29 novembre 2011

fino al 10.XII.2011 Paolo Troilo Milano, Fabbrica Eos

 
Tracce scolpite su una, due, mille dimensioni…Un uomo che libera la sua energia nello sfidare i propri limiti mentali e fisici, un pugno bicromatico pronto a esplodere negli occhi dell’osservatore coraggioso, il tutto nelle re-azioni di Paolo Troilo…

di

Nuova personale, stessi soggetti. In realtà il soggetto è uno: l’artista, sdoppiato, triplicato o reso in alcuni particolari del suo corpo, rappresentato attraverso un’ossessione quasi asmatica all’interno di un’introspezione, messo a nudo in contrazioni al limite, che si evolve in opere note per l’irruenza espressiva e la potenza titanica. La  rappresentazione di un io che si specchia e si riflette e che diviene altro da sé, quasi un alterego, uno strumento che induce lo spettatore ad immedesimarsi, a condividere la visceralità dell’emozione facendola propria. Paolo Troilo (Taranto, 1972 – vive e lavora a Milano) inizia nel 1997 collaborando con la sede milanese dell’agenzia pubblicitaria Saatchi&Saatchi, dove per sei anni ha rivestito il ruolo di Director Senior. Dal 2006 inizia ad esporre come artista e fonda la Arnold Guerrilla, prima agenzia di Guerrilla Marketing in Italia. In scena, nello spazio della Fabbrica Eos, fase conclusiva del progetto espositivo Azioni, che ha visto Troilo impegnato in una serie di mostre personali nelle città italiane, parallelamente al suo coinvolgimento nella Biennale di Venezia, sono esposte 5 opere di grandi dimensioni incrementate con opere nuove e inedite, fino alla conclusione in cui sarà presentato il catalogo ed esposta “Opera54”.  L’artista si avvale dell’autoritratto come strumento per misurare, sfidare e superare i propri limiti fisici e mentali, partendo da concetti come la dialettica tra il proprio corpo e lo spazio come simbolo dell’interazione tra il sé e il mondo.

La rappresentazione diviene veicolo attraverso il quale convogliare il potenziale di un’ energia che esplode e si libera sulla tela, uno sfogo, un’unione di forze contrastanti, la voglia di dire qualcosa al mondo attraverso gli schizzi che il colore produce a contatto con la tela. Ma non si tratta di pittura tradizionale: caratteristico è infatti il suo modo di dipingere non con i pennelli ma con le dita, testimonianza di un rapporto viscerale con la pittura, medium con cui costruisce le sue figure, e ciò è testimoniato dal video in mostra che rappresenta e documenta il farsi dei suoi quadri e come l’artista li plasmi. Al centro dello spazio una tela appesa nel centro della sala ha due facce in controcampo , alla quale si alternano sulle pareti dipinti su sfondo bianco, tutto è giocato sull’uso del bianco e nero. “Il bianco e il nero sottolineano l’istante in cui accade tutto questo, non lasciando vie di fuga cromatiche o concettuali.

Non c’è il verde di un prato, l’azzurro di un cielo, il rosso del sangue; limiti materiali e concettuali che ammorbidiscono l’impatto su occhi impreparati alla vera origine. La luce”, afferma. Una riflessione sulla vita, sull’uomo, sulle sue gabbie e sulla sua necessità di evasione, un grido universale intimo e naturale e, allo stesso tempo, esigenza personale e naturale.
 

tiziana leopizzi
mostra visitata il 10 novembre 2011

dal 10 novembre al 10 dicembre 2011
Paolo Troilo – ReAzioni
Fabbrica Eos
Piazzale Antonio Baiamonti 2 – 20124 Milano
Ingresso libero
Orario: martedì – sabato 10.00/13.00 16.00/19.00
Info: 026596532,
info@frabbricaeos.it, www.fabbricaeos.it
 
 
[exibart]

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