27 gennaio 2012

fino al 11.III.2012 Arte Povera in Teatro Bari, Teatro Margherita

 
Concetti e processi in teatro. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il (teatro sul) mare. Opere d'arte e pareti in rovina, nella prospettiva di farne un museo -

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Il 2011 vede l’Italia unita sotto il segno di “Arte Povera”, l’insieme di mostre che ridanno voce al movimento artistico italiano nato nel 1967 teorizzato da Germano Celant. Le sette città coinvolte (Torino, Milano, Bologna, Napoli, Roma, Bari, Bergamo), insieme alle loro importanti istituzioni (Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, la Triennale, il MAMbo, il MADRE, il MAXXI, la Galleria nazionale d’arte moderna, il nascente BAC, il GAMec), collegano il territorio italiano dimostrando che l’unità trascende i confini geo-politici e si fa culturale.
Le opere esposte a Bari – dalla gigantesca “Sfera di giornali” di Michelangelo Pistoletto, all’’”Igloo” di metallo e pietra di Mario Merz, dall’”Albero di 10 metri” di Giuseppe Penone, alla “Canoa che ruota” e proietta le note dell’Internazionale di Gilberto Zorio – dialogano con le pareti distrutte, ma messe in sicurezza, di quello che era il teatro del varietà barese prima d’esser danneggiato dal bombardamento del 1943 e dall’esplosione di una nave nel 1945. La mostra racchiude opere emblematiche di ogni artista coinvolto che si mostrano in uno spazio dall’aria post-nucleare e dalle pareti magmatiche, polverose (proprio come quelle che videro per la prima volta l’opera di questi stessi artisti) e sotto una luce da fabbrica. Ma parlare, nel 2011, di Arte Povera, può significare rileggere il contributo “linguistico e comportamentale, sociale e ambientale legato al momento”; e quel che era considerato rivoluzionario nel 1967 può essere d’uso comune anche fra gli artisti più contemporanei. Jannis Kounellis, infatti, in conferenza stampa si domanda: “E’ il caso di ricominciare, di essere nuovamente eversivi?”.

E intanto il Teatro Margherita è destinato ad essere polveroso ancora per poco, in quanto, per volontà del Comune, dovrebbe diventare il Museo d’Arte Contemporanea di Bari; neanche a farlo apposta, quella che è la prima grande mostra nel teatro barese coinvolge proprio il movimento cui Pino Pascali diede un enorme contributo. Non sarebbe un peccato allora se si ignorasse la Fondazione Museo Pino Pascali e se non si battesse la strada della collaborazione che potrebbe ridurre i costi e apportare ulteriore lustro alla meritevole iniziativa?

yamuna j.s. illuzzi
mostra visitata il 15 dicembre 2011

 
dal 15 dicembre 2011 all’11 marzo 2012
Arte Povera in Teatro
a cura di Germano Celant e Antonella Soldaini
Teatro Margherita
Piazza IV Novembre – Bari
Orari: da martedì a domenica, 11.00-13.00 / 17.00-21.00
lunedì chiuso
ingresso libero
catalogo Mondadori Electa
 
[exibart]

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