L’anonimato, identità celata, diviene valore aggiunto se lo si tratta, a distanza di molti anni, nel modo in cui Matteo Fato ha voluto farlo all’interno della sua personale, a cura di Marcello Smarrelli, inaugurata lo scorso 28 giugno alla Pescheria di Pesaro. Rileggere il ricco patrimonio di una città è significato, in questo caso, ricercare e scovare opere conservate nei depositi dei Musei Civici per attivare, con rispetto e attraverso la sperimentazione, un dialogo serrato e senza dubbi costruttivo secondo un modus operandi che da diffuso diviene peculiare. Un destino, insito nel cognome dell’artista, che lo porta a ritrovare una Scena notturna sul mare realizzata cinquecento anni fa da un Anonimo pesarese, suo avo nell’uso del pennello, con il quale si è idealmente incontrato fino a volerne dipingere il suo ritratto di spalle, senza alcuna arroganza mi vien da dire, per esaltarne la presenza, per coinvolgerlo direttamente all’interno di un’esposizione costruita intorno a lui. Un uomo rivolto verso un paesaggio notturno è incorniciato da uno specchio con dodici lati, riprendendo il perimetro dodecagonale della Chiesa del Suffragio, e appare in riflessione senza alcuna volontà di palesarsi. Dietro di lui un osservatorio in legno, costruito con le casse d’imballaggio delle opere, al quale si può accedere risalendo irti scalini che permettono di giungere all’altezza giusta per osservare l’orizzonte: un trittico di dipinti, di dimensioni triplicate rispetto a quelle dell’opera dell’Anonimo, svela dal podio la corretta visione per far sì che ciò che è stato dipinto di giorno, en plein air, sia chiaro nella sua oscurità.
Matteo Fato. Scena notturna sul mare, vista della mostra
Fato ha dichiarato il suo piacere nel lavorare di notte e il conseguente cambiamento di rotta attuato per la realizzazione di questa mostra al Centro Arti Visive pesarese. Scene notturne eseguite alla luce del sole quindi, con un modello accanto di cui non si conosce il nome ma la cui presenza è percepibile sin dall’ingresso negli spazi. La tela è presente, vive nel luogo e respira nel loggiato della Pescheria in cui la lunga parete parallela alle vetrate è stata dipinta, questa volta di notte, con il blu di Prussia ad olio, che cola sul pavimento ed invita all’ipnotica entrata nella notte. Al calar del sole il colore del pannello si accende e ci accompagna verso l’opera cardine, la marina al chiaro di luna custodita ai Musei Civici ed installata da Fato su un’opera lignea realizzata da lui qualche anno fa e costituita da un vecchio tavolo restaurato e scomposto, testimone delle considerazioni dell’artista tra pittura e scultura. In fondo alla lunga navata l’opera dell’Anonimo guarda alle tre scene notturne di egual dimensione dell’artista abruzzese, accostate a pulizie del pennello formando dittici che avvicinano il figurativo ai limiti dell’astrazione. Il contatto diretto con il paesaggio naturale è divenuto per Fato condizione necessaria alla creazione tornando a ciò che i pittori romantici inglesi e i macchiaioli italiani consideravano l’unica modalità possibile per cogliere totalmente l’essenza delle cose. Dalla veduta notturna al blu di Prussia colante, fino alle casse d’imballaggio delle opere che torneranno a svolgere la loro funzione originaria, tutto si ritrova idealmente nelle parole di Gianni Garrera, filologo musicale e traduttore che da molti anni accompagna egregiamente l’artista. Arte visiva e scrittura ancora una volta si arricchiscono l’un l’altra, danzano ricordando un artista scomparso cinquecento anni fa, ancora vivo nella tela scovata.
Milena Becci
mostra visitata il 28 giugno
Dal 28 giugno al 3 novembre 2019
Matteo Fato. Scena notturna sul mare
Centro Arti Visive Pescheria – Corso XI Settembre 184 – Pesaro
Orario: venerdì, sabato, domenica e festivi h 17 – 20
Luglio e agosto da martedì a domenica e festivi h 17 -20
Info T 0721 387541 / info@centroartivisivepescheria.it / www.centroartivisivepescheria.it