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Fino al 30.XI.2014 | STUDIOLO – The Best of Italian Youth | Galleria d’arte Moderna e Contemporanea, San Marino

di - 25 Novembre 2014
Dopo anni di oblio, la pittura italiana sta vivendo un momento di rinnovato interesse e ritrovata vivacità. Terminata la supremazia dei poverismi, dell’asetticità tecnologica di video e fotografia, oggi si registra un deciso ritorno a tele, pennelli e colori, una manualità 2.0 che rinnova la tecnica pittorica trasformandola in un genere altro rispetto al passato.
A San Marino, proprio in uno dei luoghi dove ha mosso i primi passi la Transavanguardia di Bonito Oliva, si tenta di fare il punto su questo “nuovo Rinascimento” con il progetto STUDIOLO – The Best of Italian Youth a cura di Maria Chiara Valacchia, che da tempo si sta occupando di questo rinnovato fermento: «STUDIOLO – ci racconta – fa parte di una più ampia riflessione sul ruolo del mezzo pittorico negli ultimi vent’anni. Lo scorso novembre abbiamo presentato Generazione X, dove protagonisti sono stati cinque artisti che hanno incominciato la loro carriera negli anni ’90: un periodo contrassegnato da un generale appiattimento sociale ed economico, dove si viveva nei non-luoghi descritti da Augé e l’inno generazionale era Loser di Beck, per intenderci. In quegli anni la pittura subiva in Italia una sorta di reticenza culturale collettiva e veniva spesso collegata ad un ideale commerciale più che culturale. In generale si preferivano altri mezzi, come il video e la fotografia e si facevano i primi esperimenti di Net.Art. STUDIOLO è la seconda tappa di questa indagine e si concentra sulla generazione successiva, quella dei nati dopo il 1980».

Cosa distingue queste due generazioni di artisti?
«Oggi c’è una differenza determinante rispetto al passato. Internet permette di avere accesso alle informazioni di tutto il mondo in maniera immediata, mentre negli anni 90 un artista, se voleva aggiornarsi, non poteva fare altro che partire. Questo ha permesso anche in Italia la diffusione di una nuova concezione della pittura, un approccio completamente differente rispetto al passato ancora legato ai cliché del classicismo e di sperimentare nuove tecniche e nuovi linguaggi».
Una diversità di tecniche e linguaggi che è ben visibile in mostra. C’è l’approccio gestuale di Alessia Xausa, che porta la pittura quasi a una dimensione tridimensionale, in una ricercata stratificazione di supporti di diversa natura, o gli apparati installativi di Marco Basta; e poi ci sono Michele Tocca e Gaia Fugazza, che presentano lavori in cui traspare un forte dato sensoriale, un confronto diretto tra materia e oggetto o, ancora, chi preferisce un ritorno al pittura intesa in maniera più canonica come Giulio Frigo e Pierluigi Antonucci.
«Ho voluto fornire una sorta di Pantone, un libretto delle varie tonalità della creatività di oggi. Una mostra in cui il lavoro e la ricerca di ogni artista si differenziasse e fosse ben riconoscibile. Tutto questo sarà poi documentato da un catalogo in uscita a fine novembre edito da Allemandi».
In questa tua passione per la pittura c’entra qualcosa la tua formazione come restauratore?
«Più che altro, quella di specializzarmi nel genere pittorico è stata una scelta presa empaticamente. A Milano, dove da quattro anni curo lo Spazio Cabinet, mi occupo di giovani non escludendo a priori ricerche di altro genere. Ma personalmente non credo nella tuttologia, è una questione di onestà intellettuale. Credo che il compito di un curatore sia di approfondire un aspetto e portarlo avanti con coerenza nel tempo. Poi ci sono i geni, quelli che riescono a portare avanti più discorsi contemporaneamente. Ma sono davvero rari» .
Leonardo Regano
mostra visitata il 26 ottobre 2014

dal 25 ottobre al 30 novembre 2014
STUDIOLO – The Best of Italian Youth
a cura di Maria Chiara Valacchi
Museo d’arte Moderna e Contemporanea San Francesco
via Basilicius, 47890 Repubblica di San Marino (RSM)
orari: da lunedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 17
Info: 0549 – 885414

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