Categorie: altrecittà

Fino al 24.VIII.2013 | In a sentimental mood | Felix Gonzalez-Torres, Jiri Kovanda, Myriam Mechita, Daphné Navarre, | Marylène Negro, Jack Pierson, Alessandro Raho, Jimmi Robert | Parigi, La Galerie des Galeries

di - 27 Luglio 2013
Universale e singolare al contempo: chiunque ha avuto la sensazione di trovarsi in una situazione diversa da tutte quelle provate da altri, di sperimentare vissuti che nessun altro avesse mai provato prima, di esplorare mondi ancora sconosciuti. L’amore e tutto il panorama di sentimenti ad esso collegati è uno dei soggetti più inflazionati nel mondo del marketing pubblicitario, figuriamoci in quello dell’arte.
Il rischio davanti alla scelta di realizzare una mostra avente questo come tema, ancor più se una collettiva, era sicuramente calcolato: cadere nell’errore di passare per sentimentale nel tentativo di raccontare un sentimento, o meglio un mondo di sentimenti differenti.
Jack Pierson crea l’atmosfera con PAN, giradischi che suona incessantemente il 45 giri del brano I want to make it with you di Bread, lavoro che, assieme alla fotografia dal titolo The Gold Suit, conferma il suo “modus operandi” volto a costruire un riferimento ad amori e identità perdute mediante l’ausilio di un medium sempre diverso.

Daphné Navarre porta lo spettatore a mettere l’accento sull’insieme di gesti che preparano un appuntamento amoroso: nel video Chabada-bada spezzoni di film più e meno famosi – riconoscibili nonostante l’artista scelga volontariamente di costruire un racconto per dettagli, senza volti – mettono in scena la telefonata, con la quale si organizzano tempi e luoghi, e la serie di piccoli gesti che precedono l’uscita – dal bagno caldo al profumo, dalla cravatta al rossetto.
Se Marylène Negro e Alessandro Raho – l’una attraverso una tecnica fotografica decisamente influenzata da quella cinematografica, l’altro con dei ritratti in pittura che ricordano le fotografie pubblicitarie – parlano della semplicità di gesti che diventano frammenti, Myriam Mechita scrive le sue nuove poesie a partire da famosi scritti letterari che ispirano i suoi dolori interiori: il romanzo Cent’anni di solitudine di Gabriel Garcia Marquez, ad esempio, su cui sono posati dei rami di spine, diventa lo sfondo per raccontare le sue solitudini.
Per Jimmy Robert il corpo diventa il medium fondamentale, che sostituisce quella che può essere la carta o la tela per molti altri artisti; la sua arte visuale non nasconde l’influenza di artisti del calibro di Yoko Ono e Marguerite Duras, della quale i romanzi sono citati nel video French Film.
Infine, le opere che riprendono uno dei gesti più semplici – e allo stesso tempo intimi – dell’innamoramento: l’abbraccio. Per Jiri Kovanda sono le scarpe di un uomo e una donna, le une incastrate con le altre, come nella posizione di un ultimo addio, quello effettivamente svoltosi tra due perfomers durante la sera dell’inaugurazione, confusi col resto del pubblico; per Felix Gonzalez-Torres anche l’oggetto più semplice e apparentemente privo di significato poteva rendersi testimone di un rapporto d’amore: le due lampadine dell’opera Untitled (5th March) #2 si intrecciano strette come fossero due persone in carne ed ossa.
Nel tentativo riuscito di rendere originale un argomento discretamente abusato, il risultato è un incontro/confronto fra espressioni diverse. Il sentimento amoroso è sempre stato e resta quanto di più universalmente singolare possibile.
La musica di I want to do it with you suona ancora in lontananza, restituendo un ricordo da colonna sonora di un film romantico, di quelli che raccontano di storie tanto belle quanto impossibili.
Un piccolo tocco di amore stereotipato.
Alessandra Caldarelli
mostra visitata il 18 giugno 2013
dal 28 maggio al 24 agosto 2013
In a sentimental mood
Felix Gonzalez-Torres, Jiri Kovanda, Myriam Mechita, Daphné Navarre, Marylène Negro, Jack Pierson, Alessandro Raho, Jimmi Robert
La Galerie des Galeries (Galerie Lafayette, 1er étage)
40, bd Hausmann 75009 Parigi
Orari: martedì – sabato 11.00 – 19.00
Info: www.galeriedesgaleries.com

Nata a Roma nel 1988, consegue la laurea magistrale in Storia dell'Arte nel 2012 presso Università degli Studi di Roma La Sapienza. Dopo aver fatto diverse esperienze nel campo, dalla didattica e mediazione presso il MAXXI all'esperienza in galleria tra Roma (1/9unosunove) e Parigi (Galerie Antoine Levi), nel 2014 è assistente al coordinamento delle gallerie partecipanti ad Artissima a Torino. Oggi si sta formando per diventare Registrar. Collabora con Exibart dal 2012 e da un anno anche con INSIDE ART. Scrivere è da sempre la sua passione.

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