-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
fino al 24.VIII.2003 Sol Lewitt / Mimmo Paladino – Operae Bari, Sala Murat/Fortino di S. Antonio
altrecittà
Paladino e Sol LeWitt si confrontano con grandi installazioni "site specific". A Bari, evocazione e concetto, simbolismo e minimalismo, oriente ed occidente, spazi antichi ed "en plain air". In una rivisitazione che incanta o abbaglia. Senza trasgressioni…
LeWitt, artista aniconico oggi incline ad un cromatismo esasperato e Paladino, allusivo e inaspettatamente solare, sono a Bari, invitati da Ludovico Pratesi.
In un contesto minimale, Sol Lewitt (Harford, Connecticut, 1928) irradia un immenso Wall Drawing sulla parete di fondo (m.8×7) della scarna Sala Murat: “All Bands” è un’idropittura più vicina emotivamente al cromatismo acceso della “non geometric form” degli “Irregular grid solidi” che alla recente opera monocroma realizzata a Roma.
Sempre più lontano dagli austeri lavori degli anni ’60, preferisce colori più accesi e sensuali, linee ondulate e intrecci: tessere rettangolari e semicircolari, assemblate a formare dodici cerchi concentrici ed accostate secondo criteri di percezione ottica, forme allusive alle geometrie spigolose dell’architettura d’occidente e alla simbologia circolare d’oriente, risolte in un dinamismo avvolgente.
Pare che il maestro del minimal d’oltreoceano abbia espresso l’intenzione di donare l’opera alla città di Bari, permanente “muro d’artista” a vivificare lo spazio aperto della Sala Murat.
Dislocati non lontano, nel fortino di S. Antonio, due storici progetti di Mimmo Paladino (Paduli, Benevento 1948), accanto ad un’inedita installazione “site specific”.
Il grande elmo in ferro (1993) è l’imponente richiamo verso lo spazio all’aperto: scelta ben riuscita, sebbene non originale (lo ricordiamo nel Maschio Angioino a Napoli e in altre situazioni analoghe)… Più avanti nove ondulate bandiere double faces in alluminio policromo, in sequenza, erette come “merli” della torretta vista-mare. “Inchiodate” ad esse, sagome di scarpe in alluminio, chiara allusione alla millenaria vocazione marittima volta ad oriente.
Così le Bandiere – “regine” della recente mostra da Stein a Milano o architettura effimera in Piazza del Plebiscito a Napoli – divengono un nuovo leit motiv di Paladino, non sempre incline all’uso di tinte e toni accesi.
Il vitalismo esasperato dell’alternarsi degli arancio, dei gialli e dei neri, dei verdi e dei rossi, si spegne nella sempre emozionante installazione dei Dormienti, adagiati nelle oscure mura del fortino medievale: 33 corpi immobili, accompagnati nell’abbandono fetale dalla musica originale di Brian Eno (voluta per la prima installazione delle terracotte nel 1998 a Poggibonsi e nel 1999 per la Round House di Londra). Nella penombra dell’antico, accarezzata dalla luce naturale e artificiale, si esalta ancor di più quel mondo interiore e magico, arcano e primitivo, caro all’artista campano.
articoli correlati
Sol Lewitt – Wall Drawings – gouaches, la recentissima personale a Roma
Sol LeWitt, personale a Pozzuoli
Mimmo Paladino a Milano
Mimmo Paladino nella grande personale a Prato
Paladino al Portico d’Ottavia, a Roma
giusy caroppo
mostra vista l’8 giugno 2003
Operae: Sol Lewitt-Mimmo Paladino
Sol LeWitt
Sala Murat, piazza del Ferrarese, Bari
Mimmo Paladino
Fortino di S. Antonio,Bari
Aperto tutti i giorni h. 18-24. Lunedi’ chiuso.
Ingresso gratuito.
a cura di Ludovico Pratesi
Ufficio stampa e testi in sala Annalisa Inzana
Info: 06.77591443,
WWW.FUTURONLINE.IT
[exibart]