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11
giugno 2008
fino al 15.VI.2008 Inside Bitonto (ba), Torrione Angioino
altrecittà
Tra spensierata autoanalisi e simpatici paradossi. L’anello del torrione ospita le contraddizioni dell’intimo in technicolor di rodati artisti pugliesi. A far da scrigno, la calda pietra cinquecentesca...
È l’anello principale del Torrione Angioino di Bitonto a chiamare a raccolta, nei Luoghi d’arte scelti da Lucia Anelli, un affezionato parterre di artisti pugliesi. Un progetto nato nel 2006, reso interessante dal dialogo tra monumenti antichi e interventi multimediali contemporanei. Arte realizzata in situ, che va di pari passo con la promozione del ricco territorio: in progetti dal budget risicato, il risultato è veramente apprezzabile, frutto della caparbia volontà del curatore, del suo equilibrato gusto estetico, dello spazio scelto, della collaborazione costruttiva degli artisti.
Così appare perfetta Qui nel buio della mia montagna interiore la corrente elettrica, mimesi tra un possente volto rugoso e la pietra del torrione, inside per l’appunto. È un’elaborazione digitale di Franco Altobelli, architetto, fotografo ed esperto di comunicazione visiva, docente di Fotografia e grafica nel laboratorio di progettazione grafica della Facoltà di Architettura di Bari. Accanto, un gioco onirico e squisitamente decorativo offrono Lara Urso e Magda Milano; due proposte affini, eppure differenti: sfere floreali per entrambe e, sempre fiori, a ricoprire una scala impraticabile in Nullapercaso della prima, corpi sognanti in atteggiamento meditativo per raccontare Il senso della vita della seconda.
Collocazione poco felice per le otto stampe lambda di Patrizia Piccinni, poco illuminato il segno quasi impercettibile a descrivere oggetti al limite della metafisica, che mostrano un feeling con il trasparente lavoro di ridipintura su stampa digitale di Guillermina De Gennaro, più incisiva rispetto al suo trend, con il colore giocato su caldi complementari dal forte appeal.
Strizzando l’occhio alla tradizione pop e ai fenomeni di comunicazione di massa -tempo fa, nel divertente ciclo Andyrivieni, aveva omaggiato Andy Warhol, reinventando icone e marchi della pubblicità in segni zodiacali- Giulio Giancaspro espone oblò con un tipico testimonial coi baffi. Reduce da esperienze internazionali, di studio e ricerca, specie a Parigi, ma anche da grandi soddisfazioni professionali (la partecipazione ad Arco a Madrid), Maria Martinelli confeziona visionari Acrobatarocchi, elaborazioni fotografiche racchiuse nel plexiglas; assemblaggi e memoria, anche in video, ed evocativi giochi di parole come per Paolo De Santoli e il polimaterico Rodo & Dendro, tratto dal ciclo Cavalieri RAggianti, epopea di artigianali e innocui guerrieri fantastici, sprigionanti luce artificiale.
Per chiudere, il Bestiario di Franco Sannicandro -bitontino, scenografo e film maker, annovera collaborazioni con Studio Azzurro, Luigi Ghirri, Miloud Oukili– che ha sfoderato articolate fantasie da cartoon, espresse con un gustoso effetto visivo: accattivante fluorescenza antinaturalistica, in antitesi con la naturale e pura bellezza della pietra cinquecentesca.
Nell’insieme un’operazione che, concettualmente, poco racconta dell’introspezione psicologica espressa nelle intenzioni curatoriali, ma che valorizza degnamente questa creatività mediterranea. Che si ribadisce solare, divertente, sempre vitale.
Così appare perfetta Qui nel buio della mia montagna interiore la corrente elettrica, mimesi tra un possente volto rugoso e la pietra del torrione, inside per l’appunto. È un’elaborazione digitale di Franco Altobelli, architetto, fotografo ed esperto di comunicazione visiva, docente di Fotografia e grafica nel laboratorio di progettazione grafica della Facoltà di Architettura di Bari. Accanto, un gioco onirico e squisitamente decorativo offrono Lara Urso e Magda Milano; due proposte affini, eppure differenti: sfere floreali per entrambe e, sempre fiori, a ricoprire una scala impraticabile in Nullapercaso della prima, corpi sognanti in atteggiamento meditativo per raccontare Il senso della vita della seconda.
Collocazione poco felice per le otto stampe lambda di Patrizia Piccinni, poco illuminato il segno quasi impercettibile a descrivere oggetti al limite della metafisica, che mostrano un feeling con il trasparente lavoro di ridipintura su stampa digitale di Guillermina De Gennaro, più incisiva rispetto al suo trend, con il colore giocato su caldi complementari dal forte appeal.
Strizzando l’occhio alla tradizione pop e ai fenomeni di comunicazione di massa -tempo fa, nel divertente ciclo Andyrivieni, aveva omaggiato Andy Warhol, reinventando icone e marchi della pubblicità in segni zodiacali- Giulio Giancaspro espone oblò con un tipico testimonial coi baffi. Reduce da esperienze internazionali, di studio e ricerca, specie a Parigi, ma anche da grandi soddisfazioni professionali (la partecipazione ad Arco a Madrid), Maria Martinelli confeziona visionari Acrobatarocchi, elaborazioni fotografiche racchiuse nel plexiglas; assemblaggi e memoria, anche in video, ed evocativi giochi di parole come per Paolo De Santoli e il polimaterico Rodo & Dendro, tratto dal ciclo Cavalieri RAggianti, epopea di artigianali e innocui guerrieri fantastici, sprigionanti luce artificiale.
Per chiudere, il Bestiario di Franco Sannicandro -bitontino, scenografo e film maker, annovera collaborazioni con Studio Azzurro, Luigi Ghirri, Miloud Oukili– che ha sfoderato articolate fantasie da cartoon, espresse con un gustoso effetto visivo: accattivante fluorescenza antinaturalistica, in antitesi con la naturale e pura bellezza della pietra cinquecentesca.
Nell’insieme un’operazione che, concettualmente, poco racconta dell’introspezione psicologica espressa nelle intenzioni curatoriali, ma che valorizza degnamente questa creatività mediterranea. Che si ribadisce solare, divertente, sempre vitale.
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giusy caroppo
mostra visitata il 1° giugno 2008
dal 24 maggio al 15 giugno 2008
Inside
a cura di Lucia Anelli
Torrione Angioino
Piazza Cavour – 70032 Bitonto (BA)
Orario: da lunedì a venerdì ore 18-20; sabato e festivi su prenotazione
Ingresso libero
Info: tel. +39 0803742716
[exibart]