Eva Marisaldi arriva al PAC di Milano con una mostra personale che segue il percorso di analisi del Padiglione in una continua ricerca sugli artisti italiani nati negli anni 70. L’esposizione è a cura di Diego Sileo.
Classe 1966, Eva Marisaldi analizza gli “aspetti nascosti della nostra quotidianità” trasferendo oggetti comuni e ordinari in un’essenza artistica contemporanea.
Per Eva Marisaldi il suono è una costante che acquisisce un ruolo fondamentale, ma sottile all’interno della poetica di questa mostra.
I tre nastri da ginnastica ritmica posizionati nel primo salone, ci invitano a fare il nostro ingresso nello spazio espositivo, accettando di stare al gioco dell’artista, cercando di decifrare i suoi pensieri e sentimenti nascosti.
Uno dei lavori più spensierati e poetici è il meraviglioso teatrino (Senza titolo, 2018) dedicato a Gramsci dove due cucchiai, sospesi su due fili leggeri duellano tra loro; ed è proprio con questo lavoro che Eva Marisaldi sfiora leggermente il ricordo di Fausto Melotti creando, attraverso il suono prodotto dalla lotta dei cucchiai, un contatto ideale e metaforico con i Sette Savi presenti nel giardino del Padiglione.
Untitled (2018) si avvicina alla poetica espressa dal teatrino: un dispositivo mixa quattro 45 giri che vengono riprodotti mediante coni di carta poggiati sui dischi attraverso degli spilli: la carta comincia a risuonare leggermente in un effetto delicato ed armonioso.
Eva Marisaldi_Trasporto Eccezionale_PAC 2018_Photo Claudia Capelli
Ciò che ritroviamo nella mostra ci conduce ad una dimensione parallela, che mantiene un costante legame con l’attualità, con la natura e con quello che ci circonda: la vita normale e modesta, ricordi del passato che l’artista riporta in luce con una semplicità evidente.
Siamo coinvolti e incuriositi da questo susseguirsi di opere diverse, dove sculture, suoni, video, fotografie si uniscono tra loro in una poetica assoluta.
Il trasporto eccezionale è il percorso che seguiamo per entrare nella mente di Eva Marisaldi: percorsi in continua evoluzione, opere diverse che portano lo spettatore in una analisi perpetua della quotidianità. È il trasporto che si conclude con un viaggio.
Alcune opere di Eva Marisaldi sono state realizzate in collaborazione con Enrico Serotti, musicista e compositore.
La mostra è accompagnata da una piccola guida redatta dall’artista e dalla critica d’arte Emanuela De Cecco, in un dialogo continuo sull’espressione e analisi delle opere in mostra: non un semplice commento, ma un’analisi intima e profonda del significato dei diversi lavori esposti.
Giulia Capodiferro
mostra visitata il 19 gennaio 2019
Dal 18 dicembre al 3 febbraio 2019
Eva Marisaldi
Trasporto Eccezionale
PAC Padiglione D’arte Contemporanea
Via Palestro, 14, 20121 Milano MI
Orari: mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 9:30 alle 19:30, martedì e giovedì dalle 9:30 alle 22:30
Info: info@pacmilano.it, www.pacmilano.it