Categorie: altrecittà

Fino al 28.IV.2013 | Maria Lassnig, Il luogo delle immagini | Graz, Neue Galerie

di - 18 Gennaio 2013
La retrospettiva “Maria Lassnig – Il luogo delle immagini” proposta dalla Neue Galerie di Graz è a dir poco una rivelazione. L’artista simbolo della pittura austriaca, una donna di ormai novantatré anni che nel corso della sua attività ha convissuto con le correnti artistiche di oltre mezzo secolo, offre al grande pubblico una selezione di tele provenienti dal suo atelier viennese. Quel che ne risulta è un accurato percorso nel suo intimo universo, dove vengono rivelati aspetti del processo creativo finora lasciati nell’ombra. Sorprende essere introdotti alla mostra da una serie di quadri astratti realizzati negli anni Cinquanta dove ampie, geometriche campiture di colore trovano un elegante equilibrio. Sono le sue prime esperienze pittoriche e, benché i titoli anticipino il tema principale della sua ricerca dedicata all’espressività del corpo, dovrà trascorrere del tempo prima che arrivi a elaborare i soggetti che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Certo, l’autoritratto datato 1945 presente all’ingresso è chiaramente premonitore: un mezzo busto nudo, appena abbozzato, delineato da segni decisi e con lo sguardo inquisitorio che ritroveremo via via in molti degli autoritratti a venire.

Questa tela, così come innumerevoli altre presenti nell’esposizione di Graz, sono per la prima volta esposte in pubblico; difatti, i sentimenti contrastanti che legano l’autrice ai suoi lavori, un misto tra affetto e repulsione, ne condizionano anche la visibilità. È soltanto grazie a questo progetto, nato circa un anno fa, che ha dato la possibilità al curatore della Neue Galerie, Günther Holler-Schuster, di intervenire delicatamente all’interno di quelle sottili dinamiche personali presenti tra artista e opera. L’impegno e lo sforzo della pittrice nel mettere in piedi questa retrospettiva sono stati notevoli, come notevole è il coraggio di rimettersi in discussione, mostrando quadri, ovvero parti di sé, finora ancora ignoti.
Proseguendo lungo il percorso della mostra si viene accolti da una serie di dipinti realizzati negli anni Sessanta dove emergono le tonalità da lei tanto amate. Le palette di colori si estendono dai verdi ai blu con qualche nota rossa, i soggetti sono stilizzati, le forme ridotte al minimo ma nel complesso si tratta dei primi, introspettivi dialoghi tra se stessa e la tela.
Gli anni trascorsi a Parigi e a New York vengono descritti grazie ad una serie di acquarelli e di video realizzati in quell’epoca (1960 – 1980), le cui immagini lasciano intendere quanto questa artista fosse all’avanguardia; affascinata dall’idea di sperimentare nuove forme di espressione e capace di creare, là dove questo linguaggio stava nascendo, un ponte tra la sua arte e il mezzo mediale. 
Poco più avanti ci aspettano quadri datati intorno agli anni Novanta, dove la tecnologia viene indagata dalla pittrice con la stessa curiosità con la quale gli scienziati la collaudano. Si verificano i primi test sulla realtà virtuale, stimolanti universi paralleli dove riversare le proprie visioni.
L’oggetto di uso quotidiano che entra prepotentemente nella vita, nel corpo, trasfigurandolo o impossessandosene come farebbe un parassita, è una ulteriore oscura regione dell’immenso cosmo Lassnig. Il tema viene sviscerato su tela, quasi quale forma di espressione liberatoria. I dipinti contemporanei presentati nell’ultima sezione della mostra, tornano invece ad alleggerirsi, sia per via dei soggetti, quanto per la scelta stilistica. Le tele di grande formato, la spartizione dei soggetti meno densa e i colori donano una brezza di aria fresca a questa nuova fase che rammenta i primi approcci astratti realizzati in gioventù, ora però affrontati con la maturità e la sicurezza acquisite nell’arco di una vita.

Chiara Longari

mostra visitata il 25 novembre 2012

dal 16 novembre 2012 al 28 aprile 2013

Maria Lassnig, Il luogo delle immagini

Neue Galerie Graz im Joanneumsviertel

Joanneumsviertel – (8010) Graz

Tel: +43-316/8017-0, joanneumsviertel@museum-joanneum.at, www.museum-joanneum.at

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