Categorie: altrecittà

fino al 15.X.2005 | Eva Marisaldi – Il bosco di Claire | Faenza, Galleria Comunale

di - 28 Settembre 2005

Nell’ambito del progetto Residenza d’artista, organizzato per il terzo anno di seguito dal museo di ceramiche Carlo Zauli di Faenza, Eva Marisaldi (Bologna, 1966) espone presso la Galleria comunale d’arte della cittadina romagnola. A questa mostra seguirà (dal 19 novembre 2005 al 15 gennaio 2006), al museo Carlo Zauli, quella dei lavori realizzati nel corso dei laboratori sull’uso della ceramica cui la Marisaldi ha partecipato durante l’estate.
In questo caso si è scelto di esporre un’opera rappresentativa delle modalità e delle tematiche fulcro del lavoro dell’artista. Sul pavimento del lungo ambiente rettangolare sono disposti, vicini, oggetti realizzati con sottili tubi di alluminio: una panchina in tre dimensioni, un casco di banane, un fiore, un paio di mutande, un cestino per i rifiuti. Sono tutti scarni simulacri che a stento si reggono. Emblema di questa generale fragilità la minuscola e lunghissima scala a pioli che pende da sopra la vetrina della galleria ricadendo sul pavimento: è evidente che basta un movimento sbagliato a spazzarla via (come d’altro canto è accaduto nel corso dell’inaugurazione).
Questi oggetti non soltanto sono troppo fragili per essere funzionali, ma appaiono anche trasparenti, leggeri, inafferrabili: quasi del tutto smaterializzati, sfuggono all’esperienza dei sensi. È richiesto uno sforzo d’immaginazione per vederli come segno delle cose che rappresentano, ammesso che il loro scopo sia la rappresentazione. Costringono ad attingere alla memoria per riempire i loro vuoti con colori, forme, materiali, odori dei loro referenti: il tatto non restituisce che la generale freddezza dei sottili spigoli in alluminio.
Su una parete della galleria è proiettato un video in cui, tra le quinte costituite dalle pareti bianche, questi oggetti ridotti a bordi un momento sono e un momento dopo non sono più: anche il movimento non è che l’immaginazione del movimento.

Con Il bosco di Claire Eva Marisaldi continua ad usare un linguaggio il cui alfabeto è composto di segni ambigui e non immediatamente decifrabili: come ogni linguaggio poetico esso risulta tuttavia non soltanto evocativo, ma anche piacevole nella sua indeterminatezza e allusività. Questo lavoro può essere visto come una riflessione sulla memoria, la percezione, un modo per rinnovare la visione costringendo a ragionare sul suo funzionamento. Eva Marisaldi sembra porre problemi piuttosto che offrire soluzioni.
A complemento di questa installazione lungo le pareti della galleria sono appese fotografie di momenti di performance, disegni, fotocopie di frasi scritte a mano libera. La loro didascalia è scritta a matita sul muro, secondo una prassi di basso profilo che forse vuole essere misura della loro occasionalità. Si tratta di testimonianze di altri lavori dell’artista: estrapolati dal contesto non soddisfano la curiosità di capire il senso dell’opera cui rimandano, e nella maggior parte anche il modo in cui questa era strutturata. Restano come feticci, tracce, limitandosi a suggerire alcune della modalità del lavoro dell’artista.

articoli correlati
La Marisaldi alla GAM di Torino
Personale presso la galleria Minini di Brescia
Personale a Roma da SALES

valentina ballardini
mostra visitata il 24 settembre 2005


Il bosco di Claire
Faenza, Voltone della Molinella 2 (centro storico)
orario di visita (da verificare telefonicamente): martedì, mercoledì, venerdì e domenica 18-22, giovedì e sabato 10-12 e 18-20; chiuso il lunedì
ingresso gratuito
per informazioni: tel. 0546 664555
a cura di Daniela Lotta


[exibart]

Visualizza commenti

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

The Prism: a Milano, l’arte urbana di Stefano Simontacchi per un viaggio spirituale

Le installazioni digitali di Stefano Simontacchi illuminano i ledwall di cinque zone di Milano: un invito a riconnettersi con se…

20 Novembre 2024 16:13
  • Musei

La GNAM di Roma cambia: una C per l’arte contemporanea nel logo

La Galleria Nazionale d’Arte Moderna recupera il suo storico acronimo, aggiungendo una C per la contemporaneità: così la direttrice Mazzantini…

20 Novembre 2024 13:27
  • Mostre

Simone Forti e Yael Bartana, spiriti del nostro tempo: due mostre da Raffaella Cortese a Milano

La galleria milanese Raffaella Cortese ospita due mostre dedicate a Yael Bartana e Simone Forti, entrambe protagoniste dell’ultima Biennale di…

20 Novembre 2024 12:13
  • Fotografia

La Puglia vista da 12 grandi fotografi: la mostra alla Fondazione Biscozzi Rimbaud di Lecce

35 scatti di 12 fotografi dell’Agenzia Magnum, da Martin Parr a Ferdinando Scianna, per raccontare una Puglia tanto mitica quanto…

20 Novembre 2024 10:50
  • Musei

Museo Egizio, tra bicentenario e conferme: Christillin ancora alla guida della Fondazione

Tre giorni di performance, laboratori e progetti d’arte contemporanea per i 200 anni del Museo Egizio di Torino, con una…

20 Novembre 2024 10:10
  • exibart.prize

exibart prize incontra Jacopo Dimastrogiovanni

Nel corso della mia attività ho sentito spesso il bisogno di esprimermi in merito a quanto mi stava accadendo attorno.

20 Novembre 2024 9:01