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Fino al 29.XI.2015 | Ciro Vitale, Polittico delle attese | Museo dello Sbarco e Salerno Capitale, Salerno

di - 19 Novembre 2015
Cavalli 8, uomini 40 è la misura del dolore e dell’assuefazione, la scritta riportata sui vagoni dei convogli ferroviari che, alla fine della Seconda Guerra Mondiale, trascinarono, per tutta l’Europa e con la stessa furia indifferente, uomini e animali. È la misura standard della densità di un vagone merci. Questo è anche il sottotitolo scelto per la personale di Ciro Vitale (Scafati, 1975), Polittico delle attese, un’installazione site specific sensibile e suggestiva, realizzata con la collaborazione della Fondazione Filiberto Menna – Centro Studi d’Arte Contemporanea e del Museo dello Sbarco e Salerno Capitale, dedicato alla memoria degli eventi che videro la città campana teatro delle operazioni di sbarco degli Alleati e, dal febbraio all’agosto 1944, sede provvisoria del governo italiano
Il legame con il luogo, con le diverse parti del museo, è favorevole e imprescindibile. In uno spazio dove si sedimentano le prove di un orrore conosciuto e inflazionato, è richiesto un riscatto in bellezza e Ciro Vitale si mostra pienamente all’altezza di questo compito. Malinconico, sospeso, il suo lavoro è frutto di una ricerca che non si limita alla denuncia di un fatto ma è capace di ricomporlo e mostrarlo con nuovi strumenti e nuovi punti di vista. Così, il cannocchiale bianco, che campeggia in una sala del museo, invita a guardare le immense divergenze tra le parti di un mondo incapace, che troviamo appeso, su cartina. Inevitabilmente i visitatori sono spinti a interagire con quello spazio, fondendo, pur senza volerlo, gli elementi che da sempre ne hanno fatto parte con le intelligenti incursioni dell’artista.

Quella di Ciro Vitale è un’arte esperienziale, attraverso la quale è possibile un cambiamento di umore. Allora, il temperamento dello spettatore si piega, si chiude in se stesso, quando attraversa, «preferibilmente in solitudine», ha spiegato Vitale, il vagone che dà accesso al museo, usato dai nazisti per la deportazione degli ebrei, dove l’artista ha portato il mare, in una videoproiezione. È un simbolismo semplice e triste il suo, quasi doloroso, che non cade in quegli accessi documentaristici pieni di pathos, caratteristici di tutta una produzione sui temi della guerra e della Shoah. Vitale modifica gli ambienti, li rigenera, dando nuova forza all’arte e al ricordo e, al tempo stesso, abbraccia lo spettatore, senza abbandonarlo alla solitudine di uno scarno vernissage sulla memoria.
Elvira Buonocore
mostra visitata il 3 Ottobre
Dal 3 ottobre al 29 novembre 2015
Ciro Vitale, Polittico delle attese
Museo dello Sbarco e Salerno Capitale
Via Generale Mark Wayne Clark, 5 – 8413, Salerno
Orari: dal martedì alla domenica, 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.30
Info: info@salerno1943-1944.com

Nata a Pagani nel 1989, si forma come autrice parallelamente a una intensa esperienza di recitazione. Forte di una formazione classica, si muove poi al di fuori di un preciso percorso accademico, frequentando laboratori e stage di recitazione e scrittura teatrale. È parte della compagnia Teatro Grimaldello, per cui realizza testi e adattamenti. Collabora a progetti curatoriali.

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