Tele di grandi dimensioni su cui dominano colori freddi ci avvolgono trasportandoci in un’altra dimensione. Ricordano paesaggi innevati, laghi ghiacciati, formazioni di stalattiti e stalagmiti e rimandano a una bellezza naturale pura, in un certo senso eterea. Non è un caso, allora, che questa mostra curata da Angelo Crespi e dedicata ad Air Daryal porti il titolo “The shining hardness”: ci si riferisce alla “brillante durezza” del diamante, il cristallo par excellence. Dopo l’inaugurazione al MAC di Milano, questa “preziosa” e suggestiva declinazione della pittura informale prosegue all’Univocal Art Gallery di Brescia – in via Vittorio Emanuele, 67 – fino al 30 giugno.
Air Daryal nasce come pittrice figurativa, ma il suo stile evolve rapidamente, trovando la sua ultima espressione nel non-figurativo. Sulle sue tele, caratterizzate da tonalità fredde e da pennellate dense, restano talvolta incastonati anche dei residui minerari: come sottoposti a un processo di cristallizzazione, sulla superficie pittorica si sovrappongono elementi diversi, che conferiscono alle opere una forte impronta materica. I lavori sono di grandi dimensioni e si prestano a una doppia lettura, una più da vicino e una più da lontano.
The Shining Hardness, Air Daryal
Se osserviamo le tele più da lontano, ci sentiamo circondati da un unico grande ambiente che non riusciamo ad afferrare del tutto – un po’ come accade di fronte a Vir heroicus sublimis di Newman. Se le osserviamo più da vicino, riusciamo a cogliere la rilevanza decisiva della componente materica, a volte tanto presente da rendere la superficie pittorica tridimensionale. In questa prospettiva, dal punto formale le opere di Air Daryal non risultano troppo distanti, ad esempio, da quelle del celeberrimo Anselm Kiefer; le tematiche, tuttavia, sono diverse. Air Daryal mette al centro della propria indagine la natura, riconsiderata anche nella tensione e nella relazione con il mondo artificiale creato dall’uomo. Nelle sue opere sembra riecheggiare una realtà altra, in cui tutto è come sospeso, cristallizzato o congelato per sempre.
Come indica il titolo della mostra, i lavori di Air Daryal si distinguono perché riescono a far “risplendere” qualcosa attraverso la “durezza”. Dal materiale compatto e denso emergono o, meglio, traspaiono delle schegge luminose, adamantine. In questo senso le sue opere possono richiamare alla mente anche il concetto greco di “aletheia”, di svelamento: allo stesso tempo coprono e rivelano qualcosa che non potrebbe manifestarsi altrimenti.
Lucrezia Boso
mostra visitata il 15 maggio
Dal 16 maggio 2018 al 30 giugno 2018
The Shining Hardness,
Air Daryal
Univocal Art Gallery
Via Vittorio Emanuele, 67 – Brescia
Orari: lunedì – venerdì 10,30 – 14,30, sabato 13,30 – 15,30
Info: https://www.airthegallery.com