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Bunker Soratte | Sant’Oreste, Roma

di - 5 Giugno 2014
A circa 40 Km a Nord di Roma, in campagna e lontano dal caos cittadino, sopravvive quasi  integra una delle più grandi testimonianze storiche del secolo scorso. Correva l’anno 1937 quando Benito Mussolini deputò il massiccio calcareo del Monte Soratte adatto alla realizzazione di un sicuro rifugio antiaereo destinato alle alte cariche dell’Esercito Italiano e che ospitò poi, durante la II Guerra Mondiale, niente meno che il Comando Supremo tedesco di tutto il Sud Europa.
Negli anni ’60, in piena Guerra Fredda, un tratto delle gallerie venne riconvertito a rifugio antiatomico in caso di attacco nucleare sulla Capitale fin quando, dagli anni ’70, il bunker venne abbandonato e dimenticato… o forse segretamente utilizzato.

Dopo sudate e meritate autorizzazioni e concessioni, il dedalo che sinuosamente si snoda per 4 km nelle cavità del Monte Soratte si è finalmente schiuso all’attenzione del pubblico. Autore di questa encomiabile missione di recupero è l’Associazione Bunker Soratte, formata da volontari e appassionati guidati e coadiuvati dall’Architetto Gregory Paolucci, mente e braccio dell’intera operazione: «Qui sopravvive una storia che vuole essere dimenticata o insabbiata».
Un vero gioiello dell’ingegneria e dell’architettura bellica che non risparmia però chicche d’arte: di interesse artistico è infatti l’affresco in corso di recupero forse di mano dell’artista – soldato tedesco Wilhelm Wessel (Germania, 1904 – 1971) – la cui permanenza al Soratte è certa – raffigurante scene, località e paesaggi tedeschi che decora la sala della mensa in cui gli ufficiali di stanza e il generale Albert Kesselring si riunivano.
Quest’ultimo e molti altri membri dell’èlite militare tedesca pare fossero infatti grandi amanti dell’arte, tanto da volerne essere circondati anche in ambiente bunkerizzato. Numerosi sono gli acquerelli di Wessel acquistati e ora di proprietà dell’Associazione che ritraggono varie località italiane testimoniando la discesa dei tedeschi fino a Roma e la ritirata seguita all’arrivo degli Alleati.
Oltre al ripristino, alla tutela e alla valorizzazione storica del sito mediante visite guidate, rievocazioni storiche, filmati ed esposizioni a tema (mezzi, oggetti, armi), nelle iniziative della direzione c’è anche altro: sulla scia di progetti simili – come il riesumato bunker antiatomico di Tito a Belgrado, oggi galleria d’arte – l’idea dell’associazione è di reinventare gli spazi accogliendo artisti e progetti contemporanei, in cui la storia passata possa fondersi con le idee artistiche attuali. L’associazione mette inoltre a disposizione l’area per spot pubblicitari e set cinematografici. Il tutto è visitabile su appuntamento oppure in caso di aperture mensili e/o straordinarie.
eleonora scoccia
Bunker Soratte
Viale Europa, 00060 Sant’Oreste (Roma)
Info e Prenotazioni: 380 3838102 – bunkersoratte@gmail.com – www.bunkersoratte.it

Nata a Roma nel 1989 studia Storia dell'Arte presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, oltre ad approfondire le dinamiche e il funzionamento del mercato artistico contemporaneo. Ha svolto tirocini presso la casa d'aste Dorotheum in materia di ricerca bibliografica e recupero di materiale per l'attribuzione di opere d'arte, lavorando contestualmente all'accoglienza del MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo. Dal 2013 scrive per Exibart, a cui seguono altre collaborazioni con riviste di settore.

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