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fino al 30.IX.2002 | Tra materia e colore – Leoncillo | Matera, Chiese Rupestri

di - 16 Agosto 2002

Continua il ciclo annuale di esposizioni estive all’interno di un ambiente particolare come i “Sassi” di Matera, alla ricerca di un costante “colloquio” con la grande scultura del Novecento italiano. L’artista al quale quest’anno la città materana apre le sue porte è il grande Leoncillo (pseudonimo di Leoncillo Leonardi, Spoleto 1915 – Roma 1968) considerato da Cesare Brandi il “terzo scultore italiano” dopo Marini e Manzù anche se “non ebbe in vita” la loro stessa risonanza. Artista dotato di grande sensibilità e raffinatezza, trova nel mondo che lo circonda un costante metro di paragone. La sua arte non diviene mai “ovvia e superflua ma sempre sottile”. La sua formazione risente della cultura figurativa romana dove: a partire dal 1935 si trasferisce infatti nella capitale. Frequenta l’ambiente artistico della galleria La Cometa, stringendo rapporti d’amicizia con Mirko e Cagli. Il contatto con i pittori romani si rivelerà determinante per lo sviluppo del suo linguaggio; Cagli lo suggestiona nella scelta di temi mitologici e sacri, mentre l’influenza di Scipione è rintracciabile nell’acceso colorismo delle prime sculture tridimensionali. Nel 1939 si trasferisce ad Umbertide (pg), dove realizza Le quattro stagioni, L’ermafrodito e Arpia. Nel 1942 torna definitivamente a Roma e, insieme a Scialoja, Vedova e Turcato, espone alla galleria Lo Zodiaco. Partecipa attivamente alla Resistenza e contemporaneamente si impegna nella realizzazione di temi attuali alla storia (Ritratto di Donata, Partigiana ferita ). Dopo la guerra consegue i più importanti successi. Leoncillo inizia ad esporre nelle più importanti mostre di Roma, Venezia e New York. Con la personale alla galleria La Tartaruga (1957) le opere esposte si presentano totalmente rinnovate: pur riproponendo delle emozioni naturaliste, sono ormai libere da ogni allusione figurativa. Il corso informale della sua produzione si precisa ulteriormente negli anni Sessanta, quando sostituisce il colore con il grès e gli smalti, riducendo la materia a pura presenza sensibile alla luce. Ora nelle caratteristiche chiese rupestri di Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, l’intera vicenda artistica di Leoncillo rivive e s’impone ai numerosi visitatori attraverso i circa cento lavori (sessanta sculture e quaranta disegni), provenienti da collezioni pubbliche e private. Ammirando le splendide sculture ritornano alla mente le parole che Cesare Brandi ebbe per lui: “Leoncillo aveva trovato nella ceramica il mezzo preferito, perché il colore, nella sua scultura, non era aggiunto ma nasceva in modo individuo con la forma, era forma ”. A questo mira la grande antologica promossa dal circolo culturale La Scaletta che offre l’opportunità di conoscere questo grande autore che ha trasformato la realtà descritta, il sentimento e l’emozione della natura. Attraverso la materia ed il colore.

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katya madio


“Tra materia e colore – Leoncillo”; dal 7 luglio fino al 30 novembre 2002 c/o le Chiese rupestri: Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci a Matera. Aperta tutti i giorni dalle 9 alle 21. Ingresso: € 4,50. Informazioni: Tel. 0835/336726 Circolo culturale La Scaletta, Via Sette Dolori, 10 – Matera.

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