Bianco e nero dominante all’interno della splendida chiesetta di S. Matteo a Lucca, adesso sede dell’Associazione Culturale per l’Arte Contemporanea Prometeo. Ardito contrasto fra antico e contemporaneo. Della chiesa rimangono soltanto i muri perimetrali, la forma semicircolare dell’abside, il soffitto e un bellissimo matroneo ligneo. Tutte le pareti sono tappezzate da poster che evocano “ossessivamente” il dramma dell’11 settembre.
Appare subito evidente nell’opera dei due artisti la volontà di non dimenticare e di non far dimenticare una strage assurda. La ripetitività della figurazione e dei due soli colori esalta e addossa sul visitatore tutta la pesantezza del ricordo. Aerei che penetrano la testa di silhouette nere, aerei che si abbattono sulle persone. Aere
Nella zona absidale fumo polveroso avvolge un’orchestra rock dall’assordante suono e rende la visione opaca e indistinta. Arte figurativa e musica s’incontrano e contaminano la superficie espositiva e le copertine dei vinili che suonano su obsoleti giradischi. Sembra una minuscola succursale di “vinilmania” che incuriosisce il visitatore attratto anche dal fascino del modernariato. Julian Lede e Carlos Amorales hanno costituito una vera e propria compagnia discografica, co-prodotta dagli artisti e dall’associazione Prometeo. La produzione è costituita da dischi di vinile in edizione limitata con 50 copie d’artista. Il progetto in mostra comprende 5 creazioni originali di musica rock e sperimentale, dalnew Romantic al Geometric Dance cumbia songs, dall’Infrahuman Punk Disco all’Avant-garde Infernal music. Commistione fra arte e musica approda a Lucca in uno stridente ed esasperato quanto efficace contrasto con la città. Le cinque copertine sono riproduzioni dei grandi quadri appesi alle pareti.
I dischi prodotti (anch’essi in numero di 5) sono creazioni originali di Miki, Secret, Silverio, Lasser Moderna e Thom Revolver. Unica nota di colore la copertina di Lasser Moderna, dove toni delicati e una scia geometrizzata accompagnano la rovinosa caduta di un aereo. I versi del testo scandiscono parole in evidente accostamento tra realtà e finzione da soap-opera.
Come una cabala il numero cinque si ripete, nei poster, nei quadri, nelle copertine dei dischi e nelle citazioni. Ad acuirne un oscuro significato, si legge la trascrizione in caratteri neri sul retro della giacca bianca di Amorales di una delle cinque profezie da lui scelte per accompagnare i giorni lavorativi della settimana.
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daniela cresti
mostra visitata il 31 gennaio 2004
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