È visitabile fino al 12 giugno 2016 alla Galleria Bertoia di Pordenone la mostra “Senza Confini” del fotografo Steve McCurry, curata da Biba Giachetti per l’Agenzia Sudest57. Gli spazi espositivi di Palazzo Spelladi, nel cuore storico del capoluogo friulano, accolgono per l’occasione un nome di respiro internazionale, come quello del fotoreporter americano, recentemente insignito anche del prestigioso International Award of Photography dal CRAF di Spilimbergo.
In mostra oltre quarant’anni dell’attività di McCurry, con ben 120 scatti dal suo vastissimo archivio. Dalle foto più celebrate – prima fra tutti l’icastica bambina afghana dai penetranti occhi verdi – a scatti totalmente inediti al pubblico, parte di progetti in fase di sviluppo. È infatti proposta a Pordenone, in prima assoluta in Italia, la serie dedicata a Cuba, nata dalla volontà di McCurry di immortalare la realtà dell’isola prima che sia stravolta dal vento della globalizzazione conseguente la fine dell’embargo.
Premio Capa nel 1980 per la copertura del conflitto in Afghanistan, come foto-reporter McCurry ha lungamente documentato i principali teatri di guerra dal Golfo all’Iraq. Ma suoi sono anche numerosi reportage da Taiwan, Tibet, Cambogia, Yemen, India e Africa, apparsi sulle più prestigiose testate, da National Geographic a Time e Life. L’esposizione pordenonese ne ripropone una selezione di grande impatto. Protagonisti assolute delle immagini di McCurry sono sempre e comunque le persone, spesso ritratte in intensi primi piani. Colori rutilanti e scorci inediti testimoniano di un’umanità sconosciuta ed affascinante, colta con l’intento di raccontarne la storia o perlomeno evocarne il vissuto tramite un gesto, un atteggiamento del volto, un dettaglio di costume. McCurry, che ama definirsi prima di tutto fotografo-viaggiatore e pensa alla sua macchina fotografica come ad un passaporto per il mondo, ha fatto di Henri Cartier-Bresson il suo modello. E con il maestro francese condivide soprattutto la capacità di empatizzare coi suoi soggetti, di rivelarli e restituirne la temperatura emotiva, come dimostrato dalle fotografie esposte.
Il progetto allestitivo articolato nei due piani della galleria, risponde ad una precisa scelta curatoriale, rispecchiata anche nel titolo scelto, ovvero di proporre un itinerario “senza confini”, come quello condotto dell’artista nel corso della sua carriera. Temi, luoghi, soggetti si susseguono in un percorso libero ed emozionale, dove ciascun visitatore è chiamato all’incontro con l’altro senza pregiudizi e preconcetti. Invitato ad osservare la realtà con lo stesso sguardo curioso e ammirato con cui il fotografo ha di volta in volta messo in quadro ciò che gli si poneva di fronte. Fotografia che per McCurry rimane sempre, anche nell’era del digitale, un complesso gioco di equilibrio tra attesa e intuizione, immersione e folgorazione.
Giada Centazzo
mostra visitata il 19 marzo
Dal 27 febbraio 2016 al 12 giugno 2016
Steve McCurry, Senza confini
Galleria Harry Bertoia
Corso Vittorio Emanuele II, 60, Pordenone
Orari: da mercoledì a domenica 15.00-19.00