Un consolidato e intimo sodalizio artistico è quello dichiarato tra Thomas Lange (Berlino, 1957) e Mutsuo Hirano (Hyogo, 1952). L’uno pittore, che affonda le sue radici nella forza impetuosa dell’espressionismo tedesco, l’altro scultore, capace di fondere remote influenze della cultura giapponese con elementi più contemporanei, tratti dagli ambienti del neoespressionismo tedesco anni ’90.
Da tempo impegnati in progetti di ripristino e allestimento di importanti architetture, sia pubbliche che private, i due artisti scelgono Napoli e l’antico complesso di Santa Maria della Misericordia ai Vergini, nel tentativo di dar voce e immagine alla loro personale visione estetica ed emotiva dello spazio sacro, attraverso “Spital”, mostra progetto a cura di Davide Sarchioni e Massimo Tartaglione, negli spazi ora ospitanti lo SMMAVE-Centro per l’Arte contemporanea.
Il titolo dell’esposizione, dal tedesco traducibile in ospedale, è un chiaro riferimento alla funzione di accoglienza e cura di sacerdoti, pellegrini e poveri, a cui l’edificio nel XVI secolo era destinato.
Partendo da tale riflessione, Lange e Hirano realizzano due distinte installazioni che viaggiano parallele su un itinerario unico, oscillante tra vita, morte e rinascita. Un salire e scendere tra più piani di lettura e numerosi rimandi alla storia dell’arte, alla mitologia e all’attualità, così come l’architettura stessa dello spazio consente.
Thomas Lange, Spital, 2018, exhibition view, SMMAVE, foto di Serena Petricelli, courtesy Atelier Thomas Lange
Il primo piano, quello della chiesa della Misericordiella, è così completamente dominato dal teatrale e suggestivo lavoro di Thomas Lange i cui elementi pittorici e plastici si legano e comunicano strettamente con quelli architettonici. Dai drappi che, dal soffitto, cadono con forti colori e immagini attinte dall’iconografia cristiana, ai 15 letti d’ospedale che invadono la navata centrale, alludendo all’immigrazione clandestina e all’accoglienza, fino al volto di Cristo rappresentato su un velo metallico avvolgente l’altare maggiore, il tutto volto a restituire una dimensione magica e mistica e a esaltare gli aspetti sacrali e vitalistici della chiesa.
Scendendo verso il livello sottostante, negli ambienti ipogei, è invece la morte e la successiva rinascita nell’Aldilà a invadere la scena creata da Mutsuo Hirano. Un’atmosfera che mescola culture lontane, impregnate di tradizione orientale e iconografia occidentale, collocando nelle nicchie, ove in passato erano inseriti i volti dei defunti, diversi busti di terracotta, figure sconosciute che rimandano a simbologie arcaiche e mitologiche a protezione dello spirito. Omaggiano e accolgono il successivo momento di rinascita a cui le anime sono destinate, i 50 teschi bianchi inseriti al fondo della catacomba a segnalare il luogo di “terrasanta”. Allo stesso tempo, però, affidando qualità divine e di culto a grandi parallelepipedi di terracotta piantati nel terreno come lapidi, che svelano volti dalle fattezze naturali, l’artista affronta questa stessa idea di rinascita con un approccio chiaramente animista.
“Spital” è un suggestivo incontro, un cammino ciclico, come la vita mortale, suggellato da quella che Lange concepisce come La porta del Paradiso. Una romantica rappresentazione del mito di Orfeo e Euridice dipinta su vecchie porte di lamiera di ferro, e inserita tra le due installazione, un simbolico passaggio tra Aldiquà e Aldilà.
Annachiara De Maio
Mostra visitata il 21 aprile 2018
Dal 21 aprile al 30 maggio 2018
Thomas Lange, Mutsuo Hirano, Spital
SMMAVE-Centro per l’Arte contemporanea
Via Fuori Porta S. Gennaro, 15 – 80137, Napoli
Info: info@smmave.it