Categorie: altrecittà

fino al 29.I.2006 | Costruttivismo in Polonia | Caraglio (cn), Il Filatoio

di - 1 Dicembre 2005

Grazie all’Associazione Culturale Marcovaldo e al CESAC, in collaborazione con Zutart, una variegata collettiva approfondisce per la prima volta in Italia una delle maggiori correnti polacche del XX secolo: il costruttivismo. L’evento risulta particolarmente significativo, anche considerando che moltissime opere ad esso attribuite sono state irrimediabilmente danneggiate o distrutte.
Suddivisa in due sezioni principali, una dedicata alle arti visive e una all’architettura, l’esposizione comprende lavori prodotti tra prima e seconda Guerra, sebbene l’inizio del movimento si faccia generalmente coincidere con la realizzazione a Vilna, nel 1923, della Prima Esposizione dell’Arte Nuova, e il suo scioglimento si sia verificato nel ’39, dopo un decennio di progressiva e inevitabile alienazione.
Nonostante il numero dei pezzi raccolti possa apparire piuttosto esiguo, in realtà la selezione è esaustiva: sculture, mobili ed arredi, progetti e planimetrie, bozzetti di manifesti, dipinti (Henryk Berlewi, Autoritratto, 1922), disegni (Barbara Brukalska, Disegno con pipa, matita e pellicola, 1925), collages e fotomontaggi (Kazimierz Podsadecki, Le mani parlano, 1933), film (in video i capolavori restaurati di Stefan Themerson).
Nell’esordio pubblico di Vilna emersero personalità fondamentali quali il padre dell’unismo Wladyslaw Strzeminski e la moglie Katarzyna Kobro, insieme alla direzione del gruppo UNOVIS a Vitebsk: Teresa Zarnower e Henryk Stazewski.
In quell’occasione, inoltre, Mieczyslaw Szczuka –che successivamente redasse Cosa è il costruttivismo, manifesto incentrato sull’inscindibilità dell’arte dalle tematiche sociali– esortò i suoi contemporanei a servirsi delle recenti tecnologie e ad impiegare le proprie facoltà nei processi produttivi, al fine di “affermare i valori costruttivi dei nuovi materiali e creare oggetti dotati di significato pratico” (Alessandro De Magistris in catalogo). A Varsavia fu istituito, di lì a poco, il Blocco dei cubisti, suprematisti e costruttivisti e nel 1924 ebbe inizio la pubblicazione del periodico Blok, che proseguì appena fino al ’26 ma poté vantarsi della sentita collaborazione di maestri della levatura di Kazimir Malevic.
La Polonia rappresentò un punto di confluenza di tensioni ideologiche assai importante: i suoi intellettuali, infatti, subirono l’influenza radicale delle idee rivoluzionarie sovietiche e delle avanguardie parigine e tedesche. In architettura, uno degli obbiettivi predominanti fu il ruolo educativo e socialmente formativo che il movimento stesso avrebbe dovuto assumere, in funzione della concezione olandese, ma soprattutto dei principi alla base del Congrès Internazionale d’Architecture Moderne.
Anche il futurismo italiano ebbe la sua parte, seppur riconducibile perlopiù agli ambiti tipografici, fotografici e cinematografici. Del resto, proprio Jalu Kurek, con un occhio costantemente rivolto al cinema europeo, fu uno dei più ardenti sostenitori, nonché traduttore, di Filippo Tommaso Marinetti.
In territorio polacco, impossibile negarlo, il costruttivismo si rivelò una corrente prolifica, vivace, e come diremmo oggi, aperta alle contaminazioni: costituita, insomma, da “pittori che facevano gli architetti, architetti che facevano i grafici, grafici che facevano i poeti…”, per usare le parole della curatrice Silvia Parlagreco.

articoli correlati
Arte costruttiva in mostra a Bologna
Tutta la storia del design grafico in un testo di Baroni e Vitta
Chronos: la precedente mostra al Filatoio

sonia gallesio
mostra visitata il 30 ottobre 2005


Costruttivismo in Polonia
dal 22 ottobre 2005 al 29 gennaio 2006
Caraglio (Cuneo), Il Filatoio, via Matteotti (12023) tel. + 39 0171 61.82.60
orari: venerdì e sabato dalle 15.00 alle 19.30; domenica dalle 10.00 alle 19.30
ingresso: intero € 5.00, ridotto € 3.00
per info: 0171 61.82.60 cesac@marcovaldo.it
http://www.marcovaldo.it
a cura di: Silvia Parlagreco e Roberta Chionne
catalogo: Bollati Boringhieri


[exibart]

Visualizza commenti

  • articolo molto ben scritto per mostra importante.. un lato storico del costruttivismo poco noto ma decisamente importante..
    roberto matarazzo

Articoli recenti

  • Mostre

II Bunker dell’Aeroporto Nicelli celebra Venezia con una esposizione

All’interno del Bunker dell’Aeroporto Nicelli di Venezia si terrà, fino al 29 settembre, una mostra che celebra l'aviazione e la…

29 Luglio 2024 0:03
  • Arte contemporanea

A Reggio Emilia il flusso continuo di parole su schermo: è il nuovo progetto di Francesco Jodice

Mi hanno rubato l'automobile, modestamente è il nuovo progetto dell’artista napoletano visibile sulle vetrine di Neutro che mette insieme un…

28 Luglio 2024 15:00
  • Mercato

Maradona: all’asta la maglia della semifinale dei mondiali 1986

Prosegue la corsa dei cimeli sportivi all’incanto. Da Sotheby’s, la maglia indossata a Città del Messico da Diego Armando Maradona…

28 Luglio 2024 10:57
  • Beni culturali

La Via Appia diventa Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco: è il 60mo sito in Italia

La Via Appia, regina Viarum, uno dei monumenti più durevoli della civiltà romana, è stata inscritta nella Lista del Patrimonio…

28 Luglio 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Roma attraverso Expodemic Festival: tra Villa Borghese e via del Corso

In occasione della seconda edizione di Expodemic, il Festival diffuso delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma,…

28 Luglio 2024 10:15
  • Opening

herman de vries: è suo il secondo appuntamento di Dep Art Out a Ceglie Messapica

Appuntamento questa sera, 28 luglio, con “be here now”, l’esposizione dei tre lavori inediti che l’artista olandese herman de vries…

28 Luglio 2024 0:02