La luce abbagliante dell’interrogatorio, una finestra aperta. Sulla tettoia, fuori dal balcone, un paio di occhiali rotti. Tracce di un evento, che rimandano a qualcosa che è già accaduto.
Lo spazio della galleria si presenta così: immobile, costellato di presenze minime -di estrema raffinatezza ed efficacia- capaci però di delineare nettamente un percorso. Un approccio concettuale che priva Anarchica morte di un occidentale di Michelangelo Consani di qualsiasi tipo di messinscena. Anche il video, nel quale figura l’unico dialogo, risulta esterno allo spazio espositivo, essendo visibile soltanto dalla finestra che dà sul terrazzo. Nel video si assiste ad un interrogatorio in cui un unico attore, Giovanni Battaglia, interpreta entrambi i ruoli. Le battute sono quelle del Matto e del Commissario del testo Morte accidentale di un anarchico (1970) di Dario Fo. Un’opera che rimanda alla vicenda dell’anarchico Pinelli e che viene esplicitamente citata nella scritta al termine del video, in cui l’artista associa a questa un’altra morte sospetta, quella di Marcello Lonzi avvenuta nel carcere di Livorno. Episodi che in tal modo non figurano più come eccezioni ma come fenomeni ricorrenti, tanto da far dedicare l’opera a tutte le vittime del sistema.
I fatti citati e le relative riflessioni, dalla denuncia al concetto di vittima, non costituiscono però il senso dell’opera. Lo spazio della galleria, infatti, vuoto com’è, viene ad essere luogo della possibilità, in cui a dominare non è la rappresentazione della vita, ma il suo distillarsi in sensazioni, in opposte tensioni.
Di conflitti e contrasti si nutre anche l’opera di Christian Caliandro. Il linguaggio, però, si fa in questo caso ben più crudo e diretto. L’artista,
cristina petrelli
mostra visitata il 15 ottobre 2005
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Abbondio comunque sei il meglio, speriamo che tutti i galleristi si mettano a fare commenti sagaci come il tuo sempre.
ho una galleria a Milano e la invito il primo dicembre a visitare una mostra griffata e modaiola, sarà mio piacere averla ospite a cena dopo l'inaugurazione signora Francesca, così potrà spiegarmi cosa sbaglio.
forza caliandro
fa scandalo solo qua da noi la figura dell'artista-critico
abbasso i titoli, viva il pensiero di chi pensa
ottimo il lavoro di consani molto maturo.
molto bello il lavoro di caliandro. finalmente due artisti che ci fanno vedere e non subire i video
complimenti,
veramente una bella mostra di quelle che non hanno niente in comune con le griffate mostre modaiole milanesi molto spesso qualitativamente scadenti.
io c'ero.
ancora ancora ancora