Categorie: altrecittà

fino al 30.IX.2007 | Nicola Carrino | Todi (pg), Extra Moenia

di - 12 Luglio 2007

Entrando nello spazio espositivo, l’arte di Nicola Carrino (Taranto, 1932) emerge, chiara e decisa, senza la necessità di elaborate interpretazioni: l’ambiente principale è invaso, letteralmente diviso a metà, da Decostruttivo W. 2005. L’imponente opera, seconda nella trilogia dei “Decostruttivi”, è costituita da tre strutture rettangolari di grandi dimensioni -composte da barre tubolari inframezzate da diagonali- realizzate in acciaio inox molato a mano, allineate fino a formare un unico grande elemento. Un lavoro ingombrante che gioca al contempo con potenza e leggerezza. Il visitatore non solo è invitato a rapportarsi all’opera, ma è costretto a entrarci, dal momento che solo attraversandola si può accedere alla sala successiva.
Da tempo Carrino lavora in contesti ambientali e urbani, con opere che vivono di (e si modificano in base a) spazio, luce, situazioni atmosferiche e movimenti del pubblico. Sculture modulari e componibili che generano una forma e un volume rispetto al luogo e all’occasione contingente, e la cui superficie molata del materiale, riflettendo colori e luci, restituisce le caratteristiche dell’ambiente e rende l’opera unica e non replicabile.
Anche questo lavoro è studiato in base alle dimensioni della sala: la soluzione presente in mostra infatti è solo temporanea e oltretutto una delle possibili alternative individuate per Extra Moenia. A parete si possono ammirare tre progetti su carta, i diversi studi preparatori dell’installazione: quello realizzato e i due rimasti solo potenziali.
La seconda sala ospita i “Decostruttivi/piani”, tre lavori a parete che all’acciaio accostano altri elementi: piani cromatici -rosso per il Decostruttivo 1/05 e verde per il Decostruttivo 2/05– o piani striati in lamiera di ferro per Decostruttivo 1/06. In queste opere a parete è evidente l’effetto della luce sulle superfici molate, che crea un movimento di piccole onde e increspature.

La tridimensionalità è ripresa in Decostruttivo R.1/05, R. 2/05, R. 3/05, tre elementi progettati per la parete, ma poi assemblati a formare una scultura unica.
Il principio concettuale dal quale parte Carrino è il dualismo costruzione/decostruzione, che però acquista un nuovo significato; decostruire per lui è un atto positivo, è costruire, è estrarre e isolare una parte dal tutto, adattare la forma universale alla situazione particolare. Caratteristiche imprescindibili di tutti i lavori sono modularità, scomponibilità e trasformabilità, intese anche come principi evolutivi, regole applicabili non solo all’arte, ma anche a contesti urbani e sociali.

alessandra olivi
mostra visitata il 14 giugno 2007


dal 20 maggio al 30 settembre 2007
Nicola Carrino – Decostruttivo W. 2005. Progetto Extra Moenia 2007
Extra Moenia, Piazza Garibaldi, 7 – Todi (pg)
mercoledì – domenica 10:30-13. Il pomeriggio su appuntamento
ingresso libero – catalogo disponibile in mostra
info: tel. +39 075 8944867 – extramoenia@tiscali.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02