Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
FORMAE MENTIS. Esposizione diffusa di arte inclusiva
L’esposizione coinvolge una collettiva di artisti e artiste che approccia il tema della metamorfosi declinato a partire dal loro vissuto, e si struttura come una stanza dentro la stanza, rispecchiando così i diversi livelli interpretativi con cui ci si può approcciare alle opere.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
FORMAE MENTIS
Una mostra diffusa d’arte inclusiva tra Treviso e Verona
01.04 - 23.04.2023
Salone del Palazzo dei Trecento di Treviso, Piazza dei Signori
Dal lunedì alla domenica, 10.30 – 18.30
Inaugurazione sabato 1 aprile ore 16
02.04 - 23.04.2023
Biblioteca Civica di Verona
Sempre visitabile dalle vetrine di Via Cappello
Inaugurazione domenica 2 aprile ore 17
FORMAE MENTIS è il titolo di un’esposizione diffusa di arte inclusiva: un elogio all’alterità, alla differenza e all’inclusione. Uno stimolo per osservare l’arte, e il mondo in generale, con formae mentis, per l’appunto, diverse e per alcuni aspetti atipiche.
A Treviso l’esposizione coinvolge una collettiva di artisti e artiste che approcciano il tema della metamorfosi declinato a partire dal loro vissuto, e si struttura come una stanza dentro la stanza, rispecchiando così i diversi livelli interpretativi con cui ci si può approcciare alle opere. La ricchezza di dettagli sensoriali, trasmessi anche dalle distorsioni temporali, l’inversione di causa ed effetto, creano una dimensione che si divide in due spazi fisici: l’interno e l’esterno, che si mescolano senza confine e aprono ad un’entità terza la possibilità di riempire la scatola che tutto contiene. L’universo degli artisti e delle artiste qui presenti può essere intuìto, tuttavia mai spiegato.
Il mondo dentro e il mondo fuori e una sottile ombra che sbiadisce la distinzione tra i due, tutt’altro che netta e assolutamente reale, reale com’è tutto ciò che siamo e che non mostriamo, così come ciò che mostriamo senza avere consapevolezza di cosa sia. Manifestare, trasformare in materia come necessità non tanto di far vedere chi o cosa si è agli altri, quanto più a se stessi. Trasformazione come atto espressivo, metamorfosi come atto inevitabile del nostro essere. Gli artisti e le artiste in esposizione ci raccontano, ciascuno nel proprio personale stile espressivo, alcune possibili declinazioni di metamorfosi: la percezione dell’identità, l’incontro con l’altro, viaggi spazio-temporali e i mondi fantastici. Nella parte interiore dello spazio espositivo, ci si accinge ai luoghi più remoti e reconditi delle loro menti: un non luogo fatto di istinto, di poca razionalità e premeditazione. Niente regole, niente paradigmi, ma pura libertà espressiva che occupa lo spazio, che si prende il suo spazio.
A Verona si racconta invece una storia di artiste donne che rappresentano donne dal loro personale e singolare punto di vista. L’esposizione è allo stesso tempo una raccolta delle persone che segnano o hanno segnato la vita delle artiste, e una proiezione ideale della donna e della sua figura, che dal loro intimo immaginario si concretizza sui supporti di carta o tela. Se per alcune rappresentare le donne non significa necessariamente ispirarsi a chi popola le sue giornate, ma vuol dire raffigurare le emozioni che l’essere donna le suscita, altre, al contrario, dipingono più che altro ritratti di chi scandisce la loro quotidianità. Donne, che dipingono donne, dal loro personale e singolare punto di vista. Donne che parlano di donne, di amicizia, di amore, di sé, degli altri, di vita vissuta e di vita immaginata. Donne con un potere comunicativo in grado di rompere ogni sorta di muro, donne con una necessità espressiva che supera ogni barriera. Le opere in esposizione raccolgono una riflessione e un invito per il pubblico ad ascoltare il ricordo e le sensazioni suscitate e, soprattutto, a relazionarsi con il prossimo con uno sguardo privo di pregiudizi e stereotipi.
Le due esposizioni sono ideate e curate da LENSart, un progetto che intende dare visibilità a quelle persone le cui caratteristiche individuali sono considerate spesso motivo di esclusione, portatrici di un potere comunicativo e valore artistico troppo spesso nascosti e che attendono solo di essere riconosciuti e promossi. Le caratteristiche fonte di esclusione diventano all’interno di questa esposizione il valore aggiunto attraverso cui osservare e comprendere la loro arte.
La volontà di queste esposizioni è di porsi come punto di riferimento per una rivendicazione di diritti fondamentali della persona, perché non vengano giudicate ed etichettate in base al genere alla conformità verso dei paradigmi sociali.
In entrambe le città le opere sono esposte in due luoghi particolarmente simbolici per la crescita collettiva della comunità: il Salone del Palazzo dei Trecento di Treviso, edificio storico del XII secolo dove tutt’oggi si riunisce il Consiglio Comunale e la Biblioteca Civica di Verona, sede custode della cultura per antonomasia, due luoghi, di sapere, di incontro, di confronto e di crescita della vita cittadina.
Accessibilità
A Treviso, si accede all’esposizione percorrendo la scalinata laterale del Palazzo dei Trecento. Le persone con difficoltà motorie possono richiedere l’utilizzo dell’ascensore recandosi presso la Prefettura di Treviso (edificio adiacente) dal lunedì al venerdì.
A Verona l'esposizione è sempre visitabile dalle vetrine di Via Cappello e non sono presenti barriere architettoniche per l'accesso agli spazi.
Le curatrici raccontano l’esposizione in una breve podguide disponibile sul sito www.lensart.it, nella pagina dedicata al progetto Formae Mentis.
Evento realizzato in collaborazione con il Comune di Treviso, il Comune di Verona, L’ULSS9 e l’ULSS2 Marca Trevigiana.
Ideazione e curatela di Matilde Nuzzo e Francesca Malverti
Per maggiori informazioni: hello@lensart.it / www.lensart.it
Una mostra diffusa d’arte inclusiva tra Treviso e Verona
01.04 - 23.04.2023
Salone del Palazzo dei Trecento di Treviso, Piazza dei Signori
Dal lunedì alla domenica, 10.30 – 18.30
Inaugurazione sabato 1 aprile ore 16
02.04 - 23.04.2023
Biblioteca Civica di Verona
Sempre visitabile dalle vetrine di Via Cappello
Inaugurazione domenica 2 aprile ore 17
FORMAE MENTIS è il titolo di un’esposizione diffusa di arte inclusiva: un elogio all’alterità, alla differenza e all’inclusione. Uno stimolo per osservare l’arte, e il mondo in generale, con formae mentis, per l’appunto, diverse e per alcuni aspetti atipiche.
A Treviso l’esposizione coinvolge una collettiva di artisti e artiste che approcciano il tema della metamorfosi declinato a partire dal loro vissuto, e si struttura come una stanza dentro la stanza, rispecchiando così i diversi livelli interpretativi con cui ci si può approcciare alle opere. La ricchezza di dettagli sensoriali, trasmessi anche dalle distorsioni temporali, l’inversione di causa ed effetto, creano una dimensione che si divide in due spazi fisici: l’interno e l’esterno, che si mescolano senza confine e aprono ad un’entità terza la possibilità di riempire la scatola che tutto contiene. L’universo degli artisti e delle artiste qui presenti può essere intuìto, tuttavia mai spiegato.
Il mondo dentro e il mondo fuori e una sottile ombra che sbiadisce la distinzione tra i due, tutt’altro che netta e assolutamente reale, reale com’è tutto ciò che siamo e che non mostriamo, così come ciò che mostriamo senza avere consapevolezza di cosa sia. Manifestare, trasformare in materia come necessità non tanto di far vedere chi o cosa si è agli altri, quanto più a se stessi. Trasformazione come atto espressivo, metamorfosi come atto inevitabile del nostro essere. Gli artisti e le artiste in esposizione ci raccontano, ciascuno nel proprio personale stile espressivo, alcune possibili declinazioni di metamorfosi: la percezione dell’identità, l’incontro con l’altro, viaggi spazio-temporali e i mondi fantastici. Nella parte interiore dello spazio espositivo, ci si accinge ai luoghi più remoti e reconditi delle loro menti: un non luogo fatto di istinto, di poca razionalità e premeditazione. Niente regole, niente paradigmi, ma pura libertà espressiva che occupa lo spazio, che si prende il suo spazio.
A Verona si racconta invece una storia di artiste donne che rappresentano donne dal loro personale e singolare punto di vista. L’esposizione è allo stesso tempo una raccolta delle persone che segnano o hanno segnato la vita delle artiste, e una proiezione ideale della donna e della sua figura, che dal loro intimo immaginario si concretizza sui supporti di carta o tela. Se per alcune rappresentare le donne non significa necessariamente ispirarsi a chi popola le sue giornate, ma vuol dire raffigurare le emozioni che l’essere donna le suscita, altre, al contrario, dipingono più che altro ritratti di chi scandisce la loro quotidianità. Donne, che dipingono donne, dal loro personale e singolare punto di vista. Donne che parlano di donne, di amicizia, di amore, di sé, degli altri, di vita vissuta e di vita immaginata. Donne con un potere comunicativo in grado di rompere ogni sorta di muro, donne con una necessità espressiva che supera ogni barriera. Le opere in esposizione raccolgono una riflessione e un invito per il pubblico ad ascoltare il ricordo e le sensazioni suscitate e, soprattutto, a relazionarsi con il prossimo con uno sguardo privo di pregiudizi e stereotipi.
Le due esposizioni sono ideate e curate da LENSart, un progetto che intende dare visibilità a quelle persone le cui caratteristiche individuali sono considerate spesso motivo di esclusione, portatrici di un potere comunicativo e valore artistico troppo spesso nascosti e che attendono solo di essere riconosciuti e promossi. Le caratteristiche fonte di esclusione diventano all’interno di questa esposizione il valore aggiunto attraverso cui osservare e comprendere la loro arte.
La volontà di queste esposizioni è di porsi come punto di riferimento per una rivendicazione di diritti fondamentali della persona, perché non vengano giudicate ed etichettate in base al genere alla conformità verso dei paradigmi sociali.
In entrambe le città le opere sono esposte in due luoghi particolarmente simbolici per la crescita collettiva della comunità: il Salone del Palazzo dei Trecento di Treviso, edificio storico del XII secolo dove tutt’oggi si riunisce il Consiglio Comunale e la Biblioteca Civica di Verona, sede custode della cultura per antonomasia, due luoghi, di sapere, di incontro, di confronto e di crescita della vita cittadina.
Accessibilità
A Treviso, si accede all’esposizione percorrendo la scalinata laterale del Palazzo dei Trecento. Le persone con difficoltà motorie possono richiedere l’utilizzo dell’ascensore recandosi presso la Prefettura di Treviso (edificio adiacente) dal lunedì al venerdì.
A Verona l'esposizione è sempre visitabile dalle vetrine di Via Cappello e non sono presenti barriere architettoniche per l'accesso agli spazi.
Le curatrici raccontano l’esposizione in una breve podguide disponibile sul sito www.lensart.it, nella pagina dedicata al progetto Formae Mentis.
Evento realizzato in collaborazione con il Comune di Treviso, il Comune di Verona, L’ULSS9 e l’ULSS2 Marca Trevigiana.
Ideazione e curatela di Matilde Nuzzo e Francesca Malverti
Per maggiori informazioni: hello@lensart.it / www.lensart.it
01
aprile 2023
FORMAE MENTIS. Esposizione diffusa di arte inclusiva
Dal primo al 22 aprile 2023
arte contemporanea
Location
PALAZZO DEI TRECENTO
Treviso, Piazza Dei Signori, (Treviso)
Treviso, Piazza Dei Signori, (Treviso)
Orario di apertura
lunedì-domenica, 10.30 - 18.30
Vernissage
1 Aprile 2023, 16
Sito web
Autore
Curatore