Poco meno di una cinquantina di artisti provenienti da 28 paesi sono stati selezionati per questo importante appuntamento internazionale che si tiene in quella che è ormai considerata unanimemente la vera capitale europea dell’arte contemporanea. Da pochi giorni è stata resa pubblica, sul sito ufficiale della Biennale, la lista completa degli artisti presenti: il più vecchio è il cinese Qiu Shi Hua (1940), il più giovane l’albanese Anri Sala (1974), che vive e lavora a Parigi. La curatrice dell’evento è Saskia Bos, direttrice della De Appel Foundation di Amsterdam. Nella prima edizione era toccato alla veneziana Monica Bonvicini di rappresentare l’Italia, ora sarà la volta di Elisabetta Benassi, giovane romana nata nel ’66, recentemente salita alla ribalta per la sua partecipazione alla discussa ma importante rassegna milanese “Espresso”, curata dal critico Risaliti nello spazio Armani.
Se da un lato non possiamo che osservare l’assurdità delle tipiche polemiche italiche che sono nate, anche in tempi recenti, sulle iniziative espositive che hanno tentato di promuovere e sistemare i nuovi artisti di casa, dall’altro questa selezione dimostra, semmai ce ne fosse stato bisogno, che c’è ancora molto da lavorare per guadagnare credibilità a livello internazionale. Alla Biennale berlinese risulta infatti ben più significativa la partecipazione inglese, con 6 presenze, mentre Stati Uniti e Germania se la cavano con, rispettivamente, 5 e 3 presenze. Eterogenea la rappresentanza dell’area dell’Est europeo, con 7 nomi complessivamente. Elisabetta Benassi utilizza come mezzi espressivi il video, la fotografia e le installazioni; scrive Daniela Bigi sull’ultimo numero di Arte e Critica (pure questo discusso, nei commenti di Exibart): “contrasto, opposizioni, gioco dello spaesamento e dello slittamento fra gesto, significato e segno…Nelle ultime cose l’artista indaga l’interazione fra storia culturale, storia personale ed attualità, con la creazione di un alter ego, Bettagol, che movendosi fra passato e presente nel rito di una partita di calcio disegna un possibile, personale senso dell’operare artistico”.
Insomma, con buona pace dei calciofili, la vera impresa delle ultime ore non è stata tanto quella della giallorosa romana che si è aggiudicata il gioiellino barese, bensì l’eurogol dell’altra romana Bettagol, che gioca per una squadra, l’arte contemporanea italiana, che non è ancora uscita dal purgatorio della serie B.
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Complimenti alla Benassi! il suo lavoro mi piace molto. e complimenit a voi per la tempestività nel dare queste notizie. Saluti
Questo sì che è uno scoop! Sul web italiano non c'è nulla su questo evento, si trova roba solo in siti stranieri. Riguardo ai nomi, ho trovato un cenno su Tema Celeste, ma quando hanno scritto l'articolo la lista completa non era ancora disponibile e, soprattutto, mancava il nome di Elisabetta.
Della serie: "Compra la Benassi...poi ti spiego il perché!"
...e tu l'hai comprata?
non so nemmeno quale galleria ha questa romana!!!