La mostra “Achille Castiglioni visionario” allestita negli spazi del m.a.x. museo di Chiasso vuole essere un omaggio nel centenario della nascita dell’architetto-designer-regista, inserendosi nel filone dei “Maestri del XX secolo”, lasciando emergere la genialità poliedrica sottesa ad ogni oggetto/progetto firmato Castiglioni.
L’esposizione non mira ad evidenziare in maniera prevalente la figura di Castiglioni come designer – già ben nota in quanto i numerosi oggetti da lui disegnati sono parte delle collezioni museali più importanti a livello mondiale – bensì l’intento è di offrire una rilettura della sua figura di architetto e regista dello spazio e della luce.
Infatti gli allestimenti – o per dirla alla Castiglioni i “progetti di architettura effimera” – costituiscono a suo dire l’occasione migliore per poter sperimentare e osare, provando a creare il mix perfetto ed equilibrato tra le diverse componenti del progetto espositivo: i percorsi del pubblico e la sua distribuzione nello spazio, il modo in cui la luce colpisce gli oggetti in mostra, i diversi livelli di approfondimento e fruizione.
Quello di Achille Castiglioni è un approccio del tutto innovativo, sperimentale e visionario in cui il pubblico assume un ruolo attivo, come un vero e proprio “attore” nello spettacolo dell’esposizione stessa e il punto di incontro tra attore e regista avviene sul piano della comunicazione in quanto l’architetto progetta intorno alla persona e ai suoi comportamenti pensati come momenti di comunicazione memorabili.
Veduta parziale della mostra Achille Castiglioni (1918-2002) visionario. L’alfabeto allestitivo di un designer regista, m.a.x. museo, Chiasso
Esemplificativa è la seconda sala della mostra in questione in cui schizzi, disegni, modelli, testi autografi e video-interviste illustrano l’intervento ironico e intelligente di Achille Castiglioni nel progetto allestitivo per L’altra metà dell’avanguardia, mostra a cura di Gillo Dorfles e Lea Vergine – con grafica di Grazia Varisco – svoltasi nel 1980 presso Palazzo Reale di Milano. Qui per ottenere un’esposizione ottimale delle opere rispetto alla fonte luminosa l’architetto interviene inserendo un diaframma inclinato di tessuto elastico in maniera tale che la luce fosse filtrata, inoltre questo consentiva un ridisegno dello spazio espositivo che andava a risolvere anche i problemi legati ai percorsi da seguire nella mostra e alla distribuzione del pubblico nelle sale.
Achille Castiglioni visionario permette al pubblico di relazionarsi con il “retroscena” che sta alla base di ogni progetto espositivo, come illustrano i materiali delle sale successive relativi agli allestimenti riferiti a tematiche legate all’innovazione e alle nuove tecnologie in cui Castiglioni progetta padiglioni per la RAI, per la Triennale di Milano, oppure per la Bticino, o per Telecom.
In questa mostra il ricco alfabeto compositivo di cui si serve Achille Castiglioni nella progettazione di spazi e oggetti è rivelato all’osservatore nella maniera più semplice e diretta possibile: i materiali di archivio quali schizzi, bozzetti, lettere e interviste lasciano emergere l’essenza del suo operare, un pensare ispirato a momenti della quotidianità vissuti e riletti sempre in chiave giocosa e divertente.
Angela Faravelli
Mostra visitata il 25 agosto
Dal 31 maggio al 23 settembre 2018
Achille Castiglioni (1918-2002) visionario. L’alfabeto allestitivo di un designer regista
m.a.x. museo, via Dante Alighieri 6, Chiasso
Orari: da martedì a domenica 10.00 − 12.00 e 14.00 − 18.00
Info: info@maxmuseo.ch; www.centroculturalechiasso.ch