12 ottobre 2011

fino al 19.XI.2011 Andrea Mastrovito Milano,Galleria 1000eventi

 
Andrea Mastrovito racconta il sacrificio in chiave interreligiosa, con una prospettiva di lettura contemporanea, che attingendo dall'iconografia religiosa mescola senso storico sociologico e filosofico..

di

Andrea Mastrovito (Bergamo,1978) in occasione della sua terza personale presso la galleria 1000 eventi di Milano propone un ciclo di nuove opere incentrate sulla tematica del martirio.
Ispirandosi al “Martirologio” dipinto da Pomarancio nel 1582 e conservato nella basilica di Santo Stefano Rotondo a Roma e al romanzo “Il Vangelo secondo Gesù Cristo” di Josè Saramago, l’artista realizza alcuni ritratti di celebri martiri tratti dalla tradizione cristiana.
Le grandi tele realizzate con inserti di collage, danno vita ad una potente Via Crucis fatta di corpi ritratti spesso in un paesaggio arido e impervio reso riconoscibile solo dalla presenza di qualche tronco d’albero e da profili di montagne. In tutte queste opere, è centrale la rappresentazione dell’ultimo momento di vita, di quell’attimo che precede il colpo, quello mortale per il martire raffigurato. L’atmosfera cupa e il senso di fine sono sottolineate anche dall’ assenza del colore, un bianco e nero che ritrae moderni eroi, vestiti con scarpe da ginnastica e t-shirt in autentico stile urbano. Come nell’opera in cui Mastrovito ritrae la Santa Cecilia, protrettrice della musica, insieme a un gruppo Heavy Metal Anni ’90, o  come nell’ autoritratto dell’artista stesso che nei panni di Sant’ Ippolito attende il suo martirio legato alle corde, mentre indossa una maglietta con la scritta provocatoria: “looks like a fucking reality show”.

La mostra è arricchita da una serie di disegni su carta che, del tema del martirio, mettono in risalto soprattutto il momento cruciale, quello dell’atto efferato che si esprime in tutta la sua cruda violenza. Una gestualità che nel taglio della testa di sant’Alessandro così come nella lancia che colpisce il San Vitale da Ravenna è sottolineata dallo squarcio della carta stessa. Uno strappo deciso che Mastrovito realizza all’interno della composizione e che focalizza l’attenzione dello spettatore sui colpi inferti nelle carni dei martiri.
Un video infine, proiettato sul muro della galleria, mette in scena, attraverso un’animazione d’immagini incentrate sulla decapitazione di Sant’Alessandro, la metamorfosi della sofferenza. Gocce di sangue, dai caratteri fisionomici del santo, si trasformano, al contatto con il suolo in fiori, richiamando esplicitamente i gigli bianchi spuntati nel terreno in corrispondenza del sangue versato dal Martire.

Riattualizzare il tema del martirio, decontestualizzandolo dalla tradizione cristiana antica, per rivisitarlo in chiave contemporanea, è per Mastrovito un’ occasione sia per indagare con atteggiamento sentito un’iconografia legata al passato, sia un momento di riflessione sull’attualità, un modo per chiedersi: chi sono i martiri oggi? Esiste ancora chi trova la forza nella propria fede o credo, di morire in nome dell’Amore?
Mastrovito ci offre il suo punto di vista, e ci conduce verso un’opportunità di riflessione dalla quale ognuno può ricercare una personale ed intima risposta.

 

davide tomaiuolo
mostra visitata il 5 ottobre  2011

 

dal 15 settembre  al 19 novembre 2011
Andrea Mastrovito: Martyres
Via Porro Lambertenghi 3T
20159 Milano
Orario: dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 19.00
Sabato su appuntamento
 Orario: da martedì a venerdì ore 14-19 – sabato su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel. +39.02.66823916
info@1000eventigallery.it
www.1000eventigallery.it
Ingresso libero

 

[exibart]

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