Prosegue a Bergamo il ciclo espositivo “contemporary locus – luoghi riscoperti dall’arte contemporanea” a cura di Paola Tognon con la collaborazione di Paola Vischetti e stavolta il luogo svelato è la privata Domus di Lucina. Scoperta e recuperata negli anni Sessanta dall’Architetto Sandro Angelini (1915-2001) sotto le fondamenta della propria abitazione, la Domus rappresenta uno degli scavi archeologici di epoca romana più significativi del nord Italia. In questo contesto interviene con un progetto site specific il giovane artista, già attivo all’estero, Tony Fiorentino (Barletta, 1987) che interpreta il luogo impostando un percorso di opere disposte sui tre livelli della casa.
Fiorentino indaga i resti della domus attraverso l’istallazione luminosa Infernotti nella quale viene scolpita la luce per fare tornare a vita la domus stessa, mediante un elaborato progetto di fasci luminosi che piovono con naturalezza dagli infernotti. Nell’ambiente vicino è allestita l’opera video Candle nella quale la luce è protagonista per la sua assenza: una candela di ghiaccio è destinata a un lento e inefficace scioglimento. La contrapposizione delle due condizioni (la luce nella domus e la sua negazione nella sala contigua) genera nell’osservatore un intuitivo paradosso che rafforza la percezione dell’energia emanata dallo spazio svelato e ricostruito attraverso visione ed immaginazione.
L’artista, poi, recupera memorie del passato in chiave poetica: nell’istallazione di sculture Melancholy Rocking Horse lo zinco sotto vetro e acido si trasforma nel tempo. Accanto, a ribadire la melanconia, una collezione di cavalli a dondolo che spazia dal XVII al XX secolo. Due opere in marmo concludono il percorso. I Like An Arch, una sorta di colonna realizzata con marmi lavorati per il Duomo di Milano e poi scartati. Recuperati e assemblati dall’artista in una nuova forma, restituiscono la memoria delle pietre e delle intenzionalità umane. Poco sopra l’opera Do You Remember?: due piccole zanne sottodimensionate e lavorate nel marmo per simulare l’avorio. Anche nel confronto di questi due lavori emerge un implicito paradosso: nel primo caso la materia sussurra memorie di tradizioni e solennità mancate, nel secondo nasconde, attraverso la manualità dell’artista, la sua stessa anima.
La nuova APP di contemporary locus (progettata da Elisa Bernardoni), strumento di orientamento ed approfondimento di contenuti, sarà disponibile gratuitamente per iPhone e iPad dal 20 ottobre su App Store.
Chiara Bocchi
Mostra visitata il 28 settembre 2013
dal 28 settembre al 27 ottobre 2013
contemporary locus 5
Tony Fiorentino
A cura di Paola Tognon con la collaborazione di Paola Vischetti
Domus di Lucina, Casa Angelini
Via Arena 18, Bergamo
Orari: sabato e domenica 10.00-13.00; 16.00-20.00
Ingresso gratuito