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fino al 16.VII.2011 Phantasmagoria. Sam Buxton, Tim Noble & Sue Webster, Barry Reigate, Conrad Shawcross. Verona, FaMa Gallery
altrecittà
I linguaggi "fantasmagorici" di quattro artisti della nuova generazione inglese per osservare il contemporaneo attraverso le ombre della lanterna magica e rivelare i fantasmi del mondo...
Phantasmagoria deriva dai termini greci phantasma e agoreuein: il primo significa apparizione e il secondo parlare in pubblico, annunciare. Phantasmagoria ha un contrasto interno: si è mai visto un fantasma annunciarsi in pubblico?
La mostra curata da James Putnam ci ricorda i fantasmi della nostra contemporaneità: mantenuti nascosti e dimenticati, ci appaiono nitidi ed esposti. La lanterna magica della Phantasmagoria li proietta irrimediabilmente. La mediazione luminosa ci permette di leggere nitidamente i fantasmi del mondo. La lanterna magica non incatena la mente dell’uomo, come nel mito della caverna di Platone, bensì rende oggettiva la lettura delle dinamiche della società.
La collettiva esposta presso FaMa Gallery presenta quattro artisti inglesi che riflettono sulla società attraverso linguaggi eterogenei.
Il “Mikro”-mondo di Sam Buxton (Londra, 1972) si racconta con tre opere, spazi urbani in miniatura.
I never experience discomfort racconta interni cittadini: ufficio, supermercato, garage, aeroporto, palestra, ascensore, casa, ristorante, parco. Tutto è determinato da ombre realizzate sull’acciaio inossidabile e scrutato da piccole telecamere. La figura dell’uomo non appare; i luoghi della sua quotidianità sono algidamente perfetti e regolamentati geometricamente. Le altre due opere, Standing e Inhale, exhale, anch’esse realizzate con acciaio inossidabile e vetro, rappresentano geometricamente scale interminabili e uffici-prigioni collocati alla sommità di torri altissime.
Barry Reigate (Londra, 1971) riprende il linguaggio pop della street art: fumetti, cinema, cartoni animati. Due le sculture, Untitled (White Rabbit) e Untitled (Black Mouse), realizzate con materiali industriali (jesmonite, vetroresina, stereyne): un coniglio e un topo dei fumetti, rivisti con un’ironia tagliante sulla produzione e lo scarto dei materiali. Il dipinto, Only fools and falafels, gioca sulla ripetizione di immagini della cultura pop, del fumetto, di colori acrilici.
Un’opera di Conrad Shawcross (Londra, 1977) scandisce il tempo. Counterpoint Piano (fifth 5:6) ricorda i modellini leonardiani. L’interesse dell’autore alla geometria, alla filosofia, alla fisica e alla metafisica, si osserva nell’utilizzo delle forme geometriche ordinate che sostengono un meccanismo ritmico. Cinque lampadine volteggiano all’unisono in moto continuo su se stesse: sono tutte applicate a un supporto rotante. Calcolo matematico per un fine estetico.
Tim Noble (1966) & Sue Webster (1967), collettivo artistico inglese espone otto cornici con trentasette illustrazioni. La luce di un proiettore visualizza l’opera compiuta, Wall of Shame. Cinquantasei pezzi di ottone inciso e verniciato di bianco, appesi con fili di nickel a steli applicati alla parete, apparirebbero non visibili. L’ombra proiettata ci permette di leggere la cura del cesello e del dettaglio, l’incisione precisa, l’installazione metodica. Il raggio della luce, calcolato, rappresenta e proietta il racconto delle ombre dei fantasmi.
valeria nicolis
mostra visitata il 19 aprile 2011
dal 15 aprile al 16 luglio 2011
Phantasmagoria. Sam Buxton, Tim Noble & Sue Webster, Barry Reigate, Conrad Shawcross
a cura di James Putnam
FaMa Gallery
Corso Cavour, 25/27 – 37121 Verona
Orario: da martedì a sabato ore 10-13, 14.30-19.30
Ingresso: libero
Info: tel. +39.045.8030985; fax +39.045.8011410; info@famagallery.com; www.famagallery.com
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