzo più libero del colore rispetto agli iperrealisti. Oltre al bianco e nero per gli incarnati e il rosso acceso per le labbra che sono tipici nella sua tavolozza, nelle opere di questo nuovo ciclo la palette si è arricchita di tanti altri colori, tra i quali diverse tonalità di verde per rappresentare le piante e la natura che talvolta avvolgono le protagoniste di alcuni di questi dipinti. Il colore rosso, protagonista da sempre della sua pittura, in alcune di queste opere si è acceso ulteriormente, grazie ai forti contrasti creati con il verde e alla sua costante presenza nei numerosi tessuti degli abiti e degli altri elementi che compongono le opere. In aggiunta, questa volta l’artista ha scelto di rappresentare i soggetti a figura intera o a mezzo busto contrariamente ai primissimi piani che hanno sempre caratterizzato il suo lavoro. [...] questa mostra restituisce in modo chiaro la grande qualità dell’ultima ricerca di Cinzia Pellin, un’artista che ha dedicato tutta la sua vita alla pittura con la stessa passione, forza e determinazione delle donne da lei rappresentate. E giustamente tra queste quindici donne non poteva mancare anche il suo ritratto.”
La mostra sarà accompagnata da un catalogo con il testo del curatore oltre alle immagini delle opere.
Dopo la presentazione a cura di Alberto Dambruoso, è prevista la proiezione del documentario girato nello studio dell’artista dal regista Michelangelo Pepe, alcune performance delle donne ritratte nelle opere e una degustazione di vini di Casale del Giglio, accompagnata da finger food offerti dal ristorante RistoArte di Cisterna di Latina.
Cinzia Pellin nasce il 19 luglio 1973 a Velletri, antichissima città dei Volsci situata nella provincia di Roma. Dopo il Liceo Artistico, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma diplomandosi al corso di scenografia con il Prof. Vendittelli, ottenendo il massimo dei voti. Ha lavorato per 10 anni in esclusiva per la Vecchiato Art Galleries di Padova. In Olanda ha collaborato con la Van Loon Galleries a Vught dove ha tenuto una sua personale, mentre in Belgio e nei Paesi Bassi ha lavorato per la Cafmeyer Gallery; in Inghilterra Cinzia Pellin è rappresentata dalla Different Gallery ed ha esposto insieme al maestro Berlingeri alla Moorehouse di Londra. Nel 2017 le sue opere sono state esposte alla Villa Reale di Monza in un’importante mostra Antologica dal titolo “The Women Beauty”: l’evento è stato promosso dalla Caloni Transport s.r.l. di cui l’artista è stata testimonial. Nel 2018 a Venezia Lido, in occasione del Festival del Cinema di Venezia ha tenuto una sua Personale alla Manni Art Gallery dal titolo “Omaggio al cinema di Cinzia Pellin”; nel settembre del 2020 ha presentato un suo importante progetto pittorico dal titolo “Le Tentazioni” al Galata Museo del Mare di Genova, curato da Luciano Caprile. Hanno scritto di lei : Alberto Dambruoso, Stefano Zecchi, Luciano Caprile, Lorella Pagnucco Salvemini, Francesca Barbi Marinetti, Nicola Galvan, Alain Chivilò.
01
aprile 2023
Cinzia Pellin – La vita delle donne
Dal primo al 13 aprile 2023
arte contemporanea
Location
MUSEO FONDAZIONE VENANZO CROCETTI
Roma, Via Cassia, 492, (Roma)
Roma, Via Cassia, 492, (Roma)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì: 11-13 / 15-19; sabato 11-19 - lunedì 10 aprile il museo sarà chiuso
Vernissage
1 Aprile 2023, 18:00
Sito web
Ufficio stampa
Melasecca PressOffice
Autore
Curatore
Autore testo critico