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Fino al 29.IX.2013 | Ron Mueck | Parigi, Fondation Cartier pour l’art contemporain

di - 10 Giugno 2013
Passando davanti alle splendide vetrate d’autore della Fondation Cartier a Parigi fino al 29 settembre capiterà di trovare una lunga fila di persone. Una lunga fila di persone schiacciate contro le pareti con i volti attoniti, per l’esattezza, non tanto perché impegnati nel tentativo di guardare dall’esterno il giardino perimetrale dell’edificio, quanto per intravedere qualcosa all’interno di quest’ultimo.
Capiterà di sentire qualche genitore dire «Guarda, guarda cosa c’è?» e qualche bambino rispondere sorpreso «Papà, papà c’è un uomo lì dentro! E un ombrellone gigante! E una signora!». Colpiti da queste esclamazioni, capiterà anche ai più scettici visitatori di avvicinarsi a dare un’occhiata e di scoprire una coppia, non più giovanissima, “all’ombra” di un grande ombrellone colorato, di quelli da stabilimento balneare.

Nell’interessante percorso sui due piani della Fondazione in onore di Ron Mueck, Couple under an umbrella è sicuramente l’installazione più interessante. Da sempre impegnato nella realizzazione di manufatti artistici somiglianti alla realtà in modo quasi agghiacciante, l’artista propone in occasione della mostra parigina tre opere mai presentate prima al pubblico: Woman with shopping, Young couple e la coppia in costume cui manca solo la spiaggia per essere ancora più veritiera.
Dopo Pregnant Woman (2002) e Mother and child (2001), con la sua nuova scultura rappresenta una donna che trasporta le buste della spesa, tenendo il proprio figlio (poco più che neonato) nel proprio cappotto. La scena, così semplice, così banale, è stata fonte di ispirazione per Mueck mentre camminava per la strada.
Il peso delle buste incurva la schiena della madre all’indietro, creando un equilibrio con la presenza anteriore del bambino: ancora una volta l’artista ritrae il rapporto madre-figlio, colto nella sua più profonda intimità. Ancora più profondo è il legame fra le altre due nuove proposte dello scultore (Young couple e Couple under an umbrella). Guardandole attentamente si avrà l’impressione, dai tratti somatici dei due protagonisti, che gli adolescenti che si tengono per mano guardandosi negli occhi innamorati, altri non siano che quell’uomo steso sotto l’ombrellone che posa la propria testa sulle gambe della moglie.
Qualcosa, però, si è irrimediabilmente rotto. Agli occhi innamorati dei due giovani al piano inferiore, si è sostituito lo sguardo non corrisposto di una donna in età avanzata che è ancora in grado di “manger des yeaux” (mangiare con gli occhi) il proprio marito. Solo lei porta ancora la fede e quel gesto del marito, quel braccio che la tocca quasi per sbaglio, lascia immaginare duplici risposte: è il suo modo per dimostrargli quell’intimità invisibile altrimenti o, piuttosto, si appoggia a lei perché ne ha bisogno?
Per rispondere alla domanda che sorge spontanea “ma com’è possibile che siano fatti così bene?” la mostra ospita al piano di sotto il film documentario dal titolo Still life: Ron Mueck at work girato dal fotografo (nonché amico dell’artista) Gautier Deblonde nell’intimità dello studio londinese di Mueck, offrendo uno spaccato voyeuristico sulla sua minuziosa metodologia.
A tutte le altre domande l’artista non offre nessuna risposta, lasciando che sia lo spettatore a scrivere altre storie.
Alessandra Caldarelli
mostra visitata il 25 aprile 2013
dal 16 aprile al 29 settembre 2013
Ron Mueck
Fondation Cartier pour l’art contemporain
261, boulevard Raspail – Parigi
Orari: martedì – domenica 11.00 – 20-00

Nata a Roma nel 1988, consegue la laurea magistrale in Storia dell'Arte nel 2012 presso Università degli Studi di Roma La Sapienza. Dopo aver fatto diverse esperienze nel campo, dalla didattica e mediazione presso il MAXXI all'esperienza in galleria tra Roma (1/9unosunove) e Parigi (Galerie Antoine Levi), nel 2014 è assistente al coordinamento delle gallerie partecipanti ad Artissima a Torino. Oggi si sta formando per diventare Registrar. Collabora con Exibart dal 2012 e da un anno anche con INSIDE ART. Scrivere è da sempre la sua passione.

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