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fino al 13.V.2003 | L’arte del gioco – Da Klee a Boetti | Aosta, Museo Archeologico Nazionale

di - 19 Dicembre 2002

Ad accogliere la sfida è il Museo Archeologico Regionale di Aosta che ospita la mostra L’Arte del Gioco. Da Klee a Boetti, inserita nell’ambito del Progetto Valle d’AostArte. Si tratta di un’ampia rassegna che affronta il tema del gioco nell’arte del ‘900, mostrandone, secondo la volontà dei curatori Pietro Bellasi, Alberto Fiz e Tulliola Sparagni, il valore di pensiero capace di attuare un ribaltamento del punto di vista tenendo così lo spettatore, in continuo allarme! Al contrario di quanto si possa pensare, nell’arte del gioco non c’è nulla di rassicurante, e ce lo insegnano da sempre i bambini, sempre serissimi e totalmente coinvolti nelle loro sperimentazioni ludiche! In questa mostra sono l’arte e gli artisti i primi a mettersi in gioco … come invito e buon esempio per gli spettatori … che saranno sollecitati da continue sorprese e imprevisti. L’avvio dell’esposizione coincide con l’esperienza futurista e in particolare con LaMan Raycamera dei bambini di Giacomo Balla; di Fortunato Depero, che ha teorizzato il gioco libero futurista viene presentata una serie documenti, disegni e marionette provenienti dal Mart. Nell’ambito delle avanguardie storiche, molto ben rappresentato è anche il dadaismo caratterizzato dalla celebre Boite en valise di Marcel Duchamp e i suoi libri sugli scacchi. Non mancano, poi, le interpretazioni di Man Ray di cui è esposta la scacchiera, Boardwalk Dagli scacchi alle carte da gioco interpretate da Sonia Delaunay e da Emilio Tadini. Accanto a René Magritte, Yves Tanguy e Oscar Dominguez, l’esperienza surrealista passa attraverso un’emblematica opera di Joan Mirò, Personnage esemplificativa della feconda irriverenza dell’artista spagnolo. La mostra sottolinea l’importanza del gioco anche nell’ambito del Bauhaus dedicando uno spazio specifico a Fernand Léger con l’intera serie di litografie dedicate al tema del circo, caro anche ai mobiles di Alexander Calder. La sezioneMike Kelly storica è, infine, arricchita da una serie di opere realizzate da Giorgio de Chirico, Alberto Savinio e Gino De Dominicis, veri maestri del mistero e dell’enigma. Non poteva mancare il Nouveau Réalisme contrassegnato in mostra dalle personalità di Mimmo Rotella, Niki de Saint Phalle, Daniel Spoerri e Jean Tinguely. Gioco come provocazione e come rilettura dell’universo estetico nell’esperienza di Fluxus di cui viene presentata una Cabina di Allan Kaprow e Giuseppe Verdi; Nam June Paik in VideOpera, invece, usa i robot quale modo per ridisegnare i giocattoli dell’infanzia. Un’attenzione particolare è stata dedicata a due storici protagonisti dell’arte italiana come Bruno Munari e Fausto Melotti, definito da Italo Calvino l’Acrobata invisibile, che hanno fatto del gioco inteso nella sua dimensione poetica e culturale un aspetto essenziale della loro ricerca. La mostra dopo tale carrellata storica, giunge sino ai lavori recenti di Stefano Arienti, Eva Marisaldi e Maurizio Cattelan. Di quest’ultimo è una frase che sembra riassumere il senso generale del lavoro fatto intorno a questo progetto espositivo: In fondo non invento nulla, quello che realizzo esiste già, è continuamente sotto i nostri occhi. Lo sposto e lo rimetto in gioco creando un cortocircuito tra sentimenti opposti.
Buona scossa allora …

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L’arte del gioco – Da Klee a Boetti: Fino al 13.V.2003- Aosta, Museo Archeologico Regionale, Piazza Roncas 1. Anteprima stampa: 19 dicembre 2002, ore 12.00 (navetta da Milano ore 10.00)- Inaugurazione: 20 dicembre 2002, ore 18.00. Curatori: Pietro Bellasi, Alberto Fiz, Tulliola Sparagni. Orari: tutti i giorni, ore 9-19 Ingresso: intero euro 5; ridotto euro 3,5. Biglietto cumulativo con “Ennio Morlotti. Il sentimento dell’organico”: intero euro 7, ridotto euro 4,5. Catalogo: Edizioni Gabriele Mazzotta (testi in italiano e francese, pp. 224, ill. 240, Euro 40). Info:tel. 0165 27 59 02, , e-mail: u-mostre@regione.vda.it. Durante la mostra saranno organizzati laboratori didattici per le scuole e le famiglie. Per informazioni telefonare all’Ufficio mostre 0165/230545

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  • ... tanta roba!
    Ed è curioso constatare che gli eventi più straordinari si svolgono spesso agli estremi di un paese... anche in Svizzera... Basilea confina con la Francia e la Germania, e Ginevra con Parigi.

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