Categorie: altrecittà

fino al 26.VI.2005 | Vittore Grubicy De Dragon | Verbania, Museo del Paesaggio

di - 18 Maggio 2005

Le sponde del Lago Maggiore conservano le tracce della vita di Vittore Grubicy De Dragon (Milano, 1851-1920). Una storia particolare, la sua. Nasce mercante d’arte, subentrando con il fratello Alberto nella direzione di una galleria meneghina, la Pedro Nessi & co., promotrice di alcuni esponenti della scapigliatura e talent scout di giovanissimi divisionisti allora misconosciuti (Giovanni Segantini, Emilio Longoni). Poi accade qualcosa. Durante uno dei suoi innumerevoli viaggi –stavolta in Olanda- incontra la pittura fiamminga, ma, soprattutto, Anton Mauve, che chissà per quale lazzo del destino, lo introduce al colore, lo istiga all’arte. Distogliendolo dal mercato, dirottandolo sul cavalletto.
Tornato in Italia, Vittore rompe il sodalizio con il fratello, dedicandosi a tempo pieno alla nuova attività e iniziandone anche un’altra come pubblicista sulle pagine de “La Riforma”, di Primo Levi. Siamo nel 1889 e Vittore ha quarant’anni. Dal 1891 in poi pendola tra Milano e la sua residenza di Mizzinia, località sulle alture dirimpetto Verbania. Lì, immerso nella dolorosa bellezza di paesaggi maestosi, si reinventa in toto, dandosi ad una pittura -perfettamente ascrivibile, cronologicamente quanto stilisticamente, nella prima generazione divisionista– emozionale, attenta alla resa di effetti luministici crepuscolari e notturni, strascicando retaggi dalla scapigliatura. Indizi di una filosofia decadente, in cui l’essere umano, il grande assente dei suoi quadri, soccombe o scompare. Tuttavia dipinge con un procedimento rigoroso, realizzando, durante la sua permanenza lacustre invernale, bozzetti, studi, acquerelli, che poi avranno una sintesi divisionista nei mesi estivi, trascorsi a Milano. Andando oltre l’opera, inserendo nei suoi paesaggi cartigli  esplicativi, foglietti, o scrivendo sul recto del telaio indicazioni. Assemblando in polittici, dalle stravaganti cornici istoriate, le proprie creazioni, così da stimolare contrasti e rispondenze agli occhi dello spettatore. Declinando dalla classica tecnica ad olio ad esperimenti a tempera o a pastello, che trasudano del dramma della ricerca, sempre insoluta, che lo porterà alla malattia per nevrosi. Fino alle tele degli ultimi anni della sua vita, molte delle quali dedicate alla morte, dalle tinte violentissime, accese –rosso fuoco, violacee-, ben lontane dalla levità delle prime vedute.
Il Museo del Paesaggio di Verbania, di cui fu promotore e mecenate, donando Il cimitero di Ganna, gli dedica, basandosi sul catalogo ragionato concluso dieci anni or sono da Sergio Rebora, una nutrita retrospettiva di sessanta opere. Un racconto appassionato, esauriente sui luoghi di Vittore, con un‘attenzione particolare al periodo trascorso a Mizzinia, la musa ispiratrice per eccellenza. Della sua arte, dei suoi spasimi.

articoli correlati
Grubicy in mostra a Livorno
Giovanni Segnatini: luce e simbolo

santa nastro
mostra visitata il 14 maggio 2005


Vittore Grubicy De Dragon – A cura di Sergio Rebora – 17.04.2005- 26.06.2005
Verbania Pallanza, Palazzo Biumi Innocenti – Salita Biumi 6 – 0323.556621 – museodelpaesaggio@tin.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

The Morbid Palace: una collettiva riporta in vita una ex chiesa abbandonata nel cuore di Genova

La galleria Pinksummer porta l’arte fuori dalle sue mura espositive per fondersi con la città presentando una collettiva estiva dal…

27 Luglio 2024 17:01
  • Mostre

La pioggia e il velo, Rita Ackermann e Cy Twombly in dialogo alla Fondazione Iris

Manna Rain: le nuove piogge astratte e cinematografiche di Rita Ackermann in dialogo con l’eredità di Cy Twombly, per la…

27 Luglio 2024 16:10
  • Mercato

Il Ponte Casa d’Aste è stata acquisita dai francesi Millon & Associés

La maison italiana fondata nel 1974 fa il suo ingresso nel gruppo d’aste Millon, ma mantiene forte la sua identità

27 Luglio 2024 12:31
  • Fotografia

Other Identity #122, altre forme di identità culturali e pubbliche: Cristina De Paola

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Luglio 2024 12:10
  • Bandi e concorsi

WineWise, la open call di Art Days che porta l’arte tra i vigneti della Campania

WineWise: parte la open call per artisti emergenti promossa da Art Days Napoli Campania. In palio la produzione di un'opera…

27 Luglio 2024 10:00
  • Beni culturali

Rembrandt usò un super pigmento dorato per la sua Ronda di Notte

Per far splendere la sua Ronda di Notte, Rembrandt usò un particolare pigmento: la scoperta grazie a un nuovo studio…

27 Luglio 2024 8:10