Con “Da Van Gogh a Bacon” e, la da poco conclusa, “Da Cézanne a Mondrian” si erano sondati i diversi aspetti di un “ismo” che all’oggi sa richiamare un notevole numero di estimatori (non a caso la mostra “Da Cézanne a Mondrian” vanta un numero di visitatori pari a 195.000 (ed è risultata la terza mostra per visite del territorio nazionale), con quest’ultima iniziativa invece si desidera soffermarsi in un periodo storico più ristretto (1830-1874) ma che tuttavia non manca di prestigiosi capolavori e, in modo ancora più marcato, di implicazioni storiche e culturali di rilevanza determinante. Infatti le opere esposte saranno 150 e verranno suddivise in 4 sezioni così distribuite: nelle prime due si potranno ammirare i capolavori della scuola di Barbizon e dei pittori classici dello stesso periodo; nella terza vedremo i “protagonisti” dell’impressionismo, cioè coloro che hanno determinato la consistenza di una altrimenti ridotta rivoluzione pittorica; nella quarta ed ultima sezione si confronteranno i dipinti caratterizzanti i Salon. Per elencare le presenze di cui godremo le opere basta limitarsi a nominare i seguenti maestri: Bazille, Boudin, Caillebotte, Cézanne, Daubigny, Degas, Fantin-Latour, Guillaumin, Jongkind, Manet, Monet, Morisot, Pissarro, Renoir, Sisle … senza dimenticare quei pittori verso cui gli impressionisti debbono il “confronto” tecnico e tematico, artisti quali Corot, Courbet, Daubigny, Millet e Rousseau. Il comitato scientifico nelle persone di Laurence Des Cars, Marco Goldin, Michel Hilaire,
Rodolphe Rapetti e Belinda Thomson funge da garanzia per il buon esito di questa ennesima iniziativa che Casa dei Carraresi ospita. Dovendo analizzare più accuratamente le sezioni in cui si suddivide la mostra troveremo che nella prima si darà ampio spazio al ” Paesaggio classico in Francia”: l’Istituzione di un Grand Prix del paesaggio storico (vinto dal “moderno Poussin” Achille-Etna Michallon) diede vita al ripristino di una tendenza “all’aperto” viva proprio nei pittori Buttura, Bénouville, Lanoue, Desgoffe, che tuttavia dipingevano una “natura ideale”, in quanto retaggio dell’immaginazione effettuata nel proprio atelier; altri artisti si allontano dall’accademismo (non certo in modo traumatico) affrontando una sorta di compromesso tra la natura e lo stile.
Bisogna far notare che le opere di questi artisti, pur avendo goduto dell’apprezzamento di critica e pubblico del tempo (vinsero numerosi premi e furono più che celebrati) sono poco conosciute al grande pubblico… che a causa (e questo appare ovvio) dell’importanza assunta in seguito dal periodo Impressionista vennero relegate. Restano di vitale importanza queste opere proprio per comprendere il passaggio di stile e le diverse influenze caratterizzanti le innovazioni; un confronto quindi con le correnti del romanticismo e del realismo per comprendere l’Impressionismo. La seconda sezione (quella della “Scuola di Barbizon”) mette in luce il distacco dal paesaggio settecentesco per aderire all’osservazione diretta della natura , gettando le basi per quella diffusissima “abitudine” (e concedetemi il termine) di dipingere en plain air propria dei futuri impressionisti. La voce autorevole di Theodore Rousseau accompagnata dal coro di Millet, Daubigny e compagni, circa l’importanza di “leggere” la natura in modo altro…ha permesso di individuare le tracce di un “percorso” verso l’impressionismo. La sezione più ampia che Casa dei Carraresi offre al pubblico è proprio la terza (non a caso da il titolo alla mostra). Gli impressionisti del primo periodo affiancati a quelli del secondo, come ad illustrare tutte le tappe di una maturazione. Si vedranno le marine e le spiagge della Normandia associate agli interni di un Degas irruento e psicologo dello stile borghese francese di quel periodo…Si apprezzerà anche lo straordinario talento di Cézanne, che , in un primo momento,vicino alle esperienze del gruppo, ha lentamente deciso di staccarsene per affrontare ricerche stilistiche differenti. Nell’ultima sezione (dedicata alle “opere dei Salon”)si mette in contrasto la tradizione accademica con l’innovazione dei pittori più giovani…una lotta contro il realismo del Maestro Courbet. L’evento quindi si presenta come un itinerario per comprendere tutte le implicazioni (o le più inusuali?) che il periodo impressionista ha portato con il suo “evolvere”, dando maggior risalto ad una dipendenza e “debito” verso i pittori precedenti, piuttosto che decantare il taglio netto nei confronti dei Salons e della tradizione tout- court. Un contributo di importanza notevole (a parer mio) che cade proprio in un arco temporale (quello che risale da pochi anni fa) in cui L’Impressionismo sembra aver ritrovato i fasti del passato: il favore di critica e pubblico che in questi anni hanno reso possibile l’organizzazione di molti eventi celebrativi del periodo si è (forse…e lo ribadisco) sempre concentrato sull’aspetto più superficiale del movimento, senza sondare i retroscena meno eclatanti.
Un elogio quindi per l’iniziativa decisa dal comitato scientifico e dai curatori dell’evento ospitato presso la Casa dei Carraresi a Treviso. Un’ ultima informazione non fa che rafforzare l’idea di un successo della mostra: la tavola rotonda che si terrà in data 8 settembre (alle ore 17.30) prevede il prestigioso contributo di oratori d’eccezione che esplicheranno i diversi periodi che “La Nascita dell’Impressionismo” evidenzia
Cliccare per rivedere il servizio di ExibArt.com durante la conferenza stampa
‘Marco Goldin presenta la mostra
Casa dei Carraresi, Treviso
via Palestro, 33/35
tel 0422.654382
fax 0422.654768
ORARIO
Dal lunedì al giovedì ore 9-20
Dal venerdì alla domenica ore 9-22
1 gennaio 2001 ore 15-22
Chiuso 24, 25 e 31 dicembre 2000
PRENOTAZIONI E INFORMAZIONI
PRENOTAZIONE BIGLIETTI, VISITE GUIDATE,
LABORATORI DIDATTICI E INFORMAZIONI
CALL CENTER TEL. 0438.21306
FAX 0438.418108
www.lineadombra.it/biglietto
EMAIL: biglietto@lineadombra.it
Orario Call Center: 8 maggio – 1 settembre 2000,
dal lunedì al venerdì ore 9-17
4 settembre 2000 – 14 gennaio 2001,
dal lunedì al sabato ore 9-17
BIGLIETTI
Intero lire 15.000
Ridotti lire 12.000
con coupon dei quotidiani e gruppi:
capogruppo gratuito, studenti universitari, oltre i 60 anni
Ridotto lire 8.000
scuole con due accompagnatori a titolo gratuito, militari,
ragazzi fino ai 18 anni
Lire 2.000 per il diritto di prevendita con esclusione delle scuole
Ingresso gratuito per i bambini della scuola materna
La vendita dei biglietti in mostra viene sospesa
un’ora prima della chiusura
Guardaroba, book-shop e bar all’interno della mostra
Accesso e servizi per i disabili
Kranix [exibart]
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Sottoscrivo tutto quello che hai detto con grande entusiasmo. L'operazione di marketing, la necessità di promuovere ricerca su singole aree territoriali nazionali. A queste aggiungo la ricerca per il riconoscimento di correnti non isituzionalizzate, le definiremo temporaneamente "tendenze", che potrebbero portare alla riscoperta di figure trascurate che hanno svolto un ruolo importante nell'arte italiana e che oggi sono state dimenticate.
Ti prego: continua a suscitare la discussione su questi ed altri temi. Grande, grande Paola. Ti amo. P.S.: in Veneto avremmo bisogno di collaboratori, perché non ci mandi un curriculum (sempre che tu abbia tempo e voglia di scrivere)?
concordo con paola, mi sarebbe piuciuto vedere un raffronto con cosa succedeva nello stesso periodo in veneto, chissa in futuro....
ciao a tutti è la prima volta che entro in questo sito ma è stupendo!!!!!!!!! baci a tuttiiiiiiii @rì
finalmente ho trovato notizie su questa mostra e cosí potró regalare il 26 dicembre qualcosa di bello al mio ragazzo...una gita culturale a Treviso fra i quadri degli impressionisti
cioè a te ti tocca fargli il regalo di natale e poi il regalo per il suo compleanno del 26? Ellamiseria che iellaccia !!! Lascialo!
non è tanto importante quanto si sia a parte dei segreti pii che invadono la pittura del più bell'ottocento, la questione che più deve premere è la coscienza beatificante, che l'arte appartenga al solo animo e non alla dotta scrupolosità della vista.
A tutti voi che apprezzerete il mio pensiero, giungano lievi le mie lusinghe. G.d'A.
grandi artisti come gli impressionisti sono nati 'soffrendo' e cercando di uscire dai canoni che,a Parigi,vigevano sulla Cultura .Nato come mezzo di espressione ,ma legato al cambiamento storico-culturale,l' impressionismo è stato un movimento rivoluzionario,che come tutte le altre correnti artistiche,filosofiche e letterarie puo' diventare un esempio da imitare anche per noi piccoli artisti.Spero che questo messaggio venga letto almeno dalle poche persone esistenti volenterose di fare ancora della cultura...(sono un po' pessimistica sull'andamento culturale ed ideale italiano).Ah,la mostra è interessante e consiglio di visitare anche la sede si conegliano , dove sono esposti gli schizzi preparatori
ti garantisco che il messaggio mandato viene letto da molti. Circa il bisogno di soffire per emergere lo si riscontra in tutti i campi, come anche in essi si ritrova l'eccezione dovuta ai più svariati motivi. Gli impressionisti hanno attuato certo una rivoluzione, ma come avrai capito anchedalla mostra in questione, forse con accenti più pacati di quanto si presupponeva.
a presto
sono un' appassionata dell'arte e sfogliando questo sito posso dire che è stupendo!!!!!!!
mi dispiace ma io credo che l'arte non si apprezza leggendo i commenti di altri ma ammirando le opere e se proprio nn si può dal vivo anche attraverso una foto fedele; sviluppate di + questo aspetto!!!!