05 maggio 2012

fino al 21.V.2012 Massimo Pianese Piacenza, Placentia Arte

 
Un memento sul pericolo di adagiarsi in estremismi ideologici, sulla necessità di una visione pluralista delle cose, mentre un leitmotiv riecheggia: tu non sei un salmone -

di

Un esercito di alveoli variegati, schierati a terra, illumina una flebile scritta a led, che si arrampica sui muri con un categorico quanto straniante monito You are not a salmon. Ora, nonostante le poche certezze rimasteci in quest’epoca di rivolgimenti repentini, diciamo che quest’affermazione si palesa subito sotto le vesti di un assioma inconfutabile, ma in realtà con cosa ci stiamo confrontando?
Massimo Pianese (Napoli, 1979) ci pone irrevocabilmente davanti ad un esemplare paradosso, in quanto asserzione contraria (parà contro) all’opinione comune (doxa), stiamo parlando del ciclo vitale del salmone.
Specie ittica anadroma vive per la maggior parte del tempo in acque salate per poi riprodursi in acque dolci, con un enorme dispendio energetico, azione in apparenza controproducente, ma che in realtà rientra in un ciclo naturale sviluppatosi in migliaia di anni di progressivi adattamenti. Ma noi non siamo dei salmoni giusto?
Massimo Pianese, Enjoy your life
Allora con un sistema da macchina celibe Pianese mette a punto W.E.L.T.O.K Light, iperbolica pila voltaica ad elettrolita naturale, dagli ingenti costi di produzione compensati da un insignificante rendimento. Quelle cellette colorate cui si accennava prima, sono piene di concentrati naturali di frutti ad alta acidità come limone, pomodoro, kiwi, arancio, spremuti con devozione dall’artista. Oltre al lampante lato effimero, i led attingeranno energia per non più di un paio di giorni, anche la componente estetica di questa installazione è impregnata di caducità, tutti questi bei pallini a breve cominceranno il loro iter di deterioramento che comporterà la formazione di muffe, odori, scarti.
Un’inezia di produzione per uno smaltimento che non risulterà dei più agevoli. Un’eco non troppo lontana richiama il pensiero delle pale eoliche piuttosto che dei pannelli fotovoltaici, ma rimangono solo un accenno, così come la critica sottesa, ironica e feroce, al sistema produttivo.
Con Enjoy your life esperiamo con fatica un modello archetipico di forza lavoro: all’insegna di uno sforzo corale quattro malcapitati spingono gli altrettanti raggi di una ruota, producendo un’energia appena sufficiente all’accensione di uno schermo. Lungi dal poter sperare in un accumulo energetico, si lavora per gli altri e sotto l’egida della contingenza. Causa-effetto si illumina un dittico di video avente come soggetto due déjeuner sur l’herbe, se il primo presenta il classico barbecue di rito, il secondo preconizza quello che nostro malgrado sta diventando anch’esso un topos: in un scenario bucolico mucche e vitellino si cibano proprio dei resti di quel picnic.
Quello da cui si sta cercando di rifuggire è fondamentalmente un conciliante demagogismo. Caustico e lucidissimo Pianese non ci sta proponendo una soluzione, intenzionato a porre l’accento sulle incoerenze insite negli estremismi, ci sussurra che “l’inversione di flussi” a cui la natura del nostro salmone sembra appartenere deve essere maneggiata con cura.
marta barbieri
mostra visitata il 21 aprile 2012
dal 21 aprile al 21 maggio 2012
Massimo Pianese – You are not a salmon
Placentia Arte 
via G.B. Scalabrini 116 (29121) Piacenza
Orari: da martedì a sabato ore 16-19
Info: +39 0523 332414, email: info@placentiaarte.it, www.placentiaarte.it

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