La collettiva si sviluppa nei cinque grandi ambienti che costituiscono il piano nobile dello storico Palazzo della Duchessa, nel grazioso centro storico di un piccolo paese abruzzese. Fortemente sostenuta e voluta dal Comune di Miglianico e dagli artisti Giorgio Paolucci e Gabriele di Labio, rispettivamente coordinatore e curatore, questa mostra d’arte contemporanea è giunta alla sua quinta edizione portando con se il tema
L’Isola del Tesoro, La Febbre dell’Oro, i titoli delle ultime due edizioni, incarnano il sentimento di arte come rivelazione: sia da parte dell’artista, relativamente alla propria interiorità, sia del fruitore attraverso i molteplici meccanismi propri della comprensione.
Una collettiva affollata, in cui sicuramente non mancano stimoli e potenzialità, dove però il cospicuo numero di opere – volte allestite approssimativamente- e l’eterogeneità di stili e temi provocano una notevole difficoltà di lettura e comprensione dell’operazione.
Sono comunque da segnalare, fra le quasi cinquanta opere presenti, alcuni interventi interessanti e di indubbio valore, come le due serie Manga-cattivo e Manga-candito di Curzia Curi che per forza espressiva -in un efficace connubio di forma e colore- riescono a superare il limite fisico della parete. Coerente e sempre più matura la poetica di Elena
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