Stavolta non è solo la natura a fare da padrona e a catturare l’attenzione dei frequentatori, ma nell’agriturismo “La Casella” di Ficulle l’arte, intesa come evento, sta assumendo col tempo una sua specifica autonomia in grado di concentrare l’attenzione degli appassionati.
Gli agriturismi sono entrati oramai nella mentalità corrente con un percorso graduale ma solido. La voglia di novità da parte della collettività ha fatto sì che il fascino della natura riprendesse il sopravvento e col tempo sono state diverse le iniziative che hanno fatto da corollario alla bellezza intrinseca del creato. Gli operatori dell’agriturismo “La Casella” hanno cercato nella presenza sul posto degli artisti un modo originale per rivalorizzare l’ambiente. Nasce così una mostra d’arte contemporanea che vede protagonisti cinque artisti: l’australiano David Booker, il francese Serge Uberti, i venezuelani Marcelo Bottaro e Mauricio Fallini e l’italiano Francesco Corica.
Una collettiva eterogenea che vede in mostra pittura, scultura e fotografia sotto il segno di un programma che non si limita ai confini dell’agriturismo. L’attività culturale locale infatti non nasce con questa mostra d’arte, ma conta un’esperienza decennale. Tuttavia il progetto, oramai collaudato, ha preso un’evoluzione che coinvolgerà anche altre simili strutture. A partire da questa collettiva, la mostra sarà trasferita presso altri agriturismi umbri che hanno aderito all’iniziativa e che soprattutto possiedono strutture adatte per poterla accogliere. Gli artisti saranno ogni volta presenti lungo l’itinerario espositivo per creare quel contatto umano che armonizza il già piacevole equilibrio tra arte e natura. In esposizione presso l’antico salone “Le Noci” i diversi linguaggi utilizzati dagli artisti presenti, nella loro specifica identità, hanno trovato unione ed armonia nel segno dell’iniziativa.
E così le personali esperienze figurative di Corica, il primitivismo archetipico di Booker, le forme primigenie di Uberti e la lontana magia del Venezuela testimoniata dalle ricerche figurativo-metaforiche di Bottaro e dalla documentazione artistica di Fallini hanno suscitato interesse e coinvolto un pubblico eterogeneo.
daniele di lodovico
mostra vista il 12 aprile 2004
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