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Fino al 27.X.2018 | Theodore Strawinsky La Trasfigurazione Poetica | Casa De Rodis, Domodossola

di - 23 Ottobre 2018
A Domodossola, nella Piazza del Mercato a Casa De Rodis è un piacere andare per due ragioni, la prima è l’incanto del luogo, la seconda è la mostra antologica del talentuoso pittore Theodore Strawinsky (1907-1989), figlio  maggiore del celebre compositore Igor, dal titolo  “La trasfigurazione poetica”  a cura di Carole Haensler Huguet, comprensiva  di un corpus di opere che ripercorrono la sua  lunga carriera artistica. A distanza di 40 anni dall’ultima mostra italiana del pittore, mai didascalico, virtuoso colorista in bilico tra cubismo e classicismo e trasfigurazione poetica,  questa mostra realizzata in collaborazione con  la Fondation Theodore Strawinsky di Ginevra, presenta un approccio più critico delle sue nature morte, paesaggi, ritratti e nudi. Strawinsky è di formazione internazionale, grazie al padre frequenta il milieu culturale della Belle Epoque a Parigi, dove ” respira”  le tensioni  artistiche  innovative condotte  delle avanguardie storiche francesi, in particolare lo interessano Picasso neoclassico, George Braque e Andrè Derain.
Nel 1925 l’autore decide di dedicarsi alla pittura, sono gli anni del “Ritorno all’ordine”, del “Realismo Magico” e della “Scuola internazionale di Parigi”: di questo periodo sono emblematici i ritratti dei suoi genitori. Tra gli anni 1930/31 Theodore Strawinsky prosegue gli studi  all’Accademia di Andrè Lhote, pittore eclettico, estimatore del cubismo sintetico, capace di dosare  in maniera equilibrata l’aspetto della raffigurazione con la geometrizzazione delle  linee: una ricerca di un cubismo alternativo, che ha influenzato fortemente il suo allievo Strawinsky, come si evince  dai suoi dipinti degli anni Quaranta. In questi anni, l’artista dipinge luoghi dove ha vissuto seguendo i genitori nei loro molteplici spostamenti.
Théodore Strawinsky
Osservando la Femme assise (1944-54) , dipinto che ha impegnato l’autore per dieci anni, la geometrizzazione  dello spazio risente delle influenze cubiste, mentre la languida e suadente figura femminile in primo piano, ammantata da un alone di luce naturale proveniente dalla finestra, dal busto alla testa reclinata  verso lo spettatore, è risolta in maniera tradizionale, mentre  dalla vita in giù il tratto è più “picassiano” e si distacca  totalmente dallo sfondo. Sorprendono i suoi paesaggi lirici in bilico tra realtà e sogno, che presentano variazioni  cromatiche del cielo, della luce, per cogliere l’atmosfera, l’essenza poetica del paesaggio dai contorni netti e pennellate sapienti, accademiche ma non ordinarie. Da non perdere il dipinto Ferme toulousaine (1957-58), è un piccolo capolavoro di scomposizione di linee,di piani sovrapposti  di forme  e di colori luminosi, in cui spicca un  carretto dal colore blu oltremare  abbandonato davanti alla fattoria irrorata di luce calda. L’altra chicca è l’olio su tela La Ruote (1941), dipinta nel Sud della Francia, in cui le forme e i piani cromatici, dalla studiata resa plastica sublimano la realtà, con soluzioni formali intrise di un vago primitivismo. Strawinsky è un artista conformista, attratto da un modernismo di superficie, che conduce una ricerca intimista, non lo coinvolgono le ricerche innovative del suo tempo, è fedele alla figura e dotato di un indiscutibile talento pittorico, poetico nella sua ricerca di tensione spirituale.
Le sue opere sembrano appunti visivi di vissuti personali, stati d’animo e suggestioni, evasioni né realiste né cubiste, sempre più intimiste, a Domodossola trovano un contesto ideale. Sono da osservare con attenzione le nature morte (del 1930-1940), mai rigorosamente oggettive, quasi stranianti; è un piccolo capolavoro il pastello su carta Mare blu (15x22cm) della collezione Poscio, il mecenate che ha lasciato come eredità a Ca de Rodis opere dell’Ottocento e Novecento, preziose. La svolta di geometrizzazione delle forme è più marcata nei paesaggi, in cui l’intensità luminosa è un piacere per chi li guarda, mentre nei nudi è più classico. Negli anni cinquanta, crepuscolo della sua carriera, oltre alla pittura di cavalletto, l’artista affronterà anche la pittura murale (dal 1947), poi gli furono commissionati due mosaici per la chiesa Notre Dame –de-Toute Grace-du Plateau d’Assy (Alta Savoia, Francia), vetrate e incisioni su marmo.
Jacqueline Ceresoli
Mostra visitata il 14 luglio
Dal 27 maggio al 27 ottobre 2018
Théodore Strawinsky, La trasfigurazione poetica
Casa  de Rodis,
Piazza Mercato Domodossola
Orari: sabato e domenica dalle ore 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 19:00
Info: www.collezioneposcio.it, info@collezioneposcio.it

Jacqueline Ceresoli (1965) storica e critica dell’arte con specializzazione in Archeologia Industriale. Docente universitaria, curatrice di mostre indipendente.

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