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fino al 13.IX.2003 Gustavo Benucci Magione (pg), Museo della Pesca
altrecittà
Il Lago Trasimeno. Uno specchio d’acqua che riflette non solo la luce del sole, ma la personalità di un pittore. Benucci ha fatto del Lago umbro il più diretto interlocutore delle sue domande, delle domande dell’uomo. Esistenzialismo su tela, al museo della pesca…
Cinquemila opere tra acquarelli, oli, pastelli, sanguigne e pittura murale, senza mai cadere nella ripetività. Segno che l’opera di Gustavo Benucci (Perugia 1950- 1990) andava oltre il semplice atto pratico per coincidere con la vita che nella similitudine dei momenti, in realtà, non è mai la stessa.
Il suo percorso artistico è lungo. Dagli esordi, in cui ancora è la ricerca stilistica la vera protagonista attraverso il linguaggio figurativo neocubista, la linea e la forma cézanniana, fino all’equilibrio assoluto di Mondrian. Affronta soluzioni nuove senza tuttavia abbandonare la visione del paesaggio che lo accompagnerà per tutta la vita. Particolare e peculiare soggetto paesaggistico per Benucci è stato proprio il Lago Trasimeno. Nella mostra sono raccolte ventotto opere che ritraggono il famoso lago umbro.
Il soggetto è colto nella varietà stilistica affrontata dal pittore lungo lo svilupparsi della sua carriera artistica, ma non perde mai la sua vera identità. Nei quadri esposti, il Trasimeno è visto e vissuto non solo lungo il corso degli anni, ma nell’alternarsi delle stagioni e dai vari luoghi sopra le colline circostanti. Ogni quadro sembra però riassumere tutta la personalità e la visione del pittore.
Lungo la sua notevole carriera produttiva non esiste altro soggetto così ricorrente. Gustavo Benucci in ogni suo quadro rappresenta se stesso. Il quadro parla per lui. Il soggetto, da un ritratto ad un paesaggio, ad un semplice scorcio, non è altro che una rappresentazione della sua più intima visione della vita. Ma con il lago Trasimeno il rapporto sembra stringersi in maniera confidenziale. “Trasimeno: l’arrivo del temporale” (1972), “Al Trasimeno” (1957) sono momenti di diversi stati d’animo nati dal confronto con il lago stesso. Lo specchio d’acqua diventa con Gustavo Benucci il più diretto punto di riferimento di domande e dubbi esistenziali che trascendono l’individuo per cogliere il senso dell’esistenza in rapporto dialettico con la natura. Ma la volontà non è quella di raccontare, bensì di cogliere, attraverso la percezione visiva, il senso più profondo delle cose. E lo spettatore non vede più il Lago Trasimeno, o la mano del pittore, ma un lato di se stesso che cerca di confrontarsi per capire tutto ciò che sta intorno.
daniele di lodovico
mostra vista il 5 luglio 2003
Benucci e il Lago – Un artista allo specchio
Mostra a cura dell’Associazione Culturale Gustavo Benucci,
in collaborazione con: Sistema Museo, Comune di Magione.
Museo della pesca del Lago Trasimeno
Via lungo lago della pace e del lavoro, 20. Magione (pg)
Informazioni: Museo del Lago della pesca del Lago Trasimeno
Tel e Fax: 075/8479261
Orario: Luglio/Agosto aperto tutti i giorni: 10.30-13.00/16.00-18.00
Ingresso al Museo: 2.50 euro
Catalogo: Piegevole della mostra, gratuito
www.sistemamuseo.it
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