“When approaching my work, I usually have an intention in mind, but often, what I have in mind is different than what actually happens on canvas. A push and pull ensues between what I want and what the paint wants to do”.
È un gioco di tensioni che lascia ben visibili le sue tracce sulla tela a guidare il lavoro del giovane artista statunitense Osamu Kobayashi, in Italia fino al 19 settembre con una seconda mostra personale presso la galleria bresciana AplusB.
Viene presentata una selezione organica e coerente dei lavori più recenti dell’artista, classe 1984, originario di Columbia, South Carolina, già finalista del premio Lissone 2014 e documentato in alcune importanti collezioni statunitensi (recente l’acquisizione da parte del Columbia Museum of Art di “Frozen Ghost. Black Hole”); in mostra tele di piccolo formato punteggiano le pareti della galleria e ne illuminano lo spazio con colori brillanti e vividi, spesso utilizzati in purezza e ridotti all’essenziale e forme semplici ma evocative, linee sottili che si intersecano o forme piene che paiono fluttuare nella luminosità delle cromie.
Prospettiva e casualità si incontrano sulla superficie della tela in un gesto pittorico lento e tangibile, in un movimento lungo e disteso che ha origine nella forma e da questa si propaga a costruirne lo spazio circostante.
Come un sasso gettato nell’acqua immobile di uno stagno provoca una serie di piccole onde che si allargano a cerchi concentrici, come gli anelli di un tronco sezionato, testimonianza silenziosa dello scorrere incessabile del tempo, come una eco che risuona nello spazio, il pennello di Osamu Kobayashi scorre fluido e costante sulla tela, scava la materia pittorica con un andamento ampio e controllato disegnando un tracciato che ci conduce attraverso i luoghi della sua riflessione.
Ed ecco che colore, forma e texture si combinano in modo armonioso ed elegante a costruire un pensiero che è fatto di opposti; astrazione e forma riconoscibile, imprevedibilità e certezza, ricordo e immaginazione. La felicità di una pittura misurata diviene strumento di scoperta e sottile esplorazione in bilico tra ciò che è reale e ciò che è solo immaginato, tra la superficie e ciò che si estende al di là del visibile.
Un pensiero che si accresce e si complica nella costruzione di un evidente legame tra le tele concepite come una serie, in un dialogo efficace tra le stesse e la loro disposizione nello spazio, ma anche nella sensazione di pieno coinvolgimento che avvolge chi osserva, dolcemente sospinto tra i movimenti morbidi e sinuosi della pittura, tra le cromie brillanti e gioiose, tra il ricordo di paesaggi lontani e il sogno indistinto di una realtà sconosciuta.
Antonia Bertelli
mostra visitata il 2 luglio 2015
Dal 2 luglio al 19 settembre 2015
Osamu Kobayashi. OK!
AplusB contemporary art
Via Gabriele Rosa, 22a – 25121 Brescia
Orari: da giovedì a sabato, ore 15.00-19.00 e su appuntamento
Info: 030.5031203 – gallery@aplusb.it