Categorie: altrecittà

fino al 19.I.2007 | Licini. Opere 1913-1929 | Brescia, Museo di Santa Giulia

di - 22 Dicembre 2006

La prima opera di Osvaldo Licini (1908-1958) in questa mostra è il famoso Autoritratto del 1913. Un quadro che Francesco Arcangeli ha avvicinato a Giorgio Morandi, ma nell’accezione stilistica più semplice della pittura morandiana. Si tratta di un’opera di grande importanza, tra le trentasette qui esposte.
Licini è sempre stato un artista appartato, riservato, ma non per questo disinformato su ciò che accadeva, a livello artistico, nei primi decenni del Novecento. La ricerca che ha svolto nel laboratorio pittorico di Monte Vidon Corrado, paese in cui è nato e vissuto fino alla morte, risente del clima “secessionista”, assimilato negli anni di Bologna, e del suo cauto approccio al futurismo fiorentino, per arrivare alla stagione astrattista. Quest’ultima fase lo ha reso maturo stilisticamente e conosciuto ai più, ma la personalità schiva lo ha sempre spinto a vivere appartato. Per una sorta di destino avverso, Licini è oggi relegato ancora una volta in disparte, rispetto alle altre grandi mostre in corso al Museo di Santa Giulia. L’esposizione è laterale e poco segnalata nascosta dalle contemporanee Turner e gli impressionisti e Mondrian. Chi riesca a vedere la mostra potrà notare inoltre che gli spazi non sono ampi come meriterebbero i quadri di Licini.
Il periodo pittorico preso in considerazione è quello che va dagli esordi fino alla fine degli anni Venti. Una selezione di ritratti e paesaggi di grande intensità permettono di arrivare a comprendere quello che sarà il Licini astratto e quello delle Amalassunte, che come dirà lui, sono la rappresentazione, della “luna nostra bella”, “amica di ogni cuore stanco”. L’esposizione, quindi ci mostra un Licini figurativo, ma che prelude al cambiamento e al rinnovamento del linguaggio della forma, che lo vede coinvolto come pochi artisti italiani di quel periodo.

Dopo i decisivi viaggi del 1930-31, sia in Svezia sia a Parigi, giungerà all’astrazione, ma mai attraverso un’elaborazione teorica, sempre per intuizione, come dimostrano queste “emozionanti rappresentazioni”. Si capisce da questi lavori quanto siano stati importanti i riferimenti alla tradizione e ad alcuni pittori a cui si richiama, Cézanne, Van Gogh e Matisse, prima di abbracciare l’antinaturalismo. Opere come Paesaggio con uomo (Montefalcone) del 1926-1927 e Paesaggio Montefalcone (Il trogolo), del 1928, non fanno altro che dimostrare la ricerca “di linee di forza per la composizione dell’immagine”. Linee che lo proiettavano in un rapporto sempre più evidente con l’astrazione.

articoli correlati
Licini e la Grande Guerra
Il Licini astratto

claudio cucco
mostra visitata il 25 ottobre 2006



Licini. Opere 1913-1929 – a cura di Fabrizio D’Amico e Marco Goldin
Brescia, Museo di Santa Giulia, Via Musei, 81/b
Info e prenotazioni: 0422.429999; https://biglietto.lineadombra.it
lun- gio 9.00/19.00; ven e sab 9.00/21.00; dom 9.00/20.00; chiuso 24, 25 e 31 dicembre 2006; 1 gennaio 2007 11.00/20.00 la biglietteria chiude un’ora prima
Ingresso: intero euro 16; ridotto euro 13 (universitari, over 60, gruppi, TCI); ridotto under 18 euro 10; ridotto scuole euro 8; diritto di prevendita euro 1,50; l’ingresso comprende la visita alla mostra Turner e l’impressionismo, alla mostra su Mondrian, quella su Licini e quella su Pirandello (dal 20 gennaio 2007) e alle altre mostre in Castello; include anche la visita al Museo di Santa Giulia e alla pinacoteca Tosio Martinengo; possibili altre combinazioni di biglietti a prezzi inferiori – www.lineadombra.itinfo@lineadombra.it
Ufficio Stampa: Studio Esseci www.studioesseci.net
Catalogo Lineadombralibri 20 €


[exibart]


Visualizza commenti

  • Faccio i complimenti a Claudio Cucco soprattutto perchè, col suo articolo, ha reso omaggio ad un pittore mio conterraneo ingiustamente relegato fra i cosiddetti "artisti minori" del '900.

    Solo vorrei fare un osservazione di precisione (che nulla vuole togliere alla recensione): il paese marchigiano che ha visto l'inizio e il termine della vita liciniana è Monte Vidon Corrado (non quindi Monte Vidon Carraio)!

    Emanuele Mazza

Articoli recenti

  • Mercato

Casa d’Aste Martini ha venduto un rarissimo vaso cinese per € 1,3 milioni

Un nuovo record da Casa d’Aste Martini, a Sanremo, per l'importante vaso imperiale (dinastia Qing, marchio e periodo Qianlong). È…

22 Novembre 2024 10:39
  • Arte contemporanea

Roma Art To Date #1: il nostro itinerario tra le gallerie del centro

Un viaggio tra le gallerie e gli spazi d’arte del centro storico di Roma, da Via Giulia al Portico di…

22 Novembre 2024 9:30
  • Fiere e manifestazioni

Nuove Prospettive ad Arte in Nuvola 2024: ecco le gallerie emergenti

Roma Arte in Nuvola ha aperto le porte della sua quarta edizione con varie novità: diamo un’occhiata alla sezione Nuove…

22 Novembre 2024 8:30
  • exibart.prize

Alice Voglino tra i finalisti dei grandi premi d’arte 2024

Un anno di successi e riconoscimenti nell’arte contemporanea.

22 Novembre 2024 7:53
  • Opening

La società “In Arte Libertas” (1886 . 1903), a Roma

Doppio appuntamento, questa sera, alla Galleria d’Arte Ponti: apre la mostra La società “In Arte Libertas”, che proseguirà fino al…

22 Novembre 2024 0:02
  • Progetti e iniziative

Il cavallo, il mazzocchio e il volto del maestro: a Milano un viaggio nell’ingegno di Leonardo

Nella nuova mostra-dossier dedicata a Leonardo, le invenzioni del genio rinascimentale vengono raccontate attraverso oltre 200 macchine costruite in 3D…

21 Novembre 2024 18:01