Badolato o Bado come di solito abbrevia il suo nome, partecipa a questa mostra all’indomani dell’esperienza all’Omi International Arts Center dello Stato di New York, in quanto vincitore della borsa di studio per giovani artisti calabresi che gli ha consentito l’accesso ad uno dei programmi di residenze per artisti della Dena Foundation for Contemporary Art.
La sua ricerca, che ha il centro nelle Urbanizzazioni, si rivolge al paesaggio e allo spazio urbano in relazione all’ambiente. Nella mostra di Parigi, Bado presenta uno dei progetti realizzati durante la residenza ad Omi: flyers e i giornali gratuiti una volta sottratti al divenire urbano si rivestono di una nuova identità e divengono coperte per i senza tetto.
Il progetto che ha raccolto in un’unica soluzione di continuità il museo Marca, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, la Dena Foundation e l’Omi International Arts Center e che ha sostenuto la borsa, è giunto quest’anno alla seconda edizione. Lo scorso anno era stato Domenico Cordì a vincere con un’idea progettuale in cui la memoria agiva da contraltare allo smarrimento dell’identità , recuperando l’uso di materiali e oggetti propri alla tradizione.
Quest’anno al concorso, insieme a Bado, sono stati segnalati altri tre giovani al di sotto dei trent’anni: Paola Ascone con un progetto di Public Art, Leonardo Cannistrà con Fabbricazione Vite, momento di riflessione sulle procedure della fecondazione in vitro e Roberta Mandoliti con Usa e getta, punto di incontro tra la geometria eolica e l'”arte riciclabile”.
Non vi è dubbio che questa borsa di studio si possa leggere come un segnale di apertura nei confronti di un territorio che ad oggi sente l’esigenza di dialogare con le altre realtà al di fuori dei confini regionali e nazionali. I progetti di ampio respiro che ormai da diversi anni la Provincia di Catanzaro sostiene sia nelle mostre organizzate al Marca che nella rassegna “Intersezioni” al Parco Archeologico di Scolacium se in un primo momento sono stati poco compresi a livello locale per l’attenzione verso artisti che, per quanto noti, rischiavano di esser conosciuti solo dall’esiguo numero di addetti ai lavori, ad oggi invece permettono di guardare alla Calabria con un occhio diverso, con una ricaduta positiva sul territorio in termini di nuove possibilità per le generazioni più giovani.
Nel grande mare di residenze d’artista in cui è ormai facile naufragare, forse la Calabria ha trovato la giusta direzione.
Serena Carbone
Dal 16 novembre al 1 dicembre 2012
Primavera
Galleria Immanence, Parigi
21 Avenue du Maine – (75015) Parigi
Orari: da mercoledì a sabato 11-18
Info: tel: +33 (0) 1 42 22 05 68, immanence.art@club-internet.fr
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