Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
26
aprile 2017
Fino al 30.IV.2017 Gianni Berengo Gardin, Vera fotografia con testi d’autore Caos, Centro Arti Opificio Siri, Terni
altrecittà
Con i suoi scatti ha immortalato un pezzo di Mondo e raccontato un’intera epoca. In un bianco e nero intriso di un’umanità immensa. Le fotografie di Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930) hanno qualcosa in più: che si può “sentire” e non solo osservare. “Quando devo raccontare una storia – ha detto il fotografo – cerco sempre di partire dall’esterno: mostrare dov’è e com’è fatto un paese, entrare nelle strade, poi nei negozi, nelle case e fotografare gli oggetti. Il filo è quello; si tratta di un percorso logico, normale, buono per scoprire un villaggio ma anche, una città, una nazione, buono per conoscere “l’uomo”.
Se Gardin è ritenuto uno tra i più grandi maestri della fotografia italiana è perché ha il dono di riuscire sorprenderci ogni volta per la capacità di raccontare il nostro tempo. E, spesso, il nostro paese. Uno dei “soggetti” preferiti dall’autore, che amava fotografare proprio l’Italia e gli italiani. Non si tratta di un nazionalismo artistico, che forse non gli appartiene affatto, ma si qualcosa di più intimo e coerente con la sua poetica: da vero amante – oltre che interprete – della fotografia intesa come documentazione attenta e mai banale della realtà.
Per rendere al meglio questo obiettivo, nella sua dimensione di artigiano devoto, Gardin deve conoscere a fondo il soggetto dei suoi scatti. Le sensazioni, gli umori, e gli odori che caratterizzano quell’istante che verrà reso immortale dal suo obiettivo, riuscendo a trapelare anche dall’immagine “finita”. Com’è evidente nella mostra: “Gianni Berengo Gardin | Vera fotografia con testi d’autore” ospitata dal Caos di Terni, in cui si ripercorrono i sessant’anni di carriera e la vita del fotografo, caratterizzata da molti viaggi ma anche, e soprattutto, da molti incontri, dai quali ha origine questa mostra: riprendendo in parte il lavoro già proposto lo scorso anno da Palazzo delle Esposizioni, a Roma (nella mostra: “Gianni Berengo Gardin. Vera fotografia. Reportage, immagini, incontri”). Ognuna delle foto esposte viene infatti presentata da un protagonista dell’arte e della cultura, che commenta uno degli scatti scelti nell’immenso corpus fotografico di Berengo Gardin: amici, intellettuali, colleghi, artisti, giornalisti, registi, architetti. I loro testi, accostati a ciascuna delle 24 foto esposte, rappresentano un’ulteriore testimonianza sociale ed estetica delle immagini, consentendo una riflessione più approfondita e un’analisi diversa degli scatti e dei soggetti proposti.
Tra gli autori dei testi troviamo registi come Marco Bellocchio, Alina Marazzi, Franco Maresco e Carlo Verdone; architetti come Stefano Boeri, Renzo Piano e Vittorio Gregotti e poi artisti come Mimmo Paladino, Alfredo Pirri, Jannis Kounellis. Oltre a scrittori, giornalisti e intellettuali vari: da Maurizio Maggiani e Roberto Cotroneo a Sebastião Salgado, da Mario Calabresi, Michele Smargiassi e Giovanna Calvenzi, al sociologo Domenico De Masi e altri.
L’esposizione, seppure in un allestimento non proprio impeccabile, è arricchita da una proiezione di immagini tratte dall’archivio del fotografo e da un video in cui l’artista si racconta, descrivendo le sue opere e l’essenza racchiusa dietro ad ogni scatto. Per un percorso, breve ma intenso, nella vita e nell’arte di un grande maestro del nostro tempo.
Alessio Crisantemi
mostra visitata il 20 aprile
Dal 19 gennaio al 30 aprile 2017
Gianni Berengo Gardin | Vera fotografia con testi d’autore”
Caos, Centro arti opificio Siri, Terni
Sala Carroponte
Orari: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00
Info: T 0744/285946, www.caos.museum
sembra essere una mostra interessante, peccato non averlo saputo prima..