Categorie: altrecittà

fino al 19.XI.2011 | EULALIA VALLDOSERA | Milano, Impronte Contemporary Art

di - 28 Settembre 2011
Il corpus di opere che Eulalia Valldosera presenta alla Galleria Impronte Contemporary Art è una sorta di ritratto sociale e antropologico della modernità rivelato attraverso una serie di circostanze particolari.
Azioni comuni che si confondono con esistenze al limite della legalità, storie incrociate tra oggetti e umani che rivelano quadri di uno strano amore, di partecipazione alle questioni dell’esistenza.
Attraverso fotografie e video, performance e installazioni, l’artista spagnola, nata nel 1963 nei pressi di Barcellona, ricostruisce una serie di situazioni “al limite” diffuse nei paesi dell’Europa occidentale, tracciandone una denuncia silenziosa, che tocca i temi del lavoro nero, del mobbing, di abusi domestici, dell’immigrazione clandestina.
Si comincia con Dependecia Mutua video girato nel 2009 al Museo Archeologico di Napoli dove Liuba, giovane donna di origine ucraina presta servizio come addetta alla pulizie dei marmi delle statue. Il potere maschile dell’imperatore Claudio, raffigurato nel marmo bianco, viene reso meno imponente, e in qualche modo impotente, attraverso i gesti di Liuba, che con un semplice panno antistatico passa in rassegna ogni angolo della statua, innescando quasi una messa in scena amorosa, intrattenendo con la scultura un silenzioso rapporto affettivo. Luci barocche e talvolta inquadrature che sembrano mettere a confronto le due vite nel loro immenso divario: da un lato il maschile, freddo, immobile e appartenente al passato nella figura dell’imperatore, dall’altro il femminile contemporaneo, senza troppe speranze né illusioni, che nei gesti di “pulizia” sembra prostrarsi al cospetto della magnificenza classica e quasi invocare una piccola preghiera o un amplesso.
A correlare il video di Dependencia Mutua un piccolo schermo in cui Liuba racconta della sua vita da immigrata senza permesso di soggiorno e senza documenti a Napoli, città dove a nessuno pare importare della sua invisibilità. Quello che conta è che lei faccia le pulizie, limpiar tutto il giorno. Questa è la condizione del contratto, sola o in compagnia non importa.

Le fotografie Limpiar e Borrar, entrambe del 2009 e chiamate a corredare Dependencia Mutua, sono la prova evidente della condizione sociale di Liuba; la donna qui appare col volto cancellato mentre è ben a fuoco la superficie marmorea dell’imperatore: una subalterna nei confronti del potere che per manifestarsi nella sua magnificenza e nella sua grandiosità ha bisogno di “invisibili” in grado di servire senza avanzare pretese, accontentandosi del poco concesso per sopravvivere.
Liuba serve a rendere splendido il glorioso passato (che si riflette nel presente) ma non importa che volto abbia, non è necessario. Al solo potere è concesso di mostrare il suo volto, chi contribuisce a renderlo presentabile non è contemplato nella scala sociale.
Si continua con le dodici piccole stampe della serie Limpiezas, fotografie scattate a Roma, Napoli e Barcellona che, insieme alla toponomastica del luogo di riferimento, recano la provenienza geografica del limpiador, scoprendo che l’est europeo è il luogo di provenienza privilegiato dei pulitori, anch’essi probabilmente nella medesima condizione di Liuba.
E il sotterfugio, la violenza domestica, l’accanimento sul lavoro viene presentato anche nella serie di Interactive Bottles del 2008.

Lo spettatore è invitato a prendere il flacone di detersivo e ad ascoltare la registrazione del racconto di alcuni fatti che le persone precedenti vorrebbero cancellare dalla propria vita: una questione di responsabilità. Si può scegliere se resettare una parte della registrazione con il proprio messaggio, con la propria storia da pulire per sempre o se restare ascoltatori in qualche modo voyeur.
Al piano inferiore della galleria il breve video La farola, Il Lampione, del 2001. In questo caso un vero lampione di una strada è presentato ruotato su sé stesso e inserito all’interno di una finestra di una casa privata: i due piani si confondono, l’esterno e l’interno si scambiano così come il termine pulizia non fa più rima con i flaconi dei detergenti prodotti dalle multinazionali ma diviene una questione politica, morale. Un concetto che dovrebbe legare ai lemmi trasparenza, candore e rigore che spesso viene confuso con il torbido, con la mancanza dei diritti fondamentali dell’uomo, con l’abuso del potere sull’individuo.
Eulalia Valldosera ribalta le carte in maniera sottile, talvolta languida, come a mettere in scena una rappresentazione meta-teatrale, dove i protagonisti principali sono le comparse e l’acme della rappresentazione è costituito da una serie di azioni quotidiane, immateriali ma spesso degradanti.

matteo bergamini
mostra visitata il 21 Settembre 2011

Impronte Contemporary Art
Via Montevideo 11
20144 Milano
Da martedì a sabato dalle 15.00 alle 19.00
Mattina su appuntamento
Tel: 0248008983
info@impronteart.com
www.impronteart.com
[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

L’arte globale alla Bangkok Biennale 2024: le fotografie delle mostre

76 artisti internazionali, tra cui anche tre italiani, invitati alla quarta edizione della Bangkok Biennale: le fotografie delle mostre diffuse…

4 Novembre 2024 19:14
  • Opening

1968-2024: dal primo viaggio di Maria Lai in America a “Maria Lai. A Journey to America”

In programma dal 15 novembre 2024 al 28 luglio 2025, "Maria Lai. A Journey to America" è la prima retrospettiva…

4 Novembre 2024 19:13
  • Arte contemporanea

Bergamo, l’ex Chiesa di San Rocco riapre con l’arte di Wilfredo Prieto

SpazioVolta presenta il nuovo spazio espositivo nella ex chiesa cinquecentesca di San Rocco, a Bergamo, con un suggestivo progetto site…

4 Novembre 2024 18:04
  • Mostre

Elogio alla finzione: alla Fondazione Sandretto la prima personale italiana di Mark Manders

Silent Studio, a cura di Bernardo Follini, presenta alcuni dei lavori principali realizzati dall’artista olandese negli oltre trent’anni della sua…

4 Novembre 2024 15:30
  • Progetti e iniziative

Premio Caputo, a Napoli un nuovo riconoscimento al dialogo tra impresa e arte emergente

Mulino Caputo, storica azienda napoletana, celebra i suoi 100 anni con un premio dedicato alla valorizzazione del talento delle nuove…

4 Novembre 2024 12:05
  • Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 4 al 10 novembre

Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 4 al 10 novembre, in scena nei teatri…

4 Novembre 2024 11:05