Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931) amava il lusso e le belle donne: la sua sorprendente abilità di ritrattista fece sì che a soli trent’anni egli avesse il talento e l’intraprendenza per conquistare quanto desiderava, divenendo uno dei pittori alla moda più acclamati della Belle Epoque. Da Firenze, dove aveva frequentato l’Accademia e i Macchiaioli al Caffè Michelangelo, lasciandosi alle spalle l’esperienza del loro audace proposito di rinnovamento della pittura, nel 1871 the little italian (come verrà chiamato per la sua piccola statura) arrivò a Parigi. E lì ebbe subito uno studio “magnifico” a Montmartre, un contratto col facoltoso mercante Goupil, uno strepitoso successo tra i compratori americani.
Anche il ritratto della bella Berthe, la sua giovane amante, è in esposizione alla mostra di Palazzo Zabarella a Padova: Sulla panchina al Bois (1872) rende con minuziosa eleganza e colori brillanti l’espressività del viso e dell’abito, la vivacità della realtà. Boldini, pur ritraendo la vita moderna, guarda al contempo alla tradizione di Velazquez e di Tiepolo. La sua sorprendente arguzia pittorica, l’infinitesimale delicatezza con cui sa trattare le materie, le stoffe e gli incarnati cogliendo figure di signore importanti, persino la velocità del ductus pittorico, sembra gli rendano semplice ogni mimesi, ogni trasfigurazione: dai velluti neri al punteggiato occhieggiare di un cestino di fragole.
Finché gli Impressionisti dipingono en plein air, realizza ritratti chic e mondani, predilige gli interni e scurisce la tavolozza, frequenta la ricca borghesia e l’aristocrazia cosmopolita: è uno dei ritrattisti più ricercati dall’alta società parigina, raccoglie consensi a Londra e New York. Invidiato e accusato di vendersi al mercato, continua la sua ascesa irresistibile. In mostra sono anche i due ritratti di Giuseppe Verdi che Boldini, appassionato melomane, tanto desiderò
Chiude la sorprendente Marchesa Casati, donna fatale e irruente, amica e protettrice del pittore, ritratta con la sua acconciatura preferita: piume di pavone tra i capelli, come un animale acquattato pronto a balzare.
articoli correlati
Luce e pittura in Italia 1850-1914
Boldini, De Nittis, Zandomeneghi: italiani nella Parigi fin de siècle
stefania portinari
mostra visitata il 14 gennaio 2005
Gli spazi della cripta del Santuario della Madonna della Guardia di Tortona si animano con l’arte contemporanea: l’intervento di Andrea…
L'artista taiwanese Hsin-Chien Huang esplora i temi di tecnologia, controllo e identità attraverso cinque installazioni immersive al MEET Digital Culture…
Ottimi risultati per i gioielli de Il Ponte Casa d'Aste, a Milano. In buona compagnia con l'arte moderna e contemporanea,…
Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…
Presentato in anteprima a Roma, l’ultimo film di Miguel Gomes è una storia d’amore e d’avventura, travagliata e dinamica, ambientata…
Gli spazi della Fondazione Marta Czok di Venezia ospiteranno una mostra dell’artista polacco Rafal Podgorski, che ce ne parla in…
Visualizza commenti
Che gusto! Una mostra bellissima!!!!