Categorie: Absoluteone

I testi introduttivi

di - 9 Maggio 2001

Testo della Regione Veneto

Nell’ambito dei programmi comunitari Interreg II Italia-Slovenia in questi ultimi anni si sono svolte a Venezia diverse manifestazioni di carattere culturale incentivando proficui scambi tra istituzioni e singoli artisti dei due paesi. Per la prima volta, però, un progetto si trova ad essere incluso all’interno di una manifestazione così prestigiosa come la Biennale Internazionale d’Arte di Venezia, a conferma del valore del lavoro e degli sforzi intrapresi.
Il progetto di mostra, presentato in questa occasione, è incentrato sull’uso delle nuove tecnologie nel campo artistico. Infatti, sono numerosi gli artisti che si avvalgono di ciò che la scienza mette oggi a nostra disposizione aprendo nuove prospettive di espressione e di divulgazione. Viviamo nell’epoca dell’informazione e quest’ultima risulta essere diventata una componente fondamentale della nostra vita, tanto che ormai si continua a parlare di un mondo globale che annulla i centri per coinvolgere gradualmente anche le periferie che con il proprio potenziale contribuiscono a creare una scena culturale per molti versi stimolante e che lascia aperti ancora diversi quesiti. Non è un caso che con il progetto Absolute One gli autori abbiano cercato di presentare questi avvenimenti sotto diverse angolazioni, ampiamente analizzati dai testi in catalogo di studiosi di varie discipline ed espressi visivamente attraverso le loro opere degli artisti, che spaziano dalle installazioni alla net art ed agli interventi realizzati attraverso l’uso del computer. Ma, forse l’aspetto più interessante che si è cercato di fare in questa occasione è stato quello di voler lanciare un messaggio positivo su ciò che di costruttivo è possibile fare con l’apporto e l’utilizzo appropriato della tecnologia.




Andreja Rihter
Ministro per la cultura della Repubblica di Slovenia


Ad ogni edizione la Biennale di Venezia si apre a nuove tematiche. Nella maggior parte dei casi si tratta di replicare e di ricercare una risposta ai quesiti posti dalle problematiche di volta in volta proposte dagli organizzatori di questo avvenimento di dimensione planetaria. Sono convinta che anche questa volta la Slovenia saprà proporre, in modo dignitoso, le sue conquiste creative. Quest’anno la manifestazione, dagli spazi della Galleria A+A e dai limiti temporali imposti dalla Biennale, si è ampliata ed espansa in altri eminenti siti veneziani – e questo come superamento della tensione che caratterizza le giornate di giugno che precedono la sua inaugurazione e parallelamente come monito all’incresciosa constatazione che una soluzione per la creazione del padiglione dei nuovi paesi nei Giardini, non è ancora stata trovata. Auguro a tutti gli artisti, in occasione della loro presentazione, il massimo successo, ai visitatori in particolare a quelli del padiglione sloveno una piacevole permanenza.

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