24 luglio 2000

Fino al 3 settembre 2000 Piazza di Corte. Il recupero dell’immagine berniniana Ariccia, Palazzo Chigi

 
La mostra permette di rivisitare l’intera vicenda storica della piazza più famosa dei castelli romani illustrando i grandi progetti per il futuro

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Per ora si tratta di mostre essenzialmente autoreferenziali, di esposizioni che raccontano la storia della famiglia Chigi e degli artisti che attorno a questa gravitavano, di eventi che riconducono alla vicenda della cittadina di Ariccia (Castelli romani). Nonostante questo l’attività di Palazzo Chigi ha un altissimo fascino. Mostre organizzate in maniera impeccabile, comunicazione e gestione museale a tratti perfetta (manca solo una caffetteria ma siamo sicuri si tratti solo di una questione di tempo), una struttura espositiva che per posizione, grandezza, bellezza e storia non ha niente da invidiare alle Scuderie Papali o alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
Per l’estate e l’autunno del 2000 Palazzo Chigi propone una mostra/escursus sulla storia della piazza antistante il palazzo. Si parte dal ‘600 quando negli anni sessanta il nipote di papa Alessandro VII Chigi decise di costruire una splendida struttura al confine tra castello e villa nel feudo della famiglia ad Ariccia; davanti al palazzo si creo uno slargo chiamato Corte e i Chigi decisero di affidarne l’abbellimento al Bernini e a Carlo Fontana. I due artisti/architetti crearono un complesso, chiamato dell’assunta, che presenta una chiesa rotonda (doveva secondo le intenzioni della nobile famiglia senese, richiamare il Pantheon di Roma) avvolta all’interno di due esedre che si allungavano in altrettante palazzine. Visti i due architetti in questione inutile descrivere la suggestione prospettica che possiede tutto il complesso monumentale. Il Bernini di persona poi volle abbellire la Corte con due fontane di cui è stato completato da pochissimo in restauro (grazie all’ACEA) e alle quali la mostra è dedicata.
Ariccia
Nel settecento la piazzetta, che aveva una sola uscita e che dunque si configurava realmente come una quinta teatrale secondo i dettami del barocco, venne selciata e Sigismondo Chigi restaurò il complesso dell’Assunta. E’ tuttavia nell’ottocento che la Corte e la cittadina tutta ebbero i loro più grandi sconvolgimenti: il papa Pio IX decise di costruire, in stile neoclassico, un ponte che collegasse Ariccia alla vicina Albano. La struttura venne acclamata dalla stampa di allora come la più bella e maestosa d’Italia. La Corte di Ariccia dovette però essere sventrata, ai lati vennero demolite le quinte secentesche al fine di consentire il passaggio dell’Appia Nuova. La Corte in questo mondo non era più corte; iniziò il traffico automobilistico, la piazza divenne inquinata, i gas di scarico corrosero la facciata del palazzo, dell’Assunta e delle fontane berniniane. Il novecento fu essenzialmente un epoca di degrado: la Corte cambiò nome più volte diventando piazza dell’Unità e poi Nazionale e poi della Repubblica per poi ritornare Piazza della Corte; le fontane veniavano quasi sommerse dai successivi riasfaltamenti dell’Appia.
Il grande scopo dell’esposizione è quello di indicare una inversione di tendenza che, bisogna darne atto al Sindaco della cittadina, alla Soprintendenza ed al Ministero, da qualche anno è in corso. Il Palazzo è stato totalmente restrutturato, ospita esposizioni di pregio e rivaleggia alla pari coi grandi centri romani della cultura, la Piazza è stata pedonalizzata in parte, il parcheggio selvaggio è un ricordo, è in via di conclusione il completo restauro del complesso dell’Annunziata. Il lavoro da fare tuttavia non manca: l’ultima idea è quella di costruire una variante stradale che consenta di evitare il continuo flusso di auto che da Roma va verso Velletri passando dall’Appia. Ci sentiamo di concludere con le parole di un sindaco appassionato (Emilio Cianfanelli) che sta provando a realizzare un polo culturale a 25 chilometri da Roma: “…dobbiamo ora avere la forza di convincere la comunità italiana […] che questo progetto non è solo degno di essere finanziato, ma che il recupero dell’intero complesso berniniano di Ariccia si completa soltantocreando una circonvallazione che permetta di non interrompere l’Appia, pedonalizzando il ponte, la piazza e l’intero centro storico”.
La piazza è già oggi incantevole, se Cianfanelli andrà avanti sarà uno dei più affascinanti salotti d’Europa.

Massimiliano Tonelli



Piazza di Corte – il recupero dell’immagine berniniana Ariccia (rm), Piazza di Corte. Fino al 3 settembre, tel 069330053. Catalogo: Palombi, in mostra £ 40mila, servizi igienici: SI, accesso disabili: SI, lingue straniere: NO, bar/ristorazione: NO, bookshop: SI, audioguide: NO, tempo di visita: 75min


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