Le frizzanti note musicali che nei giorni di Umbria Jazz invadevano le strade di Perugia hanno accompagnato, in un curioso connubio, il visitatore all’interno di “Playground”, personale dell’artista Andrea Viviani. Il ritmo preciso insieme alle simmetrie presenti nell’allestimento e nelle opere suscitano un gioco di pieni e vuoti tradotto in forme geometriche mosse da una linea melodica, quasi jazzistica per l’appunto. Proprio la musica rappresenta per Viviani una componente fondamentale della sua formazione, ma è anche musa ispiratrice dell’atto creativo concettuale e fisico.
Il ritmo si coniuga al carattere visionario delle sculture, con le loro forme aperte, in cui la riconoscibilità di alcuni soggetti, come pesci ed elementi naturali, diventa interpretabile secondo le personali suggestioni di chi le guarda. Forme che variano e si rincorrono trasformando il Temporary Academy 13 (spazio espositivo nell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia) in un ambiente giocoso in cui lo spazio si confronta insieme alla materia plastica. Questo perché il lavoro di Viviani è strettamente legato all’idea di gioco: è fondamentale divertirsi e far divertire, rendendo l’atto creativo un vero e proprio piacere per gli occhi e la mente. Si tratta di “oggetti artistici messi in scena attraverso l’arte per restituire, con l’opera, una possibile catarsi, una purificazione”, come suggerisce Emidio De Albentis, curatore della mostra.
Andrea Viviani, Giardino al sole, 2017 Lana su ferro, 56x38x15 cm
Un’idea che rimanda ai “Teatrini” di Fausto Melotti, conterraneo di Viviani, nei quali la libertà d’espressione con sconfinamenti nell’universo ludico ne rappresenta il punto cruciale, scandito da linee e forme fatte di memoria, essenzialità e ritmo architettonico.
Concetti ripresi dalle plastiche e dalle lane che Viviani modella ricreando dei piccoli “giardini” che, ad esempio, possono rappresentare le stagioni, ora con colori freddi ora con toni cromatici tenui e delicati. Anche nel caso della “Città con radici in volo”, tributo a Perugia, con il suo fluttuante intreccio di linee rosse, in perfetta simbiosi con la sede espositiva.
Oltre al ritmo e al gioco, anche la varietà diventa per Viviani una necessità, spingendolo a una sperimentazione guidata da una profonda conoscenza dei materiali e delle tecniche. Siamo di fronte ai lavori di un artigiano/artista che utilizza un’arte millenaria come quella della ceramica, in particolare ricorrendo alla tecnica Raku, rivisitata in chiave contemporanea. I lavori non sono preceduti da una rigorosa progettazione, viene lasciato spazio all’imprevisto, a nuove e improvvise scoperte. Proprio per questo appaiono sfumature che vanno dall’oro al ramato ogni volta diverse, un probabile riflesso di quello che è la complessità della vita rappresentata in queste forme.
Oltre alle sculture, in mostra sono presenti anche alcuni dipinti o, come lo stesso Viviani suggerisce, dei disegni dalle forme geometriche spontanee, a testimonianza del legame tra il mondo minerale e quello vegetale che ispirano il lavoro dell’artista.
Alice Belfiore
mostra visitata il 15 luglio
Playground
Andrea Viviani
Temporary Academy 13
Via dei Priori, 13 – Perugia
Info: info@abaperugia.org