Con queste intenzioni è stata pensata le mostra, introdotta in catalogo da Marco Goldin, tra l’altro con le seguenti parole: “Il pastello è il passaggio al di là del velo, della tenda, che vengono prima, e poi è soltanto luce, luce della luce e luce dell’ombra. La polvere crea con i suoi pigmenti una nebbia, che non è mai evanescenza, lontananza dalle cose, e invece massima prossimità a esse, conoscenza diretta, fecondazione. Il pastello non è l’arte del vago, dell’indistinto, ma la capacità di segnare un territorio e renderlo tutto raccontato, significante. Basterebbe osservare alcuni degli artisti che sono raccolti in questo libro per rendersene conto. Essi non usano più il pastello alla maniera di Rosalba Carriera o di Liotard o di Degas, ma specialmente i più giovani lo sentono come gesto inciso, presenza e assenza della polvere, moto continuo del pieno e del vuoto. Per questo è venuto trasformandosi, e può rinascere nel lavoro appassionato di alcuni artisti che conoscono la tradizione, se ne servono, ma vi immettono la struttura di un tempo diverso, più immediatamente allarmato, allertato, inquieto. Vi immettono il potere dichiarativo di una realtà mai confusa e sempre illuminata, livida”.
Davide Martinelli
Palazzo Sarcinelli, via XX Settembre 132 (Tel. 0438413317)
Orario: 10-12,30 e 15-19. Chiuso il lunedì e il 16 febbraio. Mostra promossa dall’Assessorato alla cultura del Comune di Conegliano, curata da Marco Goldin e organizzata da Linea d’ombra srl. Catalogo Linea d’ombra Libri, con un testo di Marco Goldin e un’intervista di Silvia Carrer; schede critiche di Silvia Carrer, Annalisa Civelli, Remigio Feltrin e Davide Martinelli.
