La mostra propone una decina di dipinti firmati da Rippl-Rónai, nove dei quali (un olio e otto pastelli) rappresentano un nucleo inedito proveniente da un’unica collezione privata italiana, esemplificativi di quasi tutte le fasi della sua carriera (riconducibili a un periodo compreso tra il 1894 e il 1923): dall’iniziale periodo parigino denominato “noir” (con opere come Dama in rosa o Dama con gabbietta) per arrivare ai pastelli degli anni venti, passando per la stagione ungherese in cui l’autore sperimenta la sua originale tecnica “divisionista”, definita a grani di mais. A quest’ultima fase
Il nucleo principale dell’esposizione è stato arricchito da alcune opere di artisti che in vario modo hanno intrecciato la loro vicenda umana e creativa con quella di Rippl-Rónai. Primo tra tutti il suo maestro parigino Mihály Munkácsy (Ungheria, 1844 – 1900) di cui si può vedere il capolavoro Giocatori di carte, che gli valse la medaglia d’oro al Salone di Parigi nel 1870 – per arrivare ai colleghi che con lui si misureranno in territorio ungherese: da Adolf Fényes, (Kecskemet, 1897 – Budapest, 1945) autore di tele colorate, basate sull’effetto decorativo delle possenti macchie di colore, fino ai più giovani Béla Czóbel (Budapest, 1883 – 1976) e Lajos Tihanyi (Budapest, 1885 – Parigi, 1938), che partendo dalla lezione di Cézanne e Matisse si propongono di creare un mondo nuovo, dominato da luce e colori.
L’allestimento propone anche alcune opere inedite dell’arte italiana ed europea tra i due secoli e sintomatiche di un clima culturale in fermento tra accademia e innovazione che suggeriscono confronti o spunti di ricerca: tra queste un bel pastello di Felice Carena (Cumiana, 1879 – Venezia, 1966), due disegni e una tavoletta di Mosè Bianchi (Monza, 1940 – 1904), una tela di Pietro Fragiacomo (Trieste, 1856 – Venezia, 1922).
Pittore, grafico e decoratore di formazione europea, Rippl-Rónai dialogò alla pari con i Nabis guadagnandosi pure la stima di Gauguin; eppure ancor’oggi egli non è tra gli artisti fin de siècle maggiormente noti al pubblico italiano. L’esposizione, organizzata dal Comune di Cividale, con il sostegno dell’azienda Zorzettig, vuole quindi rendergli un dovuto omaggio, rinnovando nel contempo la vocazione mitteleuropea di Cividale del Friuli, confermata dalle ormai venti edizioni del Mittelfest.
mara bon
mostra visitata il 15 maggio 2011
dal 14 maggio al 2 ottobre 2011
József Rippl-Rónai
Un artista ungherese nell’Europa fin de siècle
Cividale (ud) Chiesa di San Giovanni Battista, all’interno del Monastero di Santa Maria in Valle
Mostra a cura di Roberta Costantini
feriali: 9.30-12.30 e 15.00-18.30
festivi: 9.30-13.00 e 15.00-19.30
ingresso libero
informazioni
ufficio cultura tel. 0432/710350
informacittà tel. 0432/710460
www.comune.cividale-del-friuli.ud.it
[exibart]
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